30 agosto 2013

Les Enfants - In arrivo Persi nella notte, ep che punta sui contrasti

Persi nella notte è il nuovo ep dei milanesi Les Enfants, un minidisco ricolmo di incanto e di magia che fa della semplicità e dell’immediatezza il suo grimaldello per arrivare all’ascoltatore.
Racconta le speranze della nostra generazione (ma anche di altre) basandosi sui contrasti: l’ombra e la luce, la montagna e la città, la speranza e la disillusione.
E’ un disco che racconta l’amore: sul cemento non crescono i fiori, ma tra le crepe la terra germoglia. Questo è l’amore che raccontano i quattro pulcher(s) milanesi, amore per la musica, per l’amicizia, per le piccole-grandi gioie di ogni giorno.

28 agosto 2013

Ritorno al passato per i Franz Fardinand, Right thoughts, right words, right actions è un disco dalle ritmiche irresistibili

Quattro anni dopo il controverso Tonight: Franz Ferdinand, album che ha diviso critica e pubblico, il quartetto scozzese torna con l’attesissimo Right thoughts, right words, right actions. Quarta fatica in studio per Alex Kapranos e soci che confezionano un disco confezionato “ad hoc” per chi è loro fan dai primi vagiti. Dieci pezzi racchiusi in 35 minuti in cui emerge il vero sound dei FF: indie rock, post-punk alternato a ritmiche dance e un pizzico di tastiere techno, una ricetta che è bastata per fare della band di Glasgow gli alfieri del rock alternativo del 2000 assieme a gente come i primi Coldplay, gli Strokes e i Killers.
La partenza del nuovo lavoro è affidata a Right action, una disco-rock killer con un riff azzecatissimo: Tarantino non la disdegnerebbe per le colonne sonore dei suoi film. Un urlo rocker apre Evil eye, ennesimo omaggio futuristico ai Talking Heads con un Kapranos gigione al punto giusto. Poi è il turno del singolo Love illumination, che potremmo definire l’evoluzione naturale di canzoni divenuti marchi di fabbrica dei FF come Take me out, This boy e You could have so much better.

27 agosto 2013

Così le feci diventarono miele caldo... E' il potere delle parole di Umg nel nuovo ep Ognuno di noi è un po' anticristo

Umg arriva dove pochi riescono, ha suono inconfondibile e scrittura originale: mentre è già al lavoro per il prossimo disco (il possibile titolo è Avanguardia) dà alla luce Ognuno di noi è un po' anticristo un ep di cinque tracce per Woodworm, pronto in verità dalla scorsa primavera, ma solo ora in distribuzione discografica.
Di questo disco mi colpiscono essenzialmente due cose, la dolcezza dei testi e la psichedelia dei suoni, molto più spinti che sull'album. Un viaggio lungo cinque canzoni, su una barca-cigno che attraversa un corso d'acqua talvolta lento e tiepido (Tutto è anticristo) dove è dolce lasciarsi cullare dall'ipnotica coda strumentale, talvolta impetuoso (Oh gioventù) lungo le strette rapide che solcano gole che conducono ad un paradisiaco altrove.

26 agosto 2013

Oonar - Oonar - Rec. in 10 parole

Oonar è l'EP d'esordio della band omonima, su etichetta Music force. Cinque tracce di pop/rock elettronico, dalle tinte a volte retrò e a volte futuristiche.

The geex - The geex - Rec. in 10 parole

I The geex, quartetto torinese, esordiscono con un EP omonimo composto da quattro brani di chitarre roventi e atmosfere epiche non rinunciando comunque alla facilità d'ascolto e alla melodia. L'etichetta è TDCM records.

