17 marzo 2011

Ecco Eden, ma per i Subsonica non è un paradiso...

E' uscito l’8 marzo il nuovo disco dei Subsonica Eden, il loro sesto lavoro in studio. L’album, pubblicato su etichetta Emi Music, è stato registrato nei nuovi studi della band a Torino - gli Andromeda Audio Studio - mixato presso le Officine Meccaniche di Mauro Pagani e masterizzato agli Exchange Studios di Londra.
Se L’Eclissi era un precedente denso, cupo e monocromatico, con Eden i Subsonica realizzano un’opera di segno opposto: undici canzoni completamente differenti tra loro, sostenute da una maturità stilistica che pur orientandosi tra svariati riferimenti e suggestioni, non smarrisce l’inconfondibile matrice della band. Eden è un album vitale e colorato, che in una forma quasi “concept”, si presenta come un percorso di stati d’animo. Oltre a canzoni a denti stretti come Prodotto interno lurido, a episodi densi come la conclusiva L’angelo o la torbida Serpente, i Subsonica del 2011 si concedono il gioco (La funzione), l’ironia (Sul sole) e l’autoironia (Benzina Ogoshi), arrivando addirittura coinvolgere il proprio pubblico web nella scrittura di un testo. Eden è anche l’Italia di oggi, con i suoi caratteri, le sue debolezze, le sue ricchezze. Un paradiso possibile che si può rendere tale, a patto di sapere distinguere meglio tra angeli e demoni e di fare attenzione a ciò che realmente desideriamo. «Abbiamo lavorato al nuovo album, ritirandoci in una casa di campagna solitaria ai margini di un bosco», dice Max Casacci chitarrista della band e produttore dei precedenti album. «All’inizio - spiega nella nota stampa - non è stato semplice riprendere le fila di un discorso interrotto dopo anni di attività parallele. Sembrava avessimo tutti idee piuttosto differenti. Boosta immaginava un album lento tipo Paolo Conte in vacanza su una spiaggia islandese. Samuel dopo due anni di Motel Connection voleva casse in quattro, cantati soul e sonorità italo disco da spiaggia Anni 80. Ninja condivideva con me la passione per la dub step che lo ha folgorato sulla via della drum’n bass. Vicio era più che mai ispirato da tutto l’indie a plettro più malinconico. Dopo un po’ di tempo e dopo una quarantina di brani scritti, abbiamo incominciato a scegliere tra le canzoni più solide». A quel punto «gli intrecci creati non appartenevano più a nessuno di noi ma al gruppo, e cosa paradossale finivamo spesso per litigare - io e Samuel soprattutto- sul voler togliere un proprio brano per inserire invece quello scritto dall’altro». In Eden la produzione viene firmata da tutti i Subsonica e la partecipazione di Samuel ai testi, al fianco di Max, diventa più attiva che in passato. Il luogo della registrazione dell’album cambia: dai vecchi studi di Casasonica in piazza Vittorio a Torino, la base operativa si sposta di pochi isolati, nel vicino quartiere Vanchiglia, uno dei luoghi “berlinesi” della giovane creatività cittadina. Il primo approccio al disco personalmente non è stato positivo, più avanti vi saprò dire. g.oc.

16 marzo 2011

'Ascolti emergenti' di marzo

The Banditi - Achtung
C'è tanto Salento in questo Achtung!, il nuovo album di The Banditi: la pizzica e gli aliti della Magna Grecia percorrono quasi interamente i tre quarti d'ora del disco, ora celandosi dietro a ritmiche ska e grida rabbiose, ora uscendo allo scoperto come nella cupa e suggestiva Kalinifta, brano popolare della tradizione greco-salentina. E non è un caso che anche i colleghi e conterranei Après la Classe hanno in passato avuto la stessa idea di riprendere quella struggente serenata ormai centenaria e darle una nuova e lucente veste. Proprio il gruppo franco-pugliese, infatti, è tra i primi a saltare alla mente durante l'ascolto dei Banditi, insieme a Caparezza e Sud Sound System; il perché, oltre alle ovvie analogie geografiche, sta nell'uso disinvolto dell'elettronica, nelle ritmiche danzerecce, nelle secche e leggere chitarre in levare che nei ritornelli diventano muri di suono saturi di frequenze.
Il rischio che scelgono di correre The Banditi è quello di esagerare con gli ingredienti e buttare nel calderone dosi di hip hop, con l'aiuto del redivivo Piotta in Globalover, di melodie arabeggianti (Bello ricco e famoso e Afghandub) e di nu metal alla Linkin Park (Trasparente), mentre non vogliono rinunciare nemmeno a inserire elementi punk e pop.Chiude la lista dei dodici pezzi La me fameja, in dialetto veneto, come a voler stringere in un grande abbraccio tutto l'Adriatico. Luca Manni


