Una bella scommessa chiamata Tenco a Novara
Devo dire la verità, alla vigilia della consegna delle Targhe Tenco a Novara ero un po' incerto se andare al teatro di casa, il Coccia, o partire in trasferta fino a Marghera (Venezia) dove in contemporanea si svolgeva il festival della Tempesta, etichetta (o meglio collettivo di artisti) che al momento esprime buona parte della musica italiana più vitale. Più per la distanza che per il desiderio di ascoltare la migliore alternativa, perdonate il gioco di parole, scelgo di giocare in casa.
Alle 8.45 il Teatro è pieno ma non gremito, segno che tra i novaresi e la musica c'è un rapporto un po' freddo, fatto più di desiderio che di reale consumo e fruizione. La consegna delle Targhe Tenco può essere quindi considerato un preliminare, un assaggio di quanto la musica dal vivo (specie quella d'autore) sia gradevole. Basta alfabetizzare il pubblico e questo evento del quale va dato grande merito all'amministrazione comunale va proprio in questa direzione.
Colapesce fuor d'acqua, come Silva
Passiamo alla serata - sorvolando su una conduzione anacronistica ed autocelebrativa firmata da Antonio Silva e Massimo Cirri - ad aprire le danze è stato Colapesce, premiato per il suo
Un meraviglioso declino, miglior opera prima. Il volitivo cantautore siciliano imbrocca una performance discreta, ma ha l'ardire di coinvolgere (o meglio di tentare di farlo) i gelidi novaresi in un coretto senza seguito. Meglio limitarsi alle canzoni, un hard-disk pieno di poesia giusto per citare la mia preferita,
Fiori di lana, ovviamente non eseguita nei 15 minuti a disposizione di ogni esibizione. Pazienza.
Sorpresa: il dimenticato vocione di Zibba
Sul palco arriva Zibba con i suoi Almalibre: in Liguria è un'istituzione, io che già l'ho sentito dal vivo in un festival non ne conservo ricordo alcuno... Ma i festival sono evidentemente dispersivi, perché Zibba è una piacevolissima sorpresa: un vocione caldo, difficile da dimenticare. Sfodera una performance all'altezza, per lui solo applausi e lodi, anche se ahimè mi domando in quanti abbiamo il suo disco, passato silenzioso come i passi sulla neve che ispirano un titolo profondo e carico di significati.
Baccini: "Il disco su Tenco nacque in auto"
Arriva Baccini, un autore particolarmente vicino al Club Tenco, che propone alcuni brani - ovviamente applauditissimi - del suo progetto Baccini canta Tenco: sfora i 15 minuti a sua disposizione con una performance al pianoforte di grande suggestione: "il disco è nato durante un viaggio in auto, ho pensato che non avremmo mai visto un concerto di Tenco, ho immaginato una scaletta. Amo il suo aspetto ironico e sociale. Ne ho parlato con Pepi Morgia, regista e scenografo indimenticabile per noi musicisti, e con Armando Corsi, grande chitarrista. Così è nato il tutto".
Bersani rinnega Spacca cuore (e fa bene)
E' la volta di un ospite, quel Samuele Bersani che ai 200 giornalisti (strano che il presentatore li abbia citati solo due volte) che costituiscono la giuria delle Targhe Tenco piace tantissimo, vista la mole di premi consegnata negli anni: "Ho scelto di ripercorrere la mia carriera attraverso quattro canzoni che reputavo significative. Non certo le più famose, ma quelle in cui ancora oggi, dopo 20 anni di carriera, ancora mi riconosco". Bersani, riferendosi ad una recentissima esibizione ad X-Factor, nella quale un concorrente cantava la sua
Spacca cuore, ha detto: "Bisogna avere il coraggio di guardare indietro con criticità e di ammettere gli errori. Quella canzone oggi non mi rappresenta". Il cantautore bolognese - non in piena forma a dire il vero (aveva anche un leggio per controllare i testi, deprecabile) - preferisce essere rappresentato da altri brani, come
Replay, applauditissima, proposta come finale.
Avitabile star con Pino Daniele e i sexy percussionisti
La performance sicuramente più riuscita è stata quella di Enzo Avitabile, premiato per il disco in dialetto Black tarantella, il suo diciottesimo lavoro discografico: il cammeo di Pino Daniele (Avitabile è un amico di lunga data, suonò il taramblù nei primi storici dischi di Daniele) e lo stuolo di nerboruti percussionisti intenti a percuote botti, carriole e attrezzi di lavoro quotidiano hanno dato una marcia in più al musicista napoletano, le cui sonorità sono un perfetto mix tra tradizione partenopea e un folk che guarda apertamente alla musica nera, con una grande attenzione al sociale.
Lella Costa: "Sono la quota rosa", ma scivola sulla Cura
Prima degli Afterhours arriva sul palco Lella Costa: "Sono la quota rosa della serata, servo per un cambio palco", ha detto introducendo un brillante monologo sulla figura femminile nei testi delle canzoni. Monologo che ha citato un po' tutti, da De Gregori a Guccini, "siamo sicuri siano esempi da seguire?!", fino a De Andrè: "la colpa dell'alluvione di Genova è della moglie di Anselmo!", ha ironizzato, e ad un Enrico Ruggeri maschilista (autore del brano interpretato da Fiorella Mannoia,
Quello che le donne non dicono) "ci dipinge come fragili e insicure, delicate, insomma una gran palla: nonostante questo ci identifichiamo ugualmente in quel brano e ascoltandolo ci lascrimano gli occhi". Poi la Costa cita Tenco: "Mi sono innamorato di te perchè non ho niente da fare", ma scivola su
La Cura di Battiato in quanto "l'essere speciale" di cui l'autore si vuole prendere cura non necessariamente è donna, anzi.
Agnelli premiato per Padania, ma ripesca le piccole iene
Gli Afterhours di Manuel Agnelli per il loro breve set iniziano con
Padania, singolo del premiato ed omonimo miglior disco (pari merito con Zibba). Come secondo brano ecco l'applaudita
Ballata per la mia piccola iena ripescata da un passato in cui le canzoni degli After rimanevano sicuramente più in mente. Concedetemi uno spunto per omaggiare un locale le "Piccole iene" di Romagnano Sesia, che proprio ad Agnelli e soci si ispirava per portare avanti una delle più belle avventure legate alla musica dal vivo nella zona, purtroppo conclusa per il sopracitato desiderio non consumato di musica dal vivo dei novaresi. Uno stempiato ed invecchiato Agnelli chiude con
Costruire per distruggere e spiega, nel momento della consegna del premio, la genesi del disco e il suo titolo che descrive appunto uno stato d'animo dal quale auspica dovremmo cercare di venir fuori.
Finardi affoga nella melassa
Per il gran finale arriva Eugenio Finardi: "A Novara ho suonato spesso, ricordo con piacere un capodanno in piazza, faceva molto freddo, ma ci siamo divertiti". Poi l'esperto cantautore gioca la carta del legame musica-politica - un evergreen già sfoderato da Silva con un richiamo a Monti al Quirinale - per introdurre
Nuovo umanesimo: "Negli anni 70 ci immaginavamo un bel futuro. Oggi serve nuovo umanesimo per rimettere al centro l'uomo". Ottimismo ed un richiamo all'evasione anche nell'introdurre
Extraterrestre: "Finchè non rivedremo ET, invece di Alien, continueremo a vivere in questo oscuro presente".
Per il gran finale tutti insieme sul palco - premiati, Lella Costa e Finardi - cantano
Lontano lontano di Tenco. Ci auguriamo non sia solo un auspicio, per la musica, ma anche per noi.
Roberto Conti
contirobe@hotmail.com
RETROSCENA
Il "dopo festival" delle malinconie
La serata al Coccia ha avuto una coda al Piccolo Coccia, una sorta di dopo festival, occasione per musicisti ed addetti ai lavori per fare due chiacchiere, rifocillarsi (con paniscia, gorgonzola e vino locale) e - si auspicava - anche per jammare o far sentire qualcosa all'ancora numeroso uditorio. Speranza che è rimasta vivida per almeno un'oretta, complice il pianoforte e i tre microfoni che ancora campeggiavano sul piccolo palcoscenico, in realtà un lascito delle Sorelle Marinetti che si erano esibite nel pomeriggio. Un'occasione mancata per avvicinare Novara al canone degli after-show sanremesi, decisamente più vivi, mondani e terreno fertile per gemme musicali e collaborazioni.