6 agosto 2013

Dimartino e le turbolenze sentimentali di una gemma del nuovo cantautorato italiano

“Ad un certo punto della vita non è la speranza l'ultima a morire, ma il morire è l'ultima speranza”, lo diceva Leonardo Sascia, scrittore e saggista siciliano, classe 1921; “Bacerò un astronauta per avere un contatto con le stelle, con l'assenza di gravità, per sentirmi più lontano da voi, dal traffico, da me”, lo canta Dimartino, compositore e cantante siciliano, classe 1982 e conferma contemporanea, e vivente, che la Sicilia è una terra incredibilmente prolifica di artisti concettuali, un’isola felice (nel senso letterale del termine, e non solo), un ventre materno e fertile che genera figli d’arte che hanno tanto talento da offrire, e da cantare e narrare, a chi sta al di là dello Stretto. Ma c’è ancora qualcosa che lega i due autori, così lontani nel tempo ma tanto vicini nello spazio, e cioè il tema amaro della “dolce morte”, dell’alienazione come drammatica soluzione verso la fuga, dell’annientamento fisico come ultima speranza per la salvezza, temi portanti dell’ultimo lavoro di Dimartino (nome d’arte che si cela dietro al giovane Antonio Di Martino) intitolato Non vengo più mamma, un concept album, pubblicato solo in vinile, da ascoltare e leggere assieme al fumetto che lo accompagna

La scommessa di suonare reggae in Italia, intervista ai Dotvibes

Nel vasto panorama musicale torinese, dal 2005 si “aggirano” i Dotvibes, una band che ha saputo miscelare varie influenze musicali, mantenendo sempre ben in evidenza la propria inclinazione reggae. Il loro recente lavoro uscito a maggio e totalmente autoprodotto è un EP dal titolo Shine a light on me. Sei brani in cui riescono a far convivere con naturalezza reggae, urban e hip-hop. Ne abbiamo parlato con loro.

Il vostro nuovo EP è cantato in inglese, con l'eccezione di Non mi volto mai, cantata in italiano. Come mai questa scelta? E' casuale o c'è un progetto preciso?
La scelta di realizzare un brano in italiano è stata una sorta di necessità: dopo anni passati a fare concerti in tutt'Italia, ci si rende conto che le tematiche portate nei brani in inglese sono difficilmente assimilabili. Pochi di noi credo abbiano la possibilità di capire e cogliere un pezzo in un'altra lingua durante un concerto. L'italiano è quindi una nuova sfida, per noi e per il nostro pubblico.

3 agosto 2013

Underfloor - Quattro - Rec. in 10 parole

I fiorentini Underfloor ci presentano la quarta fatica discografica dal non particolarmente originale titolo Quattro. Sospeso tra rock e prog, questo disco offre spunti di buona suggestione.

2 agosto 2013

I Night Birds e l'ottimo punk di Born to die in Suburbia

Titolo veramente punk per l’ultimo album della band di Brooklyn. Vecchia scuola sin dalle prime note e tantissime chitarre per questo Born to die in Suburbia, che con quattordici tracce ci riporta dritti dritti nella seconda metà dei ’70, quando il punk rock esplose in tutta la sua potenza nella Grande Mela. Canzoni corte e dirette, brucianti. Prendete i risvolti psicotici dei Cramps, i giri midwest di Screeching Weasel e Queers e un’attitudine totalmente ironico-disfattista: ecco i Night Birds.  I quattro punk rockers amano propriamente definirsi “Morons”, per ciò che suonano e soprattutto per come lo suonano: non ci sono mezzi termini ed ogni istante musicale di Born to die in Suburbia viene portato allo stremo e suonato rabbiosamente, senza fare prigionieri.

1 agosto 2013

Crash of Rhinos, Knots suona forte e resta lontano dalle discoteche londinesi

Knots è il titolo dell’ultimo dei Crash of Rhinos. Questa volta il quintetto di Derby sceglie To Lose la Track come partner italiana, dopo una collaborazione con Triste per ciò che riguardò la loro precedente uscita, intitolata “Distal” e datata 2011. Mi ricordano i tempi in cui ordinavo le compilation Deep Elm “The Emo Diaries” in offerta package deal, quando in pochi ascoltavano i Red Animal War o i Brandston e dovevi star attento a parlarne bene. Canzoni lunghe lunghe e piene di racconti, chitarre e cori. Knots è un LP di undici tracce grazie al quale i C.O.R. si stanno guadagnando un tour con i Braid, giusto per andare al nocciolo della questione ed addentrarci più nello specifico.