Cara Tania, per chi ancora non lo sapesse da qualche tempo anche in Italia è partita l’idea dei secret concerts, ovvero concerti che si svolgono in acustico nelle case private dei fan, la cui location viene svelata solo all’ultimo solo a quanti si iscrivono tramite web.
La prima domanda, di rito, è come nasce questa idea?
Secret Concerts è l’evoluzione degli house concerts. Dopo aver partecipato come spettatrice ad alcuni concerti casalinghi sono rimasta piacevolmente colpita dal senso di benessere e soddisfazione che mi lasciavano, tuttavia pensavo che in giro ce ne fossero ancora poche di situazioni del genere e di concerti svolti in luoghi insoliti come le abitazioni private, così ho pensato di cominciare ad organizzarne qualcuno per i miei musicisti preferiti. In queste serate la musica viene assimilata nella sua totalità perché si è in pochi e a strettissimo contatto con l’artista, circondati dal tepore domestico, con le luci soffuse di qualche abatjour, le candele accese, la penombra della sala e la magia dei suoni che ti pervade d’intensità. Grazie ad internet e ai social networks sono riuscita ad entrare in contatto con migliaia di persone e con gli stessi artisti, ho creato un gruppo su facebook che si chiama SECRET CONCERTS, LA MUSICA DOVE NON TE L’ASPETTI e che conta dopo soli 3 mesi di attività, più di 4000 iscritti e una pagina su myspace cosi’ la gente viene informata sulle date dei secret concerts e può prenotarsi oppure mettere a disposizione la propria casa per uno degli artisti che proponiamo.
Immagino che dietro a quello che sembra un meccanismo semplice ci sia molto lavoro?
Si, bisogna contattare gli artisti e definire con loro il calendario dei secret concerts, dopo di che si cercano le case ideali, ci si sente coi padroni di casa, si gestiscono le centinaia di prenotazioni e poi c’e’ il sito da aggiornare (segnalo la nostra presenza anche su myspace
www.myspace.com/secretconcerts) e i comunicati da inviare tramite il gruppo di facebook e poi l’aggiornamento dei video e delle foto. E tanto altro!In tutto questo è fondamentale il contributo prezioso di Giovanni Gulino, il cantante dei Marta Sui Tubi nonché mio compagno.
La prima band che ha strutturato l’esperienza dei Secret Concert è stata i Marta sui tubi, come avete iniziato a collaborare?
A questa domanda ho praticamente gia risposto sopra.. I Marta Sui Tubi hanno aperto le danze, sono stati un gran bel rodaggio per secret concerts e poi sono fenomenali in acustico nonché una delle realtà indipendenti più famose in Italia e quindi è stato un attimo raccogliere 50 adesioni per 12 secret concerts organizzati in poco più di 2 settimane. Fantastica esperienza.
Dopo di loro sono molti altri gli artisti che si sono avvicinati a questo progetto (Moltheni, Dente, Benvegnù…), parallelo alle normali tournee nei club, pare che avete lanciato un vera e propria moda e che i gruppi rincorrano questa possibilità. Puoi svelarci qualcosa che bolle in pentola?Abbiamo in programma una variante molto stuzzicante dei secret concerts, sto organizzando per Paolo Benvegnùe la sua band dei concert segreti per presentare il loro progetto “Camerieri”, in pratica le serate si svolgeranno in ristoranti rinomati dove i Benvegnu’ si travestiranno da camerieri e serviranno la cena ai loro invitati/fans mentre li intratterranno con situazioni divertenti alternate a momenti ad alta intensità musicale. L’ingresso e’ sempre su prenotazione e i posti limitati a circa 45 persone. Tra l’altro le date di Roma e Milano sono gia sold out e gli ultimi posti disponibili sono a Firenze e a Bologna. Ad aprile invece ci sarà il grande Cesare Basile e Le luci della centrale elettrica in primavera.
I secret concert sono di sicuro una bella possibilità per portare la musica anche in quelle zone più carenti di locali per suonare. Ci sono state delle esperienze di cui mi puoi raccontare a riguardo?
Siamo riusciti ad organizzare concerti casalinghi con 50/60 persone in paeselli deliziosi come ad esempio Torbole sul lago di Garda in una casa stupenda con le vetrate che davano sul lago e poi Rialto, in provincia di Savona, in un bellissimo agriturismo che per raggiungerlo bisognava percorrere strade in mezzo al bosco e km colmi di curve.
Quali sono le caratteristiche ideali per una casa che voglia ospitare i secret concert?
Una sala, una taverna, una mansarda, un loft, uno spazio che possa accogliere almeno 45 persone e una zona buffet che può essere la cucina o un tavolo all’interno della sala su cui poggiare le specialità eno-gastronomiche che gli stessi invitati sono tenuti a portare. Spesso chiediamo al padrone di casa se possibile, di ospitare per la notte l’artista. Chi vuole proporre casa propria deve inviare alcune foto dello spazio a
secretconcerts@yahoo.it indicando in che città si trova e un recapito telefonico per essere contattati.
Immagino (io proprio questa sera parteciperò al mio premo secret) che tra i vari partecipanti si crei un bel feeling, nascano amicizie e chissà amori… Hai qualche episodio da raccontarmi su questo frangente?
Creare comunicazione è un altro obiettivo importante per secret concerts. Chiunque può partecipare a queste serate, basta prenotarsi in tempo. Arriva gente da ogni parte d’Italia ed appena entri in contatto con l’atmosfera casalinga tutto appare più semplice, si fa amicizia con tutti, usciamo a fumare una sigaretta assieme per poi scambiarci il numero di telefono o l’amicizia su facebook. Ognuno fa qualcosa come accadeva alle feste di un tempo, ad esempio il buffet si auto-crea grazie al contributo eno-gastronomico che gli invitati portano da casa. In questo modo ci si ritrova in cucina e attorno al tavolo buffet prima e dopo il concerto per scambiarsi pareri sulla torta salata ed il vino nostrano… mi passi il cavatappi? Io taglio il salame... Assaggia il mio vino... Ottima la tua torta salata, come l’hai fatta? Il tutto avvolto da un’atmosfera che rilassa ed invoglia ad amare…
Naturalmente anche il rapporto con i musicisti delle band è molto più stretto, credi che uno scambio di questo tipo dia qualcosa in più di un concerto ‘tradizionale’?
Secret Concerts viaggia parallelo alla realtà dei live tradizionali che continuano ad avere il loro seguito. La differenza è che nei concerti casalinghi non ci sono palchi ne transenne a dividere i fan dal musicista, il numero di partecipanti è ridotto ad una cinquantina di persone e quindi è molto più semplice poter comunicare con l’artista, scattare una foto assieme e bere un bicchiere divino. L’esclusività sta proprio in questo.
Ci sono delle cose (episodi o aneddoti) che chi legge questa intervista deve assolutamente sapere?Una cosa simpatica: al Secret concert dei Marta Sui Tubi, a fine concerto un’invitata sparisce, non la trovano più... si era nascosta nel furgone della band per essere portata via con loro...
Roberto Conti