Colapesce non ricorda il centro sociale
Da fonte attendibile mi risultava che Colapesce avesse molti anni or sono suonato al Centro sociale Cavalcavia di Novara, con uno dei suoi precedenti progetti. Lui nega o meglio "non ricorda". Chi ha ragione? Indagheremo...
Il poetare perpetuo di Catalano
Giovedì mattina sono stato a seguire il reading di Guido Catalano, che faceva parte degli eventi collaterali del Tenco. Avevamo invitato Catalano anni fa alle colazioni letterarie di Balla coi cinghiali, quando ancora non aveva il seguito attuale. Era stato un successo. Ora Catalano è un piccolo riferimento per quanto riguarda i reading poetico-musicali, nei quali legge e interpreta (a dire il vero proponendo battute fotocopia) poesie - soprattutto d'amore - surreali e qualche volta colorite. Il pubblico gradisce e plaude quello che ora è arte ma che fino ad anni fa era sostanzialmente ignorato.
APPENDICE - TUTTI I VINCITORI DELLE TARGHE TENCO
ALBUM
1984 Fabrizio De André - Creuza de mä
1985 Paolo Conte- Paolo Conte
1986 Ivano Fossati - 700 giorni
1987 Paolo Conte - Aguaplano
1988 Francesco De Gregor - Terra di nessuno
1989 Francesco De Gregori - Mira mare 19.4.89
1990 Ivano Fossati - Discanto
1991 Fabrizio De André - Le nuvole
1992 Ivano Fossati - Lindbergh
1993 Paolo Conte - Novecento
1994 Francesco Guccini - Parnassius Guccinii
1995 Pino Daniele - Non calpestare i fiori nel deserto
1996 Ivano Fossati - Macramé
1997 Fabrizio De André - Anime salve
1998 Vasco Rossi - Canzoni per me
1999 Franco Battiato - Gommalacca
2000 Samuele Bersani - L’oroscopo speciale
2001 Vinicio Capossela - Canzoni a manovella
2001 Francesco De Gregori - Amore nel pomeriggio
2002 Daniele Silvestri - Unò - Dué
2003 Giorgio Gaber - Io non mi sento italiano
2004 Samuele Bersani - Caramella smog
2005 Francesco De Gregori - Pezzi
2006 Vinicio Capossela - Ovunque proteggi2007 Gianmaria Testa - Da questa parte del mare
2008 Baustelle - Amen2009 Max Manfredi - Luna persa2010 Carmen Consoli - Elettra
2011 Vinicio Capossela - Marinai, profeti e balene
OPERA PRIMA
1984 Lucio Quarantotto - Di mattina molto presto
1985 NON ASSEGNATA
1986 NON ASSEGNATA
1987 Marco Ongaro - Ai
1988 Mariella Nava - Per paura o per amore
1989 Francesco Baccini - Cartoon
1990 Max Manfredi - Le parole del gatto
1991 Mauro Pagani - Passa la bellezza
1991 Vinicio Capossela - All’1 e 35
1992 Pino Pavone - Maledetti amici
1993 Mau Mau - Sauta rabel
1994 Almamegretta - Animamigrante
1995 La Crus - La Crus
1996 Claudio Sanfilippo - Stile libero
1997 Cristina Donà - Tregua
1998 Elisa - Pipes & flowers
1999 Quintorigo - Rospo
2000 Ginevra Di Marco - Trama tenue
2001 Pacifico - Pacifico
2002 Sergio Cammariere - Dalla pace del mare lontano
2003 Morgan - Canzoni dell’appartamento
2004 Alessio Lega - Resistenza e amore
2005 NON ASSEGNATA
2006 Simone Cristicchi - Fabbricante di canzoni
2007 Ardecore - Chimera2008 Le Luci della Centrale Elettrica - Canzoni da spiaggia deturpata
2009 Elisir - Pere e cioccolato
2010 Piero Sidoti - Genteinattesa
2011 Cristiano Angelini - L'ombra della mosca
ALBUM IN DIALETTO
1984 F. De André, M. Pagani - Creuza de mä
