Terzo album per la Piccola
Orchestra Karasciò, band bergamasca che fin dalle prime ore ha navigato sulle
acque del folk coniugando ritmo, allegria e venature pop. Qualcosa mi sfugge
non si discosta molto da questa formula rodata, ma se l’allegria musicale
rimane quasi inalterata è sul fronte dei testi che si scorgono riflessioni che,
con apparente ed affascinante dicotomia, fanno pensare senza per forza negarsi
la gioia della danza.
24 dicembre 2017
11 dicembre 2017
Solo posti in piedi in paradiso, esordio con poche luci per rOMA
Quando ho ascoltato la prima
volta il disco di rOMA, al secolo Vincenzo Romano, ho pensato “ma questo è
Canali!” E invece no, non è quel vecchio pazzo del buon Giorgio, ma ci
assomiglia parecchio. Vuoi per il tono di voce, vuoi per quell’atmosfera da rock
distorto ma senza esagerare che permea soprattutto gli ultimi due dischi del
ferrarese (influenza di Steve Dal Col? Chi lo sa), vuoi per quella metrica che
a tratti se ne sbatte di essere precisa e pensa più all’effetto di pancia, vuoi
per mille altri motivi ma al primo ascolto distratto di Solo posti in piedi in
paradiso mi sono sentito un po’ a casa. Ma era, ahimè, un ascolto distratto.
Il sorprendente album d'esordio degli Stella Maris
Uscire vivi dagli Anni Ottanta, assimilarne le migliori
lezioni e reinterpretarle alla perfezione. Stella Maris è un gruppo nato per
gioco: Umberto Giardini, Gianluca Bartolo, Ugo Cappadonia, Emanuele Alosi e
Paolo Narduzzo si sono messi insieme per suonare un disco ispirato alle
sonorità anni ottanta che oggi vanno tanto di moda, lo hanno fatto però alla
loro maniera, divertendosi in sala prove, con strumenti “veri”, analogici, suonati bene, e con tanto buon
gusto nei testi e negli arrangiamenti. Proprio gli ingredienti che mancano a
molti dei dischi che vanno per la maggiore nell’ultimo periodo.
6 novembre 2017
Marisa Anderson e Alessandra Racca a Novara per un house concert all'insegna di musica e cucina il 26 novembre
Torna in Italia la chitarrista statunitense Marisa Anderson: composizioni strumentali che sanno di folk, country e blues, intense ed emozionanti. Sarà a Novara ospite dell'associazione ASAP - As Simple As Psssion per una serata difficile da dimenticare in cui la musica sarà arricchita anche dalla poesia di Alessandra Racca.
La serata parte alle 19, con un dj set durante il quale sarà possibile cenare con l'artista (tra i piatti proposti per la serata tagliolini all'uovo e ragù di cinghiale, oltre ad una selezione di vini e di birre * ricordiamo che il costo di cibo e bevande serve interamente a coprire i costi artistici della serata. Previste alternative veg). Alle 21 inizierà lo spettacolo vero e proprio che prevede momenti di musica alternati alla lettura di poesie.
Evento Facebook
2 novembre 2017
Psichedelia portami via: torna la sperimentazione elettronica di Enrico Ruggeri
As if, come se. Come se fosse
facile fare un sunto in poche righe di un album di Enrico Ruggeri, che chiamare
sperimentatore è dire poco. Fra synth e manipolazioni elettroniche la musica
del musicista bergamasco è un’esperienza che può attrarre quanto inorridire, un
qualcosa che lascia delle sensazioni solo se si è disposti ad accettare il
confronto con un disco che, tanto per dire, piazza una poesia in apertura (recitata
dall’ospite Jennifer Williams) e subito dopo una traccia di quindici minuti che,
almeno per chi recensisce, è la canzone meno riuscita del progetto. Dopo aver
visto il film su Jackson Pollock ricordo che rivalutai quello che per me era
sempre stato un artista astratto che non riuscivo a capire, allo stesso modo
vedere Ruggeri che compone potrebbe dirmi qualcosa di più sulla sua arte: in
mancanza di ciò, le mie parole saranno per forza dettate solo dall’esperienza
personale.
22 ottobre 2017
Egle Sommacal, house concert a Cerano domenica 22 ottobre
Egle
Sommacal, chitarrista dei Massimo Volume, sarà protagonista di un house
concert che si svolgerà a Cerano domenica 22 ottobre, per presentare il
suo progetto musicale solista.
Il live inizierà alle ore 21, dalle 19 è prevista una risotta in compagnia dell'artista (risotto alla zucca e vino rosso).
NON è necessario prenotarsi via mail: il concerto si svolge in una abitazione privata in piazza Libertà 5 a Cerano (a fianco alla gelateria). Sul citofono sarà indicato house concert.
La serata sarà impreziosita dalle opere di Maria Cristina Bacchetta e dalla selezione musicale di Omar Battiston.
Ingresso up to you. Non è necessario portare cibo o da bere, ma solo la vostra voglia di stare assieme e di ascoltare la migliore musica
Evento Facebook
Il live inizierà alle ore 21, dalle 19 è prevista una risotta in compagnia dell'artista (risotto alla zucca e vino rosso).
NON è necessario prenotarsi via mail: il concerto si svolge in una abitazione privata in piazza Libertà 5 a Cerano (a fianco alla gelateria). Sul citofono sarà indicato house concert.
La serata sarà impreziosita dalle opere di Maria Cristina Bacchetta e dalla selezione musicale di Omar Battiston.
Ingresso up to you. Non è necessario portare cibo o da bere, ma solo la vostra voglia di stare assieme e di ascoltare la migliore musica
Evento Facebook
20 ottobre 2017
La Cortina di Bologna Violenta
"Cortina" inizia come se stesse riprendendo un discorso iniziato molto tempo prima del suo reale inizio. Un discorso di quelli da fare avvisando prima il proprio interlocutore, di quelli duri, quasi una rampogna. Un interlocutore che comunque si è dimenticato il motivo del rimprovero, dimostrandosi disattento col passare del tempo.
Il disco, che esce oggi in formato Tape, in un'edizione limitatissima a cento copie, per Dischi Bervisti, si compone di dieci Criptomelodie numerate cardinalmente, in omaggio a Demetrio Stratos degli Area, eclettico pioniere del prog italiano. Non vi era soluzione migliore per descrivere il "contrasto". Per cercare il ritmo, prima prova solista per Alex Germanò
Alex Germanò, dopo aver fondato gruppi più o meno allineati alla formula indierock italiana ed averci suonato molto anche dal vivo, decide di pubblicare un primo disco da solista, intitolandolo "Per cercare il ritmo". Il disco esce, con un buon seguito di fans ed alcuni video musicali. E piace. Perchè la formula è studiata bene: melodie cantilenanti, molti strumenti a rafforzare la sua personalità conditi da spruzzate elettroniche ed ecco le nove tracce, spalmate su una fragrante fetta biscottata di pubblicità e grafiche super ok, merito soprattutto dell'etichetta laziale Bomba Dischi, artefice materiale del lavoro.
19 ottobre 2017
A cavallo delle onde coi SoFaKing
L’album d’esordio dei SoFaKing è
uno di quei dischi da ascoltare per alzarsi un po’ il morale. Il cantato che
sta fra lo scazzato british ed un sussurrato distensivo, i riverberi delle
chitarre, le atmosfere perlopiù solari, tutti elementi che fanno del progetto
di Paolo Pretto (chitarre e voce, coadiuvato al basso da Nicola Sannino ed alla
batteria da Paolo Tixi) un ascolto piacevole.
9 ottobre 2017
Vida eterna, l'esplosione dei Ninos du Brasil
Il nuovo disco dei Ninos du Brasil è molto difficile. Innanzitutto è
lunghissimo, ma di una lunghezza misurabile in attimi e sensazioni più
che in minuti e tracce. "Vida Eterna" è infatti una recherche tra
sperimentazione, sonorità
e cultura che non ha precedenti, per quanto ne possa pensare io, nello
scenario musicale indipendente italiano. Le atmosfere sono quelle delle
feste della seconda metà degli anni '80, delle feste in casa, in case
enormi nelle quali il salone, bianco e ocra,
occupa la maggior parte dello spazio. I Ninos du Brasil occupano tale
spazio facendosi largo a colpi di machete tra le fronde sudate e
ricoperte di insetti, e quando arrivano a destinazione scrivono
O som de ossos tribali, neofolk e pragmatici. Quasi impettiti. La
batucada sudamericana è arricchita con improvvisazioni noise ed
echeggiamenti improvvisati, la samba brasilana si riveste di spleen e
malinconia:
Condenado por un idioma desconhecido e l'incipit O vento chama seu nome, ipnotica e lussureggiante nel suo battito incessante,
ne sono le testimonianze più durature e impressionanti, riportandoci ad
una dimensione
d'ascolto più angusta e rustica rispetto alle sonorità che siamo
abituati a seguire nelle nostre giornate, tra i nostri impegni, nella
nostra routine accompagnatrice quotidiana.
Con Ghiaccio presenta lo spoken word di Giovanni Succi
A tre anni dal suo debutto discorgrafico,
Giovanni Succi pubblica per La Tempesta Dischi "Con Ghiaccio", un album
di undici tracce che si pone lo scopo di dichiarare una guerra senza
volerla combattere fino in fondo. Senza nemmeno iniziarla, anzi. "Con
Ghiaccio" è infatti pure sperimentazione e pura autorefenzialità. Ha
scritto canzoni, suona tuttora nei Bachi da Pietra, ha insegnato, ha
studiato e imparato molto, ha letto in pubblico. Ma Giovanni Succi,
almeno questa volta, non produce niente di appassionante, se non una
messa in musica di poesia e prosa abbastanza forzata.
3 ottobre 2017
Arezzo emopunk: l'esordio a tutta velocità dei Mush
A volte capita che arrivino alla
mia attenzione da recensire proprio i dischi che vorrei ascoltare. Mi era
capitato tempo fa con Johnny Mox, mi è capitato nuovamente con i qui presenti
Mush, ovvero la risposta alla domanda “che fine hanno fatto i componenti dei
Kaleidoscopic”? Dalla band aretina (recuperate il loro purtroppo unico album
Onironauta) arrivano infatti tutti e tre i componenti di questo nuovo progetto
che, abbandonate le sonorità massicce e stordenti, si focalizza su un
punk-emocore ad alta velocità ma con suoni decisamente più morbidi.
2 ottobre 2017
Cristina Donà festeggia vent'anni di carriera con la rivisitazione di Tregua
A vent'anni dal suo debutto discografico,
"Tregua", Cristina Donà pubblica lo stesso disco rivisitato da altri
artisti, più o meno emergenti, appartenenti alla cosiddetta "scena
indie" italiana. Nel 1997 ascoltavo, per mia fortuna già da un paio di
anni, Agnostic Front, Discharge e Crass, quindi quando il grande
pubblico iniziava ad osannare la cantante rhodense, che vide pubblicarsi
il primo disco nientemeno dall'idolo del momento, Manuel Agnelli, ero
già lontano (anche geograficamente, nei miei spostamenti musicali) da
quel tipo di concerti e quella maniera radical chic e tenebrosa di
affrontare la seconda metà dei novanta.
27 settembre 2017
Violacida e Vikowski per la serata Asap al Big Lebowski che abbina musica e street art
Asap e il circolo Big Lebowski sono
lieti di invitarvi sabato 7 ottobre a una serata abbina musica e arte.
Sul palco si esibiranno i Violacida, band di Lucca già
inserita nel 2014 fra le dieci migliori rivelazioni dell’anno da Rockit, che
proporranno in versione semiacustica brani tratti dai loro due album “Storie
mancate” e “La migliore età”. Ad aprire le danze il synth pop di
Vikowski, che presenterà in versione intima i brani tratti dal suo album “Beyond
the skyline”.
A fare da ideale cornice alla musica, animando le pareti
del circolo, ci saranno le opere della fotografa Lucrezia Nebbia e del pittore
Gabriele Targa.
Al termine dei live ci sarà un dj set, per ballare tutta la notte in compagnia. Un appuntamento da non mancare!
Big Lebowski si trova in corso Trieste 15 a Novara (apertura h 21.30. Ingresso up to you con tessera Arci).
Big Lebowski si trova in corso Trieste 15 a Novara (apertura h 21.30. Ingresso up to you con tessera Arci).
25 settembre 2017
Essenza perfetta, i Mutante giocano a sopravvivere
Essenza perfetta è l'album d'esordio dei Mutante, ed esce per La Rivolta records. I Mutante sono fondamentalmente un duo, composto dall'eclettico chitarrista Aldo Natali, che si occupa anche della parte elettronica, e dalla cantante Valentina Grande, cantante sperimentale, di scuola latin jazz. Il disco è registrato da una band di quattro elementi ma vale quanto detto: a livello di idee si tratta di un duo. L'ambizione è quella di una sperimentazione elettronica e vocale, ma con ampio spazio anche alla musica suonata. Un "mutante" che riesca a mantenersi a galla nella strana situazione discografica di oggi.
Minæ, l'EP d'esordio è una manata in faccia
Ecco qui l'EP d'esordio dei Minæ. Trattasi di un progetto che vede insieme tre musicisti provenienti da background differenti: a Ivan Forloni e Andrea Fortini, provenienti dai Minerva, si aggiunge Gianluca Ielmini, ex PHP e Fratelli Calafuria. Il power trio nasce con la pretesa di essere, letteralmente (prendo dal comunicato stampa), "una manata in faccia".
20 settembre 2017
World music in discoteca: I Saber Systeme mettono d'accordo tutti col loro Nuevo mundo
Angolo cazzi miei, giuro che
c’entra con quanto andrò poi a scrivere del disco (sto mentendo, potevo anche
evitarlo questo spazio onanistico). Quest’estate sono stato cinque giorni al
Rainbow Gathering, un raduno di amanti della natura, della pace e dell’amore
che si è svolto sui monti friulani fra luglio ed agosto, e se non vi spaventa l’idea
lavarvi nei torrenti, cagare in delle trincee ed andare in giro nudi fidatevi:
è un’esperienza da fare. Ovviamente dovete fare a meno anche dell’elettricità
(lasciate a casa il power bank, tanto troveranno un posto dove il cellulare non
prende), il che non significa che non ci sia musica: bonghi, djembé, trombe,
sax, didgeridoo che assomigliavano a zaini protonici dei ghostbusters,
chitarre, bombe a mano, alla festa della luna piena c’era un casino incredibile
andato avanti fino all’alba ed oltre. Scendendo a valle, gustandomi la pace
della natura, vengo investito ad un certo punto da un casino tunz tunz
insospettabile: vien fuori che nel paese di fianco si svolgeva un mega festival
elettronico, la cosa più distante possibile da quanto vissuto negli ultimi
giorni, e per quanto non schifi l’elettronica per partito preso la cosa mi ha
lasciato un po’ perplesso.
18 settembre 2017
Villains, tornano i Queens of the Stone Age
Sto passando il tardo sabato pomeriggio cercando di capire come mia suocera riesca a cucinare sempre zucchine ripiene così buone. Sarà che le fa sbollentare con una precisione micidiale, sarà l'impasto del ripieno: non me ne capacito e sto per rimandare l'incombenza a domani. Nel frattempo, mi sono proposto di ascoltare e recensire l'ultimo dei Queens of the Stone Age, "Villains". Il tempo libero lo occupo così.
Diciamolo, da quando sono approdati a Matador si sono dovuti adeguare ai gusti dell'etichetta, secondo me: gusti e suoni onirici, complicati ed eccezionali.
I Cerimonia Secreta e la loro Milano
Ho voluto aspettare l'arrivo del primo freddo per recensire l'esordio dei Cerimonia Secreta, milanesi. Da sempre è infatti uscito verso la fine dello scorso giugno in formato tape e l'ho praticamente consumato. Farne una recensione oggettiva sarebbe stato impossibile, quindi, col caldo che faceva quest'estate al lavoro, al bar, in casa, sul divano. Da sempre è, dunque, un gioiello di rabbia e desolazione punk rock. Riconduce ad un unico e ben marcato filone new-wave psichedelico le sfaccettature della Milano degli anni '70 e '80, di Zabriskie Point, delle mode, dei centri sociali, di Expo, del lavoro in ufficio, del restyling delle stazioni, dei poliziotti, dei gialli di Genna.
15 settembre 2017
Contravveleno, il nuovo concept album targato Havah
Contravveleno è un concept album, ispirato ai racconti che il partigiano romagnolo Nullo Mazzesi ha trasmesso a Michele Camorani, che di Havah è fondatore e motore pulsante. Sulla tabella di marcia si tratta del terzo full length per il gruppo, che continua la propria vivace e fortunatissima esperienza con l'etichetta bolognese Maple death, dopo aver pubblicato lo split con His electro blue voice. Stiamo parlando di un capolavoro, sia per contenuti musicali che per intensità intellettuale. New wave, post punk, math-rock sono schiavizzazioni nominali, apposizioni alle quali non voglio dar risalto in questa recensione.
14 settembre 2017
Melodia e fantascienza, lo strano connubio musical-letterario dei Neuromant
William Gibson, ma non solo: se
dal nome della band, ed anche dal titolo del disco, si evince che il cyberpunk
ha molto influenzato i Neuromant, è altrettanto vero che pure Ballard e Dick
finiscono nel frullatore delle influenze letterarie dichiarate dalla band
umbra. Un bel cartellino da visita per un appassionato di fantascienza come me,
ma è la musica che alla fine deve parlare, nel caso specifico un post-rock
suonato con l’attenzione equamente divisa fra sperimentazione ed attitudine
pop, con una preponderanza finale di quest’ultima.
5 settembre 2017
Aggressivi ma non troppo: l'industrial dei Perfect Cluster non convince
Flow come flusso o, usando la
definizione psicologica, come stato di coscienza in cui una persona è
completamente immersa in un’attività (grazie wikipedia). O come flusso di
persone, quello esemplificato dalla cover di questo secondo disco dei Perfect
Cluster, giunto a cinque anni dal precedente e caratterizzato da un suono più
aggressivo ed analogico rispetto al precedente. La direzione sonora è quella
dell’industrial, un connubio equilibrato fra elettronica e distorsioni caratterizzato
da atmosfere ombrose e claustrofobiche, ma qualcosa non funziona nella miscela
che si viene a creare negli undici pezzi del disco.
31 agosto 2017
Everything now degli Arcade fire, disco da buttare o colpo di genio?
Ho aspettato un bel po' di tempo prima di scrivere questa recensione, poiché la mia reazione nei confronti di Everything now, album degli Arcade fire uscito a inizio estate per Sonovox / Columbia, era da subito ben diversa rispetto a ciò che leggevo in giro all'uscita del disco. Ho ascoltato e riascoltato l'album durante tutta l'estate. Pur essendo rimasto colpito già dal primo impatto, mi accorgevo che ad ogni ascolto mi appassionavo sempre più ai brani e al modo in cui sono stati scritti, suonati, interpretati, arrangiati, prodotti. A mio parere questo Everything now è un disco speciale ed è stata una delle più belle sorprese (finora) di questo 2017, eppure sono cosciente che intorno a me molti non la pensano così.
28 agosto 2017
Arrivare stanchi al traguardo: l'esordio degli Sheer Mag
Alla fine, gli Sheer Mag ce l'hanno fatta. Hanno pubblicato un album completo, dodici canzoni fatte e finite. Si intitola "Need to feel your love" e, però, è furiosamente noioso. Anche io li aspettavo al varco, avendoli seguiti in ogni loro pubblicazione come penso ogni fan della new wave punk che da sei-sette anni sta investendo il midwest americano. Dopo due EP striduli e sgargianti, arrivano a tagliare il traguardo col fiato corto e le idee troppo annebbiate, purtroppo.
11 agosto 2017
Provincia cronica: i vincitori dell'edizione 2017
La nona edizione del premio
letterario Provincia cronica ha i suoi vincitori: sono Giulio Corrado,
di Lecco, con il racconto “Apollo” e Umberto Druschovic, di Aosta, con
la lirica “Velario di stelle”. Ottanta autori hanno partecipato inviando
racconti brevi e poesie ispirate ai versi della canzone “La costruzione di un
amore” di Ivano Fossati: Provincia cronica, infatti, ogni anno omaggia un
cantautore scegliendo una sua canzone come tema del premio letterario.
La premiazione si svolgerà
sabato 2 settembre nel complesso della biblioteca di Cameri (in via Novara
20, dalle ore 16), dove i racconti e le poesie saranno protagoniste di un
evocativo reading realizzato da attori e musicisti del duo bergamasco
AlmaProgetto.
9 agosto 2017
Giorgio Poi infesta i festival estivi con un debutto banale ed evitabile
Giorgio Poi pubblica il suo primo disco, Fa niente, su Bomba Dischi. Si tratta dell'ennesimo cantautore indie che non vuole apparire indie e che pubblica un disco banale sotto le malcelate spoglie di un disco vissuto, puntigliosamente ironico e fortemente sentito, strutturato. Già, ho deciso di rompere subito il ghiaccio, in modo così brutale, semplicemente perchè mi sono stufato di dover ascoltare questo tipo di musica. Ma mi sono stufato anche di constatarne l'esistenza, ormai. Una finzione perenne, uno scontato ritornello di idee e appezzamenti sonori.
4 agosto 2017
Saturno, l'esordio poco coeso de L'ordine naturale delle cose
Un esordio sulla lunga distanza
questo per L’ordine naturale delle cose, band parmense che ha già all’attivo un
ep omonimo uscito nel 2014. Saturno è un album di indie rock diviso fra
distorsioni, riverberi, melodie spiazzanti ed una punta di elettronica:
purtroppo è anche un album confuso, in cui emergono sia i pregi che i limiti
dei cinque ragazzi che compongono la band.
3 agosto 2017
Da Berlino torna Helmut con Our walls
Helmut, da Berlino, era venuto da noi per un esclusivo secret concert nel 2015, all'epoca di un suo album notevole intitolato Polymono. L'artista tedesco ci ha mandato in ascolto la sua nuova opera, intitolata Our walls, autoprodotta e disponibile in vari formati, tra cui doppio vinile come va di moda oggi.
31 luglio 2017
Cucina Sonora per palati fini, fra pianoforte ed elettronica
Premetto: non mi hanno mai attratto i gruppi che nel nome avessero al loro interno le parole "sonora" o "sonoro". Il nome Cucina Sonora, poi, non mi ha fatto presagire nulla di buono sin dal primo momento che mi sia stato girato il disco, per farci una recensione. Mi devo invece ricredere, giusto un attimo. "Evasione", uscito per Toys for Kids Records lo scorso mese, è il secondo disco di questo solista fiorentino, al secolo Pietro Spinelli, che unisce pianoforte ed elettronica in modo intelligente e inusuale, lasciando finalmente in disparte accorgimenti modaioli come tastierine, claviette e sfumature che oggi come oggi stanno troppo spadroneggiando, nell'ambito indie.
25 luglio 2017
Tradizione a tutto tondo: Lara Molino canta il suo Abruzzo
Fòrte e gendìle non è l’esordio
sulla scena discografica di Lara Molino, ma è come se lo fosse. Legandosi
ancora di più alla sua terra d’origine eccola uscire con un album folk in
lingua abruzzese, coadiuvata da un nome non da poco come quel Michele Gazich di
cui da queste parti abbiamo già parlato approfonditamente. Un album diretto e
semplice, quasi esclusivamente la voce di Lara, la sua chitarra e viola e
violino di Michele, con qualche comparsata del padre poeta Michele Molino. Una
semplicità che è croce e delizia del disco.
12 luglio 2017
Gazzelle, il modaiolo Superbattito è un esordio noioso
Gazzelle sceglie di pubblicare il suo album
di debutto, intitolato Superbattito, proprio quando Calcutta sembra
cominci a voler far perdere le proprie tracce, per un lasso di tempo
medio-breve. E geograficamente appartengono alla stessa regione, tra le
altre cose. Il disco di Gazzelle esce per l'interessantissima ed
eclettica (superbo il lavoro svolto con i toscani Siberia, a mio
avviso) Maciste Dischi. Il ragazzo, lui, Gazzelle, ci sa fare. Sia con
con gli arrangiamenti che le armonie, indubbiamente, ma il disco non è
affatto un lavoro interessante. Voce trascinata e troppo forzata sin
dall'inizio, con Non sei tu,
brano che a mio parere non dovrebbe aprire un lavoro.
10 luglio 2017
Il disco solista di Christaux, evitabile e dimenticabile
Visualizzazioni, collaborazioni, teaser,
venti minuti di concertino: staccare il voucher dell'indie italiano è tutto
qui. Non riesco a farci nulla, provo risentimento e covo rancore, quando a
venir meno siano impegno e abnegazione. Si parla di "progetti", "ritorni",
"sperimentazione", ma in realtà stiamo parlando di musicisti inani e
per nulla perentori, di cui sicuramente non sentivamo il bisogno. Christaux è
un artista proveniente dall'esperienza degli osannatissimi Iori's Eyes che pubblica
un disco da solista, tutto qui.
Dubbi e atmosfere cupe nell'esordio dei PoveroAlbert
Ma è tutto ok, sentenziano i Poveroalbert nel titolo del loro disco, una frase che fa capire l’esatto contrario già in quel “ma” iniziale, sintomo di qualcosa che non va. E’infatti tutto tranne che allegro il viaggio sonoro che si intraprende in questi nove pezzi, divisi fra una timida propensione elettronica, distorsioni che graffiano nei punti giusti e inaspettati arpeggi dal retrogusto math.
Che il mix sia curioso ed affascinante non ci sono dubbi, e anche se alcuni pezzi puntano più su una propensione che sull’altra (l’iniziale Intro, strumentale, è probabilmente il pezzo più frenetico e potente del disco) è l’equilibrio che regna sovrano, pendendo di qua e di là ma senza mai esagerare.
Che il mix sia curioso ed affascinante non ci sono dubbi, e anche se alcuni pezzi puntano più su una propensione che sull’altra (l’iniziale Intro, strumentale, è probabilmente il pezzo più frenetico e potente del disco) è l’equilibrio che regna sovrano, pendendo di qua e di là ma senza mai esagerare.
28 giugno 2017
Prorogato a fine giugno il bando del premio letterario Provincia cronica
“Provincia cronica” è un premio letterario giunto alla sua nona edizione. Viene organizzato dall’associazione “ASAP - As Simple As Passion” insieme a Comune di Cameri, Pro loco di Cameri, Atl Novara e dall’associazione “Balla coi cinghiali”.
La particolarità del Premio è il tema, suggerito dal titolo di una canzone o da un verso di particolare suggestione. Quest’anno il tema è ispirato dal titolo della canzone di Ivano Fossati "La costruzione di un amore".
Il premio si articola in due sezioni (racconti e poesia); i partecipanti hanno tempo per inviare i propri elaborati fino al 31 maggio 2017 (scadenza proprogata al 29 giugno). Maggiori dettagli nel bando pubblicato sui principali siti di concorsi letterari.
Tutti i partecipanti saranno invitati alla premiazione finale che si svolgerà sabato 2 settembre nel complesso della biblioteca di Cameri (in via Novara 20, dalle ore 16), dove i racconti e le poesie saranno protagoniste di un evocativo reading realizzato da attori e musicisti del duo bergamasco ALMAprogetto. Durante la giornata il duo, composto da Alice Guarente e Marco Scotti, proporrà anche uno spettacolo recitato dedicato ad alcune canzoni di Ivano Fossati, un momento di autentica suggestione, di fusione tra musica e poesia.
La particolarità del Premio è il tema, suggerito dal titolo di una canzone o da un verso di particolare suggestione. Quest’anno il tema è ispirato dal titolo della canzone di Ivano Fossati "La costruzione di un amore".
Il premio si articola in due sezioni (racconti e poesia); i partecipanti hanno tempo per inviare i propri elaborati fino al 31 maggio 2017 (scadenza proprogata al 29 giugno). Maggiori dettagli nel bando pubblicato sui principali siti di concorsi letterari.
Tutti i partecipanti saranno invitati alla premiazione finale che si svolgerà sabato 2 settembre nel complesso della biblioteca di Cameri (in via Novara 20, dalle ore 16), dove i racconti e le poesie saranno protagoniste di un evocativo reading realizzato da attori e musicisti del duo bergamasco ALMAprogetto. Durante la giornata il duo, composto da Alice Guarente e Marco Scotti, proporrà anche uno spettacolo recitato dedicato ad alcune canzoni di Ivano Fossati, un momento di autentica suggestione, di fusione tra musica e poesia.
26 giugno 2017
Omaggi ma non solo: Swanz the lonely cat canta alla sua maniera i grandi della musica
I Dead Cat In A Bag furono,
qualche tempo fa, una piacevole scoperta. Non ricordo come mi arrivò fra le
mani il loro Late for a song, ma rammento bene l’atmosfera cupa, le influenze
musicali che passavano dal blues allo tzigano senza problemi, i testi profondi
di Luca Andriolo. E proprio la voce, nonché principale mente creativa, della
band torinese esordisce in solo col moniker di Swanz the lonely cat, decidendo
per questa sua fuga di omaggiare alcuni classici (e non ) della musica: il
titolo Covers on my bed, stones in my pillow, insomma, non è stato scelto per
caso.
Duct Hearts: screamo (bello) da Monaco di Baviera
Non mi sono mai piacuti molto lo screamo e l'emoviolence tedeschi: solo qualcosina degli Yage e quasi nulla dei Tristan Tzara, per intenderci. In più fa caldo, devo pensare a cosa portarmi domani in ufficio per pranzare e io e mia moglie non risuciamo a montare un ventilatore del cazzo comprato da Brico questa mattina perchè le istruzioni sono lontanissime dall'intellegibilità. Avevo promesso però ad Andrea di Upwind di recensire la sua ultima uscita, una coproduzione con altre etichette europee, ed eccomi ad ascoltare i Duct Hearts, dai dintorni di Monaco di Baviera, ed il loro nuovissimo (anche se registrato un annetto fa) Feathers.
Rami, l'esordio dei leccesi Noon
Rami è il primo album in studio dei leccesi Noon, ed è uscito lo scorso 15 aprile per Beta Produzioni. Chiediamo scusa per non esserci occupati di recensire il lavoro, quindi, a tempo debito. I brani sono undici, e trovo il disco abbastanza noioso e scontato. Un'inossidabile patina di fredda devozione all'indie rock e al folk naturalistico aleggia purtroppo durante l'intero scorrere del disco, che risulta nell'insieme troppo viscerale, embrionale e a tratti confuso, molto confuso.
16 giugno 2017
Bennett: Hic et nunc, un disco a cavallo tra punk-rock e hardcore
I Bennett sono un gruppo di passaggio, di transizione. O per lo meno suonano punk rock come se lo fossero. Il loro debutto, un Same Title in uscita oggi per To Lose La Track e Sonatine Produzioni, è un disco salvifico per chi sia ancora nell'indecisione tra il punk-rock e l'hardcore, per chi abbia voglia di smetterla di ascoltare musica inutile. Per me lo furono i gruppi inizi 2000 che uscirono per Equal Vision e Victory e che giocavano con chitarre e arpeggi abbandonando gradualmente il "-core" che aveva spadroneggiato per tutti i '90, per spiegarci meglio. The Hope Conspiracy, Reach the Sky, Boy Sets Fire su tutti. Ma erano poco meno di vent'anni fa e poi si sa, gli americani sono sempre gli americani.
15 giugno 2017
Ripartire dalle basi andando avanti: il punk dei Soundeep fra anni 90 e oggi
Passano gli anni, cambiano le
cose, eppure io rimango sempre affascinato dalla genuinità. In questo caso
quella dei Soundeep, di cui mi capita per le mani l’ep con la richiesta di
recensione scritta sul cartonato protettivo. A me basta una cosa del genere per
decidere all’istante che una band vada recensita, e mi va bene che non mi s’incula
nessuno se no adesso mi spedivano tutti dischi con le peggio cose come
presentazione (anche nel caso qualcuno decida di farlo mi spiace: l’indirizzo
di spedizione non è il mio). Avrebbero potuto fare grindcore, metal o pop
elettronico i Soundeep, invece The shades of all your eyes è un disco di
hardcore (semi) melodico come non ne sentivo da tempo e, guarda un po’, è pure
bello.
13 giugno 2017
La Resistenza e gli Anni di piombo visti da un ventenne di oggi: romanzo d'esordio del novarese Ottolenghi
Questa terra è il romanzo d’esordio del novarese Luca Ottolenghi, in uscita il 15 giugno per
Iemme Edizioni, primo capitolo di una trilogia che tratteggia importanti
vicende socio-politiche del Novecento partendo dalle storie di Francesco
Bassano, detto Frank.
Nell’estate del 2001 il protagonista, diciannovenne, rimane orfano di
madre e i suoi amici vengono massacrati al G8 di Genova. La sua vita sembra
giunta al capolinea. Fino a quando, in seguito alle confessioni della madre in
fin di vita, scopre di avere uno zio che aveva praticato la lotta armata negli
Anni Settanta. E, soprattutto, di avere avuto un nonno partigiano.
11 giugno 2017
Hibou Moyen - Secret concert a Novara domenica 11 giugno
"Fin Dove Non Si Tocca" è il secondo album di Giacomo Radi, ovvero Hibou Moyen. Prodotto da Umberto Maria Giardini, il disco è uscito l’11 novembre 2016 per Private Stanze/Audioglobe. Dieci brani intimi, tra folk statunitense e cantautorato italiano intrisi di vita, natura e carne. Ecco cosa Asap ha scritto del disco.
Hibou Moyen sarà protagonista di un esclusivo secret show (organizzato dall'associazione Asap As Simple As Passion) che si svolgerà a Novara domenica 11 giugno.
Hibou Moyen sarà protagonista di un esclusivo secret show (organizzato dall'associazione Asap As Simple As Passion) che si svolgerà a Novara domenica 11 giugno.
10 giugno 2017
Il grande freddo, la saggezza, la brillantezza e i rimpianti di Claudio Lolli
Esce per La Tempesta dischi il nuovo album di Claudio Lolli, grande artista legato indissolubilmente alla Bologna degli anni '70. Nel nuovo disco, realizzato anche grazie al crowdfunding, il cantautore è accompagnato dagli Zingari felici, cioè gli strumentisti appartenenti al Collettivo anonimo musicisti di Bologna, che lo seguirono nell'epica impresa del concept album Ho visto anche degli zingari felici, disco per il quale Claudio Lolli è ancora ricordato. Tra il nuovo album e l'illustre predecessore ci sono però forti differenze. La ribellione degli anni '70 si esprimeva con toni drammatici e cruenti ma sottendeva comunque un messaggio di speranza. I testi odierni esprimono, piuttosto, un rimpianto. Com'è inevitabile che sia, essendo nel frattempo trascorsa un'intera vita, ed essendo profondamente mutata la società.
8 giugno 2017
Profondo come il mare, torna il cantautore Alessio Lega
E’ un album di storie e di storia
quello di Alessio Lega, cantautore classe 1972 diviso fra Lecce e Milano.
Storie a volte allegre, a volte tristi, ma che spesso si ricollegano alla
storia con la S maiuscola, da eccidi dimenticati a proteste attuali che forse
un giorno qualcuno studierà sui libri di scuola. Quello che colpisce subito,
nelle tredici tracce di questo Mare nero, è il modo in cui Alessio riesce a
coniugare l’amarezza per i fatti raccontati con una leggerezza che si fa beffe
dei torti, della morte e di quanto di sbagliato possa esserci al mondo, ed è
questo fattore che lo rende un disco da ascoltare attentamente sia nella musica
che nelle parole.
1 giugno 2017
Ommioddio, hanno ammazzato il rock'n'roll! Les Fleurs Des Maladives fra l'intenzione di seppellirlo e l'energia per resuscitarlo
Al primo maggio sono andato in
quel della benemerita Cooperativa Portalupi di Vigevano a vedere il classico
concerto che anche Roma gli ha copiato… forse è il contrario, fa niente. Prima
che tutti ve ne usciate dicendo “e sticazzi!” arrivo al dunque: fra i gruppi
presenti ce n’era uno che avevo già sentito nominare ma non avevo mai
ascoltato, che da quando non posso più usare gli auricolari a lavoro mi tocca
essere selettivo con la musica e mi perdo un sacco di roba, e – rullo di
tamburi e sorpresa finta – erano i qui presenti Les fleurs des maladives. Non
ve lo aspettavate eh? Sì? Comunque la suddetta band ha fatto un gran cazzo di
casino, mi son piaciuti talmente tanto che gli ho comprato entrambi i dischi e sono
rimasto d’accordo col bassista che gli avrei fatto sapere le mie impressioni
sull’ultimo, ovvero il qui presente Il rock è morto. Siccome ogni promessa è
debito ho deciso che glielo avrei fatto sapere scrivendolo qua, perché se un
disco è una figata è bello farlo sapere anche ad altri.
30 maggio 2017
Musica intensa che dura troppo poco: i Dots lo fanno strano
Prendete del rap old school, una
dose massiccia di funky, attitudine punk e suoni lo fi che proiettano
velocemente negli anni 80: avrete, shakerando in maniera casuale e caotica,
questo Hanging on a black hole dei Dots, una delle cose più strane in cui mi sia
capitato di imbattermi negli ultimi tempi. Ora, io probabilmente sono la
persona meno indicata per parlare di rap e funky (sul punk magari qualcosa di
più lo so), ma evitare di parlare di quest’album sarebbe un gran peccato e
quindi – Via alle danze!
25 maggio 2017
Verso l'infinito ed oltre: i Valerian Swing tornano ed osano con Nights (recensione + intervista)
E’ una costante evoluzione sonora
quella che stanno mettendo in atto i Valerian Swing, gruppo emiliano giunto con
Nights al quarto album (anche se, ahimè, mi sono perso il primo). Se infatti A
sailor lost around the earth del 2011 era un disco che faceva dei cambi di
tempo e delle ritmiche serrate il proprio punto di forza, arrivando fino a
compiacersi troppo della propria attitudine a ‘farlo strano’, ed Aurora del
2014 apriva in maniera più decisa il sound della band ad atmosfere più
dilatate, questo nuovo disco sembra andare al di là dei canoni del math rock,
un genere che già la band affrontava alla sua maniera personale ma che mai come
oggi si arricchisce di nuove sfumature.
23 maggio 2017
Terra, Le Luci della centrale elettrica in questi anni dieci
Vidi suonare Le Luci della centrale elettrica nell'estate del 2008, in un paesino umbro vicino al confine con la Toscana. Mi ricordo che c'erano le Olimpiadi di Pechino e che fosse il 22 agosto, me lo ricordo benissimo perchè il giorno dopo, assieme ad amici che mi stavano ospitando ad Arezzo, andammo tutti insieme a vedere i Neurosis a Senigallia. Non c'era molta gente, forse perchè era appena finito un temporalaccio, e l'atmosfera era quella di un concertino tra i boschi, pochi astanti e qualche teglia di patatine fritte. Io non avevo ancora ascoltato molto di Brondi, solo qualche canzone qua e là dal suo Canzoni da spiaggia deturpata, uscito pochi mesi prima. Rimasi colpito da quei pochi istanti di concerto, da solo su quel palchetto rustico e gli ontani sullo sfondo: comprai disco e poster e scambiai anche qualche parola con lui, dopo. Mi chiese da dove arrivassi e cosa facessi durante quella vacanza e io gli risposi che il giorno dopo saremmo andati a vedere i Neurosis nelle Marche e mi disse che non li conosceva.
19 maggio 2017
Che bella cacofonia, dal Belgio W.Victor omaggia a modo suo l'Italia (e i Balcani)
W.Victor, dal Belgio. Genere: "Cabaret-Italiano-Balkan-Deluxe-Festa-Totale". Signore e signori, questo è un genio. Che bella cacofonia, su etichetta Ottokar, è il suo quinto disco e quasi ci dispiace di non esserci accorti prima dell'esistenza di questo folle. Rimedieremo, perché uno così non possiamo proprio perdercelo.
16 maggio 2017
Le capre a sonagli mangiano tutti: ecco Cannibale
“Originali, bizzarri e caotici:
sono curioso di vedere dove arriveranno col prossimo capitolo della loro storia
musicale.” Così scrivevo ormai cinque anni fa parlando di Sadicapra, secondo
album (o primo ufficiale, visto che dell’esordio omonimo si son perse le
tracce) de Le capre a sonagli. E cazzo quanto sono contento di averne visto l’evoluzione,
passata per il discontinuo ma magnetico Il fauno ed arrivata, oggi, a questo
Cannibale. Un percorso che li ha portati sempre più velocemente a farsi
apprezzare nei live club di tutta Italia, ed in maniera meritatissima: la band
bergamasca regala infatti una delle migliori performance che si possano godere
su un palco, tanto che mi vergogno di aver parlato male di una Dove you go? che
dal vivo, complice il bassista che si lancia a pogare fra la gente, è
semplicemente sensazionale. Cannibale cattura questa energia, la fa sua e
risulta, da qualunque lato lo si voglia guardare, l’episodio migliore della
loro discografia.
Iscriviti a:
Post (Atom)