The Perfect Guardaroba - Sometimes They Come Back
A circa sei anni di distanza dalla prima pubblicazione Un.Tidy, che li aveva portati ad esibirsi alla finale internazionale di Emergenza Rock sullo stesso palco di Bad Religion e Mando Diao, i quattro rockers anconetani evocano a partire dal titolo Sometimes They Come Back il bagaglio di esperienze musicali e personali maturate in questi anni con la loro militanza nel mondo indipendente italiano. I contenuti del disco sono incentrati sul tema delle relazioni sociali, a tutti i livelli, in una societa che le rende sempre piu precarie ed instabili. Il tutto è trattato, anche grazie alla capacita di sdrammatizzare che caratterizza i testi della band, con un tono sarcastico e quasi mai solenne. “L'idea che c'è dietro all'album e che fa da filo conduttore a ogni singolo brano è il tema delle relazioni: relazioni d'amore, d'amicizia, relazioni col mondo circostante o semplicemente con se stessi.- dichiara Becca, chitarrista della band - I contenuti sono trattati di volta in volta in tono ironico, sarcastico, solenne, tragico ma anche goliardico e mi piace pensare che tutto l’ascolto del disco possa essere paragonato a un semplice viaggio in aereo. Quello che ci tengo a dire è che dall’entrata in studio, dalle prime pre-produzioni, la nostra volonta è stata quella di consegnare un disco “vero”, con un’identita precisa, un modo semplice per dire a tutti “noi siamo questo”. Chitarre dirette, arrangiamenti live e sezione ritmica il piu possibile dinamica. I cd finti li lasciamo a chi sul palco non vuole salire”. r.co.

15 marzo 2011

Un premio dedicato al Piemonte abbina scrittura e fotografia

Segnaliamo volentieri questa iniziativa organizzata dalla Biblioteca di Fontaneto d'Agogna, un premio letterario che abbina scrittura e fotografia.

Biblioteca dei Sapori e delle Tradizioni” di Fontaneto d’Agogna, in collaborazione con il Comune di Fontaneto d’Agogna, la Pro Loco Fontaneto e il Club Amici del Vino, con il patrocinio della Provincia di Novara, dell’ATL di Novara, dell’UNPLI Piemonte, del Parco Culturale Terre di Vino e di Riso, della Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e con il sostegno del Comitato di Sant’Alessandro, della Biblioteca Pubblica “Dante Strona” e della Cooperativa Agricola Operaia di Fontaneto d’Agogna, organizza il premio letterario-fotografico “Piemonte con gusto” riservato a racconti in lingua italiana e fotografie, entrambi inediti.
Tutto il Piemonte è paese. È questo il tema che abbiamo scelto per festeggiare al meglio il ricorrere del 150° Anniversario dell’Unità d’Italia, che vide proprio il Piemonte tra i suoi protagonisti. E data la specificità della nostra biblioteca tematica su tale territorio, abbiamo pensato di rendere omaggio alla nostra regione invitandovi a scrivere un racconto che metta in risalto il gusto di fare le cose insieme, piccole o grandi che siano, fosse anche soltanto trascorrere qualche ora in compagnia: “essere paese”, una tradizione ancora oggi tanto radicata nel nordovest italiano, anche nei quartieri e nelle periferie delle grandi città.
Raccontateci perciò il vostro Piemonte: momenti di condivisione, stralci di vita, episodi curiosi e divertenti oppure situazioni che fanno riflettere, realmente accaduti o di vostra fantasia. Scattate poi una foto del luogo dove è ambientata la vostra storia: una piazza, una strada, un parco oppure un locale, un circolo, un’abitazione, o magari un luogo caro a cui siete molto legati, insomma ovunque vogliate, purché nella nostra splendida regione.
La premiazione avverrà sabato 8 ottobre 2011 a Torino, in occasione dell'Assemblea Nazionale delle Pro Loco di tutta Italia. Il bando è disponibile sul sito
http://piemontecongusto.myblog.it

6 marzo 2011

Marlene Kuntz - Ricoveri virtuali e sexy solitudini

Un disco concettuale, che al primo ascolto (e a dire il vero nemmeno in quelli immediatamente successivi) non brilla. Una lunga ed elaborata riflessione sul “virtuale” e le sue implicazioni, ma anche sulle disillusioni, le disaffezioni, i disincanti. I Marlene Kuntz sono tornati con il loro ottavo album, un disco nè troppo prevedibile nè di svolta, piuttosto un importante ed ulteriore tassello in una carriera onorevole, costellata di episodi di spessore. Ricoveri virtuali e sexy solitudini è un disco di ottimi brani e senza alcun riempitivo. Tempo di accendere il lettore, e Ricovero virtuale, la quasi title-track che apre il disco, affonda il colpo: le sonorità si avvicinano più ai Marlene di qualche anno fa che non al precedente Uno (rimanendo nell'àmbito dei dischi in studio e lasciando stare le diverse versioni che la band ha dato di se stessa dal vivo). Paolo anima salva, Orizzonti e Io e me delineano i contorni più propri del disco, dove i cuneesi tornano ad alzare la voce, i volumi e a dare un certo privilegio alla fisicità e all'impatto sonoro, piuttosto che alla parte autorale dei testi. Proprio i testi, al di là della consueta ricercatezza che sfiora l'esercizio di stile letterario o ci gioca palesemente (L'artista), è la vena polemica un po' all'Avvelenata, non nuova in assoluto, già sentita in brani come Aurora o Chi mi credo d'essere. Il bersaglio questa volta paiono i blogger e gli opinionisti della rete che sparano sentenze dalle loro solitudini virtuali, "i farisei dell'indie rock" e altri personaggi che navigano nel mondo indipendente o presunto tale... Una polemica comunque non nuova e condivisa da tante band giustamente frustrate dai meccanismi "discografici" legati alla libera fruizione del web. Nella piacevolezza di un ascolto che accontenterà soprattutto i fan consolidati, promuoviamo questo disco: merito dei Marlene e anche della produzione intelligente di Howie B. g.oc.

4 marzo 2011

Daniele Silvestri, nuovo disco con un cammeo di Camilleri

Ci sarà anche un contributo speciale di Andrea Camilleri in S.C.O.T.C.H., il nuovo attesissimo album di Daniele Silvestri in uscita il 29 marzo, su etichetta Sony Music. Oltre a quella con il grande scrittore siciliano, sono numerose e sorprendenti le collaborazioni contenute nel nuovo disco che esce a distanza di quasi tre anni dal successo del best Monetine. L’album, che ha per titolo un acronimo, arriva dopo una lunga stagione di live che ha portato il cantautore a sperimentare nuove soluzioni stilistiche e incontri inediti con mondi musicali diversi. Recentemente Daniele Silvestri è apparso nell’ultima puntata della trasmissione di Fabio Fazio e Roberto Saviano Vieni via con me dove ha presentato Precario è il mondo, brano inedito con cui ha scalato le classifiche del download digitale. g.oc.

3 marzo 2011

26 aprile, nuovo disco per Capossela, subito il tour

Terminato il suo 20 Years Show che ha toccato oltre a Londra anche Parigi, Zurigo e Colonia, Vinicio Capossela annuncia il nuovo doppio di inediti, Marinai, Profeti e Balene, in uscita il 26 aprile a tre anni dal suo precedente lavoro Da solò. Il nuovo viaggio musicale di Capossela inizia dal mare. Il cantautore ha, infatti, registrato ad Ischia il suo nuovo disco. È un’opera sul fato, sul viaggio e il mare come metafora e scenografia del destino umano. Da Omero a Dante, da Melville a Conrad, è un disco che trova ispirazione nella letteratura di tutti i tempi e in cui risuoneranno il mito, le voci di marinai, di profeti e balene. E sarà subito in tour: prima tappa sarà Genova, al Teatro Carlo Felice il 27 aprile. Il viaggio proseguirà il 29 al Regio di Parma e il 3 maggio all’Arena del Sole di Bologna. Si sposterà poi al Palais di Saint Vincent di Aosta il 6 maggio. Dopo le due esibizioni di Firenze al Teatro Verdi il 10 e l’11 maggio, Capossela suonerà il 13 maggio al Teatro Ventidio Basso di Ascoli e il 16 maggio al Teatro Regio di Torino. Seguiranno due date al Teatro degli Arcimboldi a Milano il 21 e 22 maggio e il 23 maggio sarà la volta del Teatro Ponchielli di Cremona. La prima parte della tourneè si concluderà all’Auditorium Conciliazione di Roma il 27 maggio, per poi riprendere in estate con nuovi concerti che troveranno la loro cornice naturale nei luoghi di mare e del mito. g.oc.

2 marzo 2011

Le magiche "creme" dei Pineda

Il nuovo progetto musicale di Umberto Giardini, alias Moltheni, sta per prendere il via. Si sono concluse da pochi giorni alle “Officine Meccaniche” di Milano, le registrazioni del primo lavoro, il cui titolo non è ancora stato definito. L'uscita è prevista per il mese di giugno. Sei tracce strumentali che si diramano tra i meandri del post-rock e i frammenti della musica psichedelica e il prog degli anni 70. È stata anche annunciata la prima parte di un tour che per ora prevede solo qualche data nel mese di aprile. Un album da non farsi scappare! 12/04: Glue (Firenze); 14/04: Off (Modena); 15/04: Arteria (Bologna); 16/04: Karemaski (Arezzo); 22/04: Groove (Potenza Picena). Umberto Giardini in questo nuovo progetto sarà nell'inedita veste di batterista (in qualche modo un ritorno all'origine delle sue esperienze musicali giovanili "pre-Moltheni") con lui sul palco le languide tastiere di Floriano Bocchino e le chitarre i pedali e gli effetti di Marco Marzo Maracas. r.co.