1985 Maria Carta - A David a ninnia
1986 Enzo Gragnaniello - Giacomino
1987 Gualtiero Bertelli - Barche de carta
1988 Teresa De Sio - ‘A neve e ‘o sole
1989 Pino Daniele - Schizzechea
1990 Enzo Gragnaniello - Fuijente
1991 Tazenda - Disamparados
1992 Pitura Freska - Pin Floi
1993 P. Daniele, C. Corea - Sicily
1994 99 Posse - Curre curre guagliò
1995 Almamegretta - Sanacore
1996 Agricantus - Tuareg
1997 Sensasciou - Generazione con la x
1998 Daniele Sepe - Lavorare stanca
1999 Enzo Gragnaniello - Oltre gli alberi
2000 99 Posse - La vida que vendrá
2001 Almamegretta - Imaginaria
2002 Davide Van De Sfroos - ... E semm partii
2003 Sud Sound System - Lontano
2004 Lou Dalfin - L’òste del diau
2005 Enzo Jannacci - Milano 3-6-2005
2006 Lucilla Galeazzi - Amore e acciaio
2007 Andrea Parodi, Elena Ledda - Rosa resolza
2008 Davide Van De Sfroos - Pica!
2009 Enzo Avitabile - Napoletana
2010 Peppe Voltarelli - Ultima notte a Malà Strana
2011 Patrizia Laquidara e Hotel Rif - Il Canto dell'Anguana
MIGLIOR INTERPRETE
1984 Ornella Vanoni - Uomini
1985 Alice - Gioielli rubati
1986 Gianni Morandi - In teatro
1987 Mina - Rane supreme
1988 Fiorella Mannoia - Canzoni per parlare
1989 Mia Martini - Martini Mia
1990 Fiorella Mannoia - Di terra e di vento
1991 Pietra Montecorvino - Segnorita
1992 Fiorella Mannoia - I treni a vapore
1993 Peppe Barra - Mo’ vene
1994 Tiziana Ghiglioni - Canta Luigi Tenco
1995 Fiorella Mannoia - Gente comune
1996 Nicola Arigliano - I sing ancora
1997 Tosca - Incontri e passaggi
1998 Patty Pravo - Notti, guai e libertà
1999 Fiorella Mannoia - Certe piccole voci
2000 Franco Battiato - Fleurs
2001 La Crus - Crocevia
2002 Têtes de Bois - Ferré, l’amore e la rivolta
2003 F. De Gregori, G. Marini - Il fischio del vapore
2004 Fiorella Mannoia - Concerti
2005 Morgan - Non al denaro non all’amore né al cielo
2006 Petra Magoni & Ferruccio Spinetti - Musica nuda 2
2007 Têtes de Bois - Avanti Pop
2008 Eugenio Finardi - Il cantante al microfono. Eugenio Finardi interpreta Vladimir Vysotzky
2009 Ginevra Di Marco - Donna Ginevra
2010 Avion Travel - Nino Rota l'amico magico
2011 Roberta Alloisio - Janua
MIGLIOR CANZONE
1984 Gino Paoli - Averti addosso
1985 Paolo Conte - Sotto le stelle del jazz
1986 Lucio Dalla - Caruso
1987 F. Guccini, J. C. Biondini - Scirocco
1988 Ivano Fossati - Questi posti davanti al mare
1989 E. Jannacci, M. Bassi - Se me lo dicevi prima
1990 Francesco Guccini - Canzone delle domande consuete
1991 F. De André, M. Pagani - La domenica delle salme
1992 Franco Battiato - Povera patria
1993 Luigi Grechi - Il bandito e il campione
1994 Davide Riondino - La ballata del sì e del no
1995 D. Silvestri, E. Miceli - Le cose in comune
1996 Ligabue - Certe notti
1997 F. De André, I. Fossati - Princesa
1998 Francesco De Gregori - La valigia dell’attore
1999 Paolo Conte - Roba di Amilcare
2000 F. Guccini, L. Ligabue - Ho ancora la forza
2001 G. Gaber, S. Luporini - La razza in estinzione
2002 E. Jannacci, P. Jannacci - Lettera da lontano
2003 Enzo Jannacci - L’uomo a metà
2004 Samuele Bersani - Cattiva
2005 Paolo Conte - Elegia
Dal 2006 la Targa per la miglior canzone non viene più assegnata