29 maggio 2010

Viaggio nei festival estivi, Jazz.re.found a Vercelli

Tricky sarà in Italia per una tappa del suo tour europeo. Il musicista e producer inglese sarà a Vercelli il 13 giugno in occasione del "Jazz.re.found" festival, manifestazione che avrà luogo dall'11 al 13 giugno nella cittadina piemontese. Tricky, all'anagrafe Adrian Thaws, ex membro dei Massive Attack, ha all'attivo nove album da solista, dei quali l'ultimo è "Knowle West boy" del 2008. Oltre a questo main event il festival ha un programma davvero articolato: si entra nel vivo venerdì 11 giugno con The Cinematic Orchestra, band britannica (Ninja Tune) passata alle scene per aver scritto la musica d'accompagnamento per il film muto del 1929 Man with a Movie Camera. Un’esperienza di straordinario livello, un’occasione per cogliere la fusione tra sonorità jazz mixate con l’elettronica e il soft-rock. Nei giorni successivi si alterneranno sul palco giovani band internazionali di assoluto livello, Zero7, Portico Quartet, The Herbaliser, Poets of Rhythm e il nostrano progetto Les Fleurs USB. Nell’edizione di quest’anno, che si terrà presso il parco di corso Bormida, verrà infatti inaugurato uno specialissimo Club Stage dove di giorno si alterneranno dj, producer, gruppi ma anche vj e creativi delle immagini selezionati per il festival vero e proprio da una giuria composta da Alessio Bertallot, Roberto Vernetti insieme a membri della crew Zona13. Filmati e documentari sulla storia della cultura dance e disco, un tributo al cinema sonorizzato da Pietro Umiliani e videoclip selezionati completeranno la programmazione diurna. La notte invece lo stesso spazio sarà territorio dei padroni di casa Noego che ospiteranno il mitico dj dello Studio 54 di New York, Nicky Siano. Ma Jazz:re:found va oltre la musica di qualità e si avvicina ai giovani e all’ambiente. Chiunque riduca il suo impatto di CO2 e si presenti in bicicletta potrà entrare gratis nella giornata inaugurale, verranno realizzati con questa edizione inoltre, a riprova dell’affezione verso il proprio territorio, anche una serie di incontri formativi con le scuole superiori e gli atenei vercellesi. Non ultimo l’ambizioso esperimento Jazz:re:food, in cui si cercherà di interpretare il rapporto di complicità che esiste tra le eccellenze enogastronomiche e la musica jazz. Per ulteriori info http://www.jazzrefound.com/. r.co.

17 maggio 2010

Viaggio nei festival estivi - Chicobum festival, Crescentino, Vc

Trasloca da Borgaro a Crescentino, nella vicina provincia di Vercelli, l’importante evento estivo Chicobum festival. L’inaugurazione ufficiale venerdì 21 maggio per un calendario di eventi, molti dei quali gratuiti, che proseguirà fino al prossimo 21 luglio. La manifestazione è organizzata dall’associazione Barrumba, con il contributo del Comune che ha colto questa possibilità per rivitalizzare una zona altrimenti povera di eventi musicali di rilievo.
L’area commerciale e le piste da ballo saranno gratuite ogni sera, mentre si pagherà solamente per accedere all’area concerti il venerdì sera; il sabato invece tutti i tributi saranno ad ingresso libero. L’area della manifestazione si trova lungo la strada provinciale per Torino, appena fuori il paese. Nel cast ci sarà spazio per la musica d’autore vecchia e nuova: parole protagoniste con la Pfm che interpreterà i successi di Fabrizio De Andrè, ma anche con gli alternative Baustelle e i Perturbazione o con i sempre seguitissimi Nomadi. Ci sarà spazio anche per i ritmi scatenati di Roy Paci e dei Gem Boy, e un momento di trasgressione con le sexy ragazze burlesque, Sick Girl.

Questo il programma completo: per il mese di maggio, il 21 Gem Boy (5 euro), 22 tributo a Vasco Rossi (gratuito), 28 Nomadi (20 euro), 29 tributo a Ligabue. Giugno: 4 Pfm canta De Andrè (20 euro), 5 tributo ai Litfiba (gratuito), 11 Sick Girls, con uno spettacolo di musica e burlesque (7 euro), 12 tributo ai Pink Floyd, 18 Baustelle (15 euro); 19 tributo ai Depeache Mode, 25 tributo agli U2, 26 Nina Zilli (10 euro), 27 Les Tambours du Bronx (10 euro). Luglio:2 Perturbazione conIo?Drama (10 euro) 3 tributo alla disco Anni 70, 9 Banda elastica Pel lizza (5 euro); 9 Roy Paci e Aretuska (15 euro), chiusura l’11 con la finale del contest per emergenti. red

13 maggio 2010

Why? Live @ Circolo degli Artisti


Gran bel posto, il romano Circolo degli Artisti. Bella gente, bell'atmosfera, bel locale, bella programmazione (soprattutto): tappa obbligata per tutti gli artisti italiani ed internazionali degni d'attenzione che si trovano a passare per la capitale. E per me, che, caso vuole, mi trovo proprio da quelle parti quando il buon Yoni Wolf, ex-membro dei seminali cLOUDDEAD, si trova a passare per il suddetto Circolo con la ciurma appresso, per promuovere l'ottimo nuovo album, “Eskimo Snow”.
L'opening-act spetta a Yosiah Wolf, batterista di Why?, che davanti ad una misera ventina di persone – quelle che si presentano all'ora esatta scritta sul biglietto, insomma – snocciola un breve set di ballate country-folk per voce/chitarra/percussioni (fa tutto da solo!), non particolarmente ispirate, seppur gradevoli nel loro seguire molto da vicino la lezione di Bonnie “Prince” Billy.
Venti minuti d'attesa, il locale si riempie discretamente: è la volta dell'entrata in scena dei cinque di Berkeley, che dal vivo rendono perfettamente gli energici e raffinati arrangiamenti in studio. La loro miscela di indie, pop e tratti hip-hop risulta particolarmente godibile nell'ora e poco più di scaletta, che inaspettatamente trae in equal misura da tutti gli album della band. Da “January twenty something” e “The blackest purse”, a “Good Friday” e “Song of the sad assassin”, senza tralasciare incursioni negli esordi della band con “Sanddollars” e l'immancabile “Rubber Traits”, i nostri riescono ad accontentare sia i fan di vecchia data che quelli dell'ultim'ora, il tutto trainato avanti dalla presenza scenica e dalla simpatia del frontman, che si lascia andare ogni tanto in qualche battuta scherzosa col pubblico allegro del Circolo. Unico neo, la durata del concerto, la cui chiusura è affidata alla bellissima “By Torpoedo of Chron's”; del resto, non si può avere quantità e qualità alla stessa misura. Si torna a casa col sorrisone stampato, in ogni caso: Yoni è un dannato simpaticone, come non volergli bene?
Fabio Gasparini

'Ascolti emergenti' di maggio

Palkosceniko al neon - Disordine nuovo **
Disco hardcore/crossover alla Linea 77 e simili che non presenta grande originalità ma sicuramente ben prodotto e ben suonato. Riff potenti e testi politicamente impegnati caratterizzano questo album. I romani Palcoscenico al Neon riescono attraverso i loro testi a comunicare la loro natura anticonformista, e attraverso i suoni ruvidi anche la loro "incazzatura". il mio pezzo preferito? Incubi. Ospiti del disco sono Alessandra Perna e Carlo Martinelli dei Luminal, Daniele Coccia e Cristina Badaracco dei Surgery, Matteo Castaldi aka “DJ Freak”. Marco Colombo


Helena Verter – Questione di ore **/
Primo album per la band marchigiana, prodotto da Andrea Mei per la Sana Records di Milano, giunto dopo i soliti vari anni di gavetta sui palchi di un po' tutta Italia. Pescando a piene mani dal pop-rock al femminile contemporaneo (prima Alanis Morrisette, Carmen Consoli, Anouk), ne assumono tutti i pregi e difetti del caso, né più né meno: avremo dunque una manciata di brani che, per quanto orecchiabili e melodici, hanno parecchie difficoltà a farsi ricordare e distinguere dal marasma di gruppi che portano avanti la stessa proposta, senza mai fare quel passettino ulteriore per paura di non emergere, ottenendo proprio questo effetto. Eppure, le potenzialità ci sono: basti prestare un ascolto a 2:00 p.m. o Brividi, che riescono nell'ardua impresa di rompere il ghiaccio – salvo poi ritornare nel torpore coi brani restanti. Attendiamo nuovi sviluppi.
Fabio Gasparini


Ivana Cecoli – Il mondo sopra un dito ***/
Raramente capita di trovare una copertina così orribile per un disco così grazioso. Ivana Cecoli, cantautrice bolognese, con il suo strambo miscuglio di folk, ballata d'autore all'italiana, fascinazioni etniche e un briciolo di Vinicio Capossela guida l'ascoltatore tra le atmosfere fiabesche dei suoi racconti con estrema leggerezza e disinvoltura. Al primo ascolto la produzione vagamente retrò e la sbilenca espressività della voce di Ivana potrebbero far storcere il naso, ma una volta abituatisi risulta difficile non canticchiare la nenia infantile e spensierata di Cuore di panna, o non restare incantati dall'intensità degli archi di Passano alte le nuvole. Con l'aiuto di Pasquale Morgante agli arrangiamenti, questa signora di tutto rispetto confeziona un piccolo gioiellino pop decisamente in controtendenza rispetto al gusto odierno, che però non deluderà chiunque avrà voglia di avventurarvisi.
Fabio Gasparini

11 maggio 2010

Vallanzaska - iPorn **

Irriverenti e giocherelloni fanno il loro ritorno sulla scena i Vallanzaska. E francamente non sono convinto che ce ne fosse davvero bisogno. Con questo nuovo disco, iPorn, la simpatica compagine milanese recita a meraviglia il più classico dei suoi copioni, scatenandosi a colpi di rime baciate sostenute da uno scanzonatissimo "ska ska ska". Il divertimento danzereccio è assicurato. La forma classica non viene tradita nemmeno dal contenuto dei testi, l'ironia dei Vallanzaska non risparmia proprio ma proprio nessuno. Ce n'è per tutti, dall'iPod, maniacale oggetto del desiderio, alla pubblicità televisiva, colpevole, insieme ai punti del supermercato, di rincoglionirci tutti quanti, senza risparmiare il misterioso Tom di MySpace, amico/nemico degli internauti e delle relazioni sociali del nuovo millennio. E come tralasciare la crisi, il Cavaliere e i dirompenti effetti ormonali provocati da YouPorn. Trova posto nel disco anche una rivisitazione di Sex Bomb, che diventa Expo Expo, viva l'Expo, e una cover di Smells like teen spirit dei Nirvana, stucchevole alquanto. La traccia finale dell'album, Hanno ucciso Paperoga, permette di tirare un sospiro sollievo, finalemente il disco è finito. Per veri (ma proprio veri) e incalliti fan dei Vallanzaska. Gli altri lascino pure perdere. Marcello Colombo

Viaggio nei festival estivi, "Giorni suonati" a Vigevano

Dal 13 al 22 luglio al Castello di Vigevano si apre la prima edizione di "10 Giorni Suonati", organizzato da Barley Arts. In cartellone confermati i concerti di ZZ Top (15 luglio), Al Jarreau (13 luglio), Julian Casablancas (14 luglio), Scissor Sisters (21 luglio), Roberto Vecchioni (18 luglio), J-Ax (19 luglio), Kris Kristofferson (22 luglio), Archive (20 luglio) e tanti altri In programma anche una serie di "Aperitivi con l'Autore". "10 Giorni Suonati" trova la sua collocazione al Castello di Vigevano, pochi chilometri fuori Milano. Nelle varie serate sono già confermati artisti di punta del rock classico come ZZTop e del funk come Tower of Power, il jazz-soul di Al Jarreau, l'indie-rock di Julian Casablancas (già frontman degli Strokes) e Girls, il folk venato di r'n'b di Ricky Lee Jones, la contaminazione classico-cantautorale di Roberto Vecchioni, la glam-disco di Scissor Sisters, il rap'n'roll di J-Ax, il trip rock degli Archive protagonisti di una serata particolarmente intensa insieme a Brendan Perry (già nei Dead Can Dance) e Badly Drawn Boy, il country glorioso di Kris Kristofferson e il debutto della "shooting star" Harper Simon, figlio di Paul e stella emergente del songwriting americano.
Nel giardino del Castello di Vigevano ci sarà spazio per un servizio di gastronomia per assaporare cibi e bevande di provenienza all'insegna della valorizzazione di luoghi, sapori e suoni del nostro patrimonio culturale. Infine a precedere alcuni dei concerti in programma sarà una serie di "Aperitivi con l'Autore", per conoscere i protagonisti della letteratura musicale attraverso incontri aperti al pubblico con alcuni scrittori, giornalisti, autori e musicisti. red

Fuori cartellone:
Giovedì 8 luglio GIOVANNI ALLEVI
Posti numerati: settore A € 35,00 - settore B € 28,00 - settore C 22,00 + prevendita

Programma
Lunedì 12 luglio GIL SCOTT-HERON
Posti numerati a sedere: Parterre A: € 50 - Parterre B € 35 - Parterre C € 25 + prevendita
Martedì 13 luglio AL JARREAU
Posti numerati a sedere: Parterre A: € 50 - Parterre B € 35 - Parterre C € 25 + prevendita
Mercoledì 14 luglio JULIAN CASABLANCAS + GIRLS + GOLDHEART ASSEMBLY
Ingresso posto unico: € 30 + prevendita
Giovedì 15 luglio ZZTOP + TOWER OF POWER
Ingresso posto unico: € 35 + prevendita
Venerdì' 16 luglio RICKIE LEE JONES + guest
Ingresso posto unico: € 30 + prevendita
Domenica 18 luglio ROBERTO VECCHIONI "In Cantus"
Posti numerati a sedere: Parterre A: € 40 - Parterre B € 35 - Parterre C € 25 + prev
Lunedì 19 luglio J-AX
Ingresso posto unico: € 20 + prev
Martedì 20 luglio ARCHIVE + BRENDAN PERRY + BADLY DRAWN BOY
Ingresso posto unico: € 25 + prev
Mercoledì 21 luglio SCISSOR SISTERS + guest
Ingresso posto unico: € 35 + prev
Giovedì 22 LUGLIO KRIS KRISTOFFERSON Solo + HARPER SIMON
Posti numerati a sedere: Parterre A: € 40 - Parterre B € 30 - Parterre C € 20 + prev

A Vigevano prevendite presso CIVATURS Via Dante, 29
Circuiti di vendita: Ticketone, Ticketweb, BookingShow e Barley Arts

10 maggio 2010

Viaggio nei festival estivi - "Play Art Festival" di Arezzo

Continua il nostro viaggio all'interno dei festival estivi. E' appena stato ultimato il programma della 4° Edizione del Play Arezzo Art Festival che si terrà dal 21 al 25 luglio tra piazza Libertà ed il "Prato" (Parco Fortezza Medicea) ad Arezzo. Questi gli headliner principali del festival che rientra nel progetto Toscana live. red

*Mercoledì 21 luglio, Piazza Libertà
99 POSSE - BRUSCO - VILLA ADA
Inizio concerti ore 19.30. Biglietti: 12 €
*Giovedì 22 luglio, Piazza Libertà
NINA ZILLI - CHERRY LIPS
Inizio concerti ore 23.30. Ingresso Libero.
*Venerdì 23 luglio, Il Prato (Parco Fortezza Medicea)
DEEP PURPLE
Inizio concerti ore 21.30. Biglietti: 30 €.
*Sabato 24 luglio 2010, Il Prato (Parco Fortezza Medicea)
LITFIBA
Inizio concerti ore 21.30. Biglietti: 32 € + prevendita.
*Domenica 25 luglio 2010, Il Prato (Parco Fortezza Medicea)
BELLE AND SEBASTIAN (unica data italiana) - BAUSTELLE - SAMUEL KATARRO - NEXUS - LA FAME DI CAMILLA
Inizio concerti ore 20.00. Biglietti: 20 €.

9 maggio 2010

Viaggio nei festival estivi - La Tempesta sotto le stelle, Ferrara

La Tempesta si riunisce al completo nella splendida cornice di Ferrara sotto le stelle per proporre una serata unica. Dalle sei di pomeriggio fino all’una di notte, su due palchi,
musica che è poesia, musica che è riflessione critica su ciò che ci circonda, musica che è divertimento...

10 luglio 2010 - Ferrara
Piazza Castello e Cortile del Castello
Dalle 18:00 alle 01:00 / Due palchi
€15,00 / Cd sampler omaggio ai primi 1.000

La Tempesta è un collettivo di artisti che qualcuno chiama etichetta discografica indipendente. Per festeggiare il decimo anno di attività, La Tempesta si riunisce al completo nella splendida cornice di Ferrara sotto le stelle per proporre una serata unica. Dalle sei di pomeriggio fino a l'una di notte, su due palchi, musica che è poesia (vedi LE LUCI DELLA CENTRALE ELETTRICA aka Vasco Brondi, premiato al Tenco 2008, osannato da critica e pubblico per la sua poesia corrosiva, surreale e insieme iper reale), musica che è riflessione critica su ciò che ci circonda (vedi lultimo disco de IL TEATRO DEGLI ORRORI, A sangue freddo, e di TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, Primitivi del futuro), musica che è divertimento (vedi THE ZEN CIRCUS).Musica, quella de LA TEMPESTA, che a detta di molti (pubblico e stampa, anche non specializzata, vedi il lungo articolo su Pordenone, città natale de LA TEMPESTA su Io Donna del primo maggio 2010) è sempre di qualità.E se gruppi come IL TEATRO DEGLI ORRORI e TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI, artisti a tutto tondo come VASCO BRONDI e MOLTHENI sono entrati ormai da temponell'immaginario collettivo della musica italiana, nell'ultimo anno abbiamo assistito ad una stupenda performance della label per cui sono emersi gruppi che sono finiti sotto i riflettori come IL PAN DEL DIAVOLO e THE ZEN CIRCUS.Non dimentichiamoci poi che a LA TEMPESTA SOTTO LE STELLE saliranno sul palco anche gruppi come SICK TAMBURO (di fatto nati dalle ceneri di Prozac+), COSMETIC (una riuscitissima versione italiana di un certo sentore wave anglosassone), GIORGIO CANALI (già chitarrista di CCCP, PGR) con i suoi ROSSOFUOCO e i geniali UOCHI TOKI (artefici di una micidiale miscela di hip-hop e rumore). Ai primi mille ingressi verrà regalato un cd che raccoglie il meglio degli artisti de La Tempesta: conviene arrivare presto! red

6 maggio 2010

Amor Fou - I Moralisti

I fortunati e bravi Amor Fou riescono a far uscire il loro nuovo pregevolissimo disco con la multinazionale Emi, invece che con l'indipendente La Tempesta, come preventivato in un primo momento. Cosa questa che già di per sè garantisce dei "benefit" anche a livello di recensioni e visibilità. Parla di loro il seguitissimo blog della signora Venegoni, per La Stampa.
Un bel battesimo, che li lancia verso un pubblico un poco più ampio dell'ennesima nicchia indie.
I Moralisti è un lavoro ancora migliore del già superlativo La stagione del cannibale che conteneva brani che sapevano davvero lasciare una traccia indimenticabile. Il periodo ipotetico, Quando un ragazzino appicca il fuoco o la struggente Cos'è la libertà (un tocca sana per tutti i "depressi" d'Italia) rappresentano episodi di altissimo cantautorato.
Con I Moralisti, Alessandro Raina e i suoi (in parte nuovi) compagni, Leziero Rescino ex La Crus, Giuliano Dottori e Paolo Perego, proseguono nel solco del cantautorato concettuale: dieci personaggi reali, nati fra il 1950 e il 1980, si raccontano indagando su che cosa sia oggi il moralismo. Ci viene quindi raccontata nel singolo di lancio la storia del bandito De Pedis, sospeso fra crimine e redenzione, che parla al proprio padre spirituale lamentandosi di una "vita non più possibile". Un brano, leggerissimo, si intitola con amara ironia Cocaina di domenica; un altro pezzo racconta la storia di una ragazza che si scopre omosessuale; poi c'è la una madre che ricostruisce il proprio rapporto disastrato con la figlia. Si colgono tantissimi riferimenti cinematografici e ma anche storico-letterari. E' un disco niente affatto facile che va ascoltato a lungo e ad ogni ascolto sa dare nuove delizie.
Dall'ep uscito qualche mese fa viene ripescato il mito di Filemone e Bauci, due figli che riescono a far dichiarare ai genitori i fallimenti della loro generazione.
La forza degli Amor fou, forse, è anche quella di riuscire a prendere il meglio dei tanti esperimenti musicali nei quali i vari componenti della band si sono cimentati: Raina viene dai Giardini di Mirò e ha fatto parlare di sè con tanti progetti paralleli, ultimo in ordine di tempo Casador; Giuliano Dottori ha da poco pubblicato un disco solista di rara e delicata suggestione.
Ci sono già diverse date del tour: il live del disco precedente mi era piaciuto ma poteva decisamente migliorare. Se ci sarà più phatos dal vivo, per I Moralisti si prospetta un fulgido futuro.
Roberto Conti

'Ascolti emergenti' di maggio

Nobraino - No Usa! No Uk ***
Il disco, edito dalla neonata etichetta discografica MArteLabel e registrato con la supervisione artistica di Giorgio Canali, è stato preceduto dal singolo La giacca di Ernesto presentato nel marzo scorso nel salotto di "Parla con me", la trasmissione di Serena Dandini che vanta ambizioni musicali. No Usa! No Uk contiene soltanto tre brani inediti: La giacca di Ernesto è a mio avviso il più rappresentativo: è una canzone che parla dell'ineluttabile importanza del costume, ispirata alla più fatua delle affermazioni: "oggi sono contento di come sono vestito". L'onesta monarchia di Luigi Filippo, è la storia di un grande re che avendo raggiunto il massimo splendore si "dimette" per la noia di non poter più migliorare. La nota stampa segnala De Andrè nei paraggi, anche se noi lo abbiamo visto solo molto lontano. Nel complesso si tratta di un disco di sottofondo piacevole e adatto ad ogni occasione, dove la bossanova si mischia al rock e ad episodi cantautorali. Questo disco, anche se la maggior parte dei brani sono già noti al pubblico che segue la band costituita da ex giocatori di basket, è una buona occasione per fare conoscenza con questa interessante formazione. Roberto Conti

Ilaria Pastore - Nel mio disordine ***
Devo dire la verità, anche se talvolta i paragoni possono non essere il massimo per una recensione, ma quando mi sono trovato tra le mani il disco di Ilaria Pastore, Nel mio disordine, mi è subito venuta in mente L'Aura, ve la ricordate, quella che ha scelto di aggiungere l'apostrofo al nome per "differenziarsi". Ilaria è altrettanto brava, raffinata e personale, si presenta nel brano di apertura E la chiamano notte con una chitarra leggera leggera che sa arrivare alle corde più sensibili della mente. In un mondo a cavallo tra reale e onirico, Ilaria gioca con le parole con grande maestria e semplicità, così come nel booklet dove si presenta agghindata di cappuccio rosso, corpetto e gonna realizzata con un bubble per imballaggi. Vaga per un bosco urbano dove qua e là compaiono palloncini e strumenti musicali: ci ha portati nel suo disordine, lo stesso che nella traccia 5, Miele, mescola "curiosità e timore". La produzione artistica dell'album, in cui ha creduto la milanese Totally Unnecessary records, è stata firmata da Ilaria insieme al chitarrista Gipo Gurrado. Completano il trio di musicisti Lucio Fasino e Antonio Fusco. Tornando al paragone con L'Aura, ad ascolto ultimano, in alcuni episodi (vedi Fermo immagine) la somiglianza un po' rimane. Ma Ilaria ha avuto il buon cuore di chiamarsi con il proprio nome e cognome. Roberto Conti