30 settembre 2014
Rumori, suoni, parole: la sperimentazione di Chris Yan live @ Fack Msuv
29 settembre 2014
Alaska, il convincente (e rapidissimo) ritorno dei FASK
Anchorage, la capitale dell’Alaska, è gemellata con Tromso, in Norvegia. Per forza, non si potrebbe concepire un gemellaggio con Ibiza o Taormina, vi immaginereste le discrepanze e la differenza di vedute? Alaska è il titolo dell’ultimo lavoro dei Fast Animals and Slow Kids, in uscita per Woodworm come il precedente Hybris e che dello stato statunitense riflette il raccoglimento e la tenacia. Sì perché è prima di tutto indiscutibilmente registrato alla perfezione, grazie ad Andrea Marmorini (già con La Quiete) e Jacopo Gigliotti di Anubi Produzioni. Ma soprattutto perché è un bel disco, nulla di più e nulla di meno. Un disco di quelli che, ammettiamolo, ascolti sempre e soprattutto ascolti perché vuoi ascoltarlo.
Nel posto giusto è la terza fatica di Il disordine delle cose
“Sarà un disco di passaggio, un
nuovo ponte che vorremmo costruire per affermare d'essere un gruppo in continuo
movimento affascinato sia dalla sperimentazione che dalla nostra stessa classicità.”
Con queste parole gli Il disordine delle cose, band novarese giunta al terzo
album, presenta il nuovo disco Nel posto giusto. Una metafora, quella
del movimento, che ben si associa all'album in questione, che migra pian piano
d'atmosfera col passare delle canzoni.
25 settembre 2014
Cristina Donà torna con un disco semplicemente bellissimo

18 settembre 2014
Primitive and deadly, il ritorno degli Earth
Primitive and deadly, l’ultimo disco degli Earth da Olympia, stato di Washington, esce per Southern Lord e si compone di cinque tracce, sei in formato vinilico.
Il bunch di Dylan Carlson ritorna alle fioriture primaverili ed alle ricche tavolate di Hex, Or Printing In The Infernal Method, cioè il primo disco dopo una pausa che, dal 1997, durò ben cinque anni. Parliamo degli Earth comunque, e si sa cosa possa rappresentare per un loro disco il termine “fioritura”.
Carlot-ta: il blasone del produttore non è tutto per un buon disco
Non partiamo molto bene, il nome non mi piace. Potrebbe essere innovativo, potrebbe essere spiazzante, potrebbe essere un buon inizio, ma non lo è. Carlot-ta, cantautrice vercellese giunta al secondo lavoro su disco, suona una buona dozzina di canzoni civettuole e troppo “voglio ma non posso”. Utili per delle pubblicità, troppo poco pop per essere pop e troppo poco indie per colpire i sensi di chi le ascolta.
Il disco, intitolato Songs of mountain stream (che cosa significhi non lo so ma va bene lo stesso), esce per la neonata etichetta Brumaio Sounds che purtroppo ha un sito web sul quale le informazioni su artisti prodotti, dischi e contatti non si riescono a reperire in modo indolore. Non sono pratico di siti e compagnia bella, ma almeno riuscire a capire di cosa si tratti penso sia una prerogativa fondamentale, no?
Il disco, intitolato Songs of mountain stream (che cosa significhi non lo so ma va bene lo stesso), esce per la neonata etichetta Brumaio Sounds che purtroppo ha un sito web sul quale le informazioni su artisti prodotti, dischi e contatti non si riescono a reperire in modo indolore. Non sono pratico di siti e compagnia bella, ma almeno riuscire a capire di cosa si tratti penso sia una prerogativa fondamentale, no?
15 settembre 2014
Last war è il sesto disco di Haley Bonar, da ascoltare
Haley
Bonar, biondina girovaga proveniente dagli Stati Uniti, affermatasi partendo
dal country e pian piano arrivata a mischiarci dentro di tutto un po'. 5 album
prima di questo Last war, ed io non ne avevo mai sentito parlare. Sono
la persona giusta per giudicare questi 9 pezzi? Non lo so, ma ci provo.
Di
cosa è stato sporcato il sound di Haley in questa occasione lo si capisce in
fretta, subito dopo il pop orecchiabile ma senza altri particolari meriti della
traccia d'apertura Kill the fun. E' infatti da No sensitive man
che i suoni e le atmosfere virano verso lidi vicini al Post-punk ed allo (alla?
Che sesso ha un genere musicale?) shoegaze, alternando brani energici come il
suddetto ad altri più lisergici e tranquilli. Alla prima categoria si può
sicuramente ascrivere Woke up in my future, trascinata da un basso che
molla il chorus delle strofe per farsi fuzzato e grintoso nei ritornelli, il
tutto accompagnato synth e feedback che aiutano a rendere la situazione ancora
più interessante.
Mezzafemmina - Un giorno da leone - Rec. in 10 parole
Mezzafemmina, il cui vero nome è Gianluca Conte, è uno dei
nuovi esponenti della scena musicale torinese. Il nome d'arte deriva dal modo
in cui veniva appellata in senso dispregiativo la famiglia del suo bisnonno, in
Irpinia, poiché il capofamiglia era dedito ai lavori domestici in un'epoca, il
fascismo, in cui ciò costituiva un sintomo di mancata virilità. Un giorno da leone (Controrecords /
Audioglobe) è il suo secondo full-lenght album.
11 settembre 2014
Leo Folgori - Vieni via - Rec. in 10 parole
Vieni via (Beta
produzioni / MArteLabel), l'album d'esordio di Leo Folgori, contiene dodici
brani che osservano la realtà circostante, smascherando l'indifferenza e
denunciando i pregiudizi. Leo Folgori, classe 1982, da sempre vive sulle alture
di Roviano, un piccolissimo paese della provincia di Roma. Ha passato
l'adolescenza tra i dischi di De Gregori e De André, ma anche ascoltando Lolli
e i canti di protesta operai. Da tutti questi ha assimilato l'attitudine folk
alla narrazione delle storie di chi sta ai margini della società.
9 settembre 2014
Rideout - Ride the demon out - Rec. in 10 parole
Li abbiamo visti esibirsi al nostro festival "Un palco
per le band novaresi" con ottimo riscontro da parte di un pubblico
pomeridiano non necessariamente dedito al loro genere musicale. Hanno saputo
tenere molto bene il palco ed ora abbiamo l'occasione di ascoltare cosa sanno
fare in studio di registrazione. Parliamo dei Rideout, band attiva ormai da
qualche anno tra Novara, Vercelli e Biella, che nell'album d'esordio intitolato
Ride the demon out propone nove brani
hard & heavy con la particolarità della voce femminile.
7 settembre 2014
Litio - Con la semplicità - Rec. in 10 parole
Secondo album per i Litio, gruppo originariamente punk rock
nato a Ceva, in provincia di Cuneo, nel 2004. Con la semplicità (Vollmer industries / Audioglobe) è, usando le
parole della band, "un tentativo di decostruire la grazia della vita
attraverso la grazia della creazione artistica". In parole povere, il
mondo visto dai Litio cerca nella semplicità una chiave di lettura, anche
perché altrimenti di questi tempi è dura per tutti. Ognuno ha la sua formula, i
Litio la cercano nella semplicità.
5 settembre 2014
I Blonde redhead giocano a nascondersi nel nuovo e atteso Barragán
La principale idea che ci si fa del nono disco dei Blonde
redhead, Barragán, è che la
band italo-giappo-americana, dopo vent'anni di carriera, sia terrorizzata da come
il proprio lavoro possa essere recepito. Ma andiamo per ordine. Barragán esce per
Kobalt music (e non 4AD come i tre album precedenti). Produzione, suoni e
mixaggio sono affidati a Drew Brown, già collaboratore di Beck e Radiohead.
L'album parte con registrazioni ambientali che si sovrappongono alla musica, e questa
nuova caratteristica accompagnerà un po' tutto il disco.
Un palco per le band novaresi: grazie a tutti coloro che hanno reso possibile questa iniziativa
Le band hanno suonato gratuitamente, dimostrando grande disponibilità e voglia di fare. A loro va un doveroso ringraziamento.
2 settembre 2014
L'esordio di Kenobit, retromaniaco tra Game boy, vinili, pixel art e Giorgio Moroder
Si può sviluppare una sorta di
feticismo nei confronti di alcuni oggetti che hanno caratterizzato la nostra
infanzia. Si chiama retromania e può assumere diverse forme. Il sottoscritto,
ad esempio, ha una passione morbosa per vinili e vecchi videogiochi, e si trova
a recensire l'album di un suo simile: Fabio Bortolotti, in arte Kenobit,
milanese, classe 1982.
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