La sciabordate Antonella (voto 2) non sa fare di meglio che portare sul palco la figlioletta (e dire che i bambini non andrebbero strumentalizzati). Una bella marketta pro Jovanotti e il passaggio del testimone è compiuto. Incomincia la liturgia...
GIUSY FERRERI - IL MARE IMMENSO Un brano senza nè arte nè parte, lei tenta la carta dell'abigliamento dark e gotico, ma prima dovrebbe imparare a camminare ed eliminare la voce da travone. Usandola per cantare invece che per emettere versi. Nulla di nuovo. (voto 6)
LUCA BARBAROSSA + RAQUEL DEL ROSARIO - FINO IN FONDO Duetto banale che si appiccica come le mani sudate di Morandi. Triste che l'elemento degno di nota sia la signora Alonso. (voto 3)
ROBERTO VECCHIONI - CHIAMAMI ANCORA AMORE -Una ballad in pieno stile Vecchioni che si appella ai contenuti, invitando a scrivere, leggere, pensare e declamare... Un po' mesta la melodia per una platea così vasta. (voto 7)
ANNA TATANGELO - BASTARDO - Proporre una canzone migliore di "Essere una donna" non era certo impresa ardua. La pessima impronta autorale di D'Alessio è inconfondibile, ma la musica risolleva un brano dal testo imbarazzante. Lodevole il tentativo "femminista", anche se poco riuscito. (voto 5)
LA CRUS - IO CONFESSO - Giovanardi affronta un brano non entusiasmante ispirato ai primi Anni '60, con la presenza del soprano di Morricone Susanna Rigacci. Una malinconica melodia nella speranza di far rivivere un amore già vissuto. Non sentivamo il bisogno di un loro ritorno, questo episodio interlocutorio non brilla in una lunga carriera alla quale nulla si aggiunge. (voto 5)
MAX PEZZALI - IL MIO SECONDO TEMPO - Finalmente un brano orecchiabile. Pop e fresco, avrebbe dovuto segnare la "rinascita" di Pezzali, con una positiva riflessione sul rimettersi in gioco a 40 anni. In realtà il secondo tempo di Max è identico al primo. La sua rinascita passerà forse dall'acquisto dei tanti passaggi radiofonici, non certo dalla bontà del brano portato all'Ariston. (voro 6 1/2)
I PRESENTATORI (fino a qui) - Belen ed Elisabetta (voto 4, poi vedremo), quando gli sponsor chiamano, Mamma Rai risponde. Sarebbe meglio tacesero e mostrassero le tette. Stop. Alla fine sono pagate per quello. Luca non fa ridere nessuno (voto 3). Paolo, came back to Armenia (voto 2,5)! Morandi (voto 2) trasuda vecchiaia. E' pure peggio della Clerici.
DAVIDE VAN DE SFROOS - YANEZ - Mi duole dirlo ma il pupillo del Carroccio (il giornale della Lega della mia città gli dedicava addirittura un'intervista a tutta pagina) ha portato una canzone ottima. E si sa, Sanremo e la politica vanno a braccetto (triste presagio dei tempi che stiamo vivendo). In dialetto comasco Davide canta le gesta di un Sandokan locale invecchiato, a ritmo di folk, con trombe squillanti e ottima musicalità. (voto 8)
ANNA OXA - LA MIA ANIMA D'UOMO - Anna sembra un X-Man, è impegnata ad urlare e a cercare una vocalità che non le appartiene. Il brano non è poi nemmeno male, anche se confesso che non sono riuscito a coglierne appieno il significato. (voto 6 1/2)
Gli AUTORI dei testi dei presentatori (voto ZERO) ... e pensare che sono pagati profumatamente per fare un lavoro che chiunque meriterebbe più di loro...
TRICARICO - TRE COLORI - Tricarico non si rassegna a cercarsi un lavoro degno di questo nome. E' un minus habens della musica, nel senso che è assai meno dotato della media cantanti della nostra bella Italia, a cui inneggia in questo brano. Che senso ha che la critica gli attribuisca tutte queste lodi immeritate. Quelli che sanno tutto (ora vado a leggermi cosa dicono i giornalisti che "contano") gli daranno minimo 8... per me è un tre. (voto 3)
EMMA + MODA' - ARRIVERA' - Mi domando come mai Emma non riveli il suo cognome, Marrone... L'etichetta impone un'accoppiata tra l'amica di Maria (Emma) e il fenomeno radiofonico degli ultimi tempi (Modà), il risultato è un brano kitsch che ha il solo pregio dell'orecchiabilità. Incarna perfettamente il nostro tempo (di merda)... Nel quale un gruppo privo di ogni spessore diventa una delle poche cose "nuove" che riesce a vendere qualche copia e ad essere "passato" in radio. Di questo passo meglio i soliti noti Vasco&Liga. (voto 5)
LUCA MADONIA + FRANCO BATTIATO - L'ALIENO - Il cameo finale di Battiato è la nota positiva di un brano che avrebbe potuto tranquillamente essere dei La Crus. Madonia resterà alienato nella sicilianità del suo pubblico, che questa ballata interessante ma non esaltante non riuscirà più di tanto ad ampliare. (voto 7)
PATTY PRAVO - IL VENTO E LE ROSE - Una vocalità a dir poco stentata non fa salire il pathos per un brano dal velato contenuto erotico. Qualcuno suona alla porta di casa... ma la curiosità di cosa potrà mai succedere oltre lo stipite, di questi tempi, è sottile come le sopracciglia di Nicoletta. (voto 5)
NATHALIE - VIVO SOSPESA - Non avevo mai ascoltato, nè visto, questa brava e bella ragazza reduce dall'ultimo X-Factor. La strada intrapresa è la stessa di Giusy Ferreri, anche se c'è un tentativo apprezzabile di cantautorato, una sorta di marcia in più. Il brano mi sembra interessante, una sorta di diario non originalissimo, ma comunque efficace. (voto 7)
ALBANO - AMANDA E' LIBERA - Come ampiamente annunciato ecco una ballata che esce dal seminato e tratta temi sociali, la storia di una prostituta nigeriana sfruttata. Ci sono note etniche, un briciolo di pizzica... e l'immancabile acuto finale che strappa almeno un applauso. Viva le gioie della tradizione. (voto 6)
Grazie a tutti dei commenti - peccato che il livello delle canzoni sia stato così basso - Ora su Radio Rai parlano della Pro Vercelli (chissà cosa centra). Ora tocca ai giovani, confinati loro malgrado a tarda ora...
i giudizi (visto che qualcuno lo chiede)
sono di Roberto Conti