
Sei canzoni di continuum sonoro rock e emoviolence, un modernissimo e minuzioso post hardcore che non può non ricordare Explosions in the Sky, primi Thursday e soprattutto Hell is for Heroes. La voce è la principale peculiarità di "Feathers", perchè appare sin da subito netta, sconvolgente e chiaramente capace. Capace soprattutto di non far risultare le introduzioni troppo lunghe, ma anche capace di rendere affascinante e languido il percorso sonoro del disco, dalla pilota Feathers attraccando alla pestona Cera passando per la mastodontica Spinae, sciuramente la più riuscita dell'intero album e sicuramente molto Fucked Up! nelle divagazioni semi-oniriche che la caratterizzano. Piuma inizia rock'n'roll, poi si tramuta in un pezzo strumentale e si rischia di raffazzonare troppo, ma per fortuna arriva la voce, sulla lunga percorrenza, a ristabilire il corso, l'unicuum del brano. Credo che questo modo molto moderno di "giocare all'attacco" sia la forza di questi tedeschi, che con l'imminente ed enorme rishcio di scadere nella banalità dietro l'angolo, aggiustano un disco davvero interessante. E raffinato, per giunta. Dopo aver ascoltato "Feathers", infatti, mi sono ascoltato anche qualcosa del loro passato e sì, ho deciso che non siano per niente male, questi bavaresi. Andrea Vecchio
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