9 ottobre 2017

Vida eterna, l'esplosione dei Ninos du Brasil

Il nuovo disco dei Ninos du Brasil è molto difficile. Innanzitutto è lunghissimo, ma di una lunghezza misurabile in attimi e sensazioni più che in minuti e tracce. "Vida Eterna" è infatti una recherche tra sperimentazione, sonorità e cultura che non ha precedenti, per quanto ne possa pensare io, nello scenario musicale indipendente italiano. Le atmosfere sono quelle delle feste della seconda metà degli anni '80, delle feste in casa, in case enormi nelle quali il salone, bianco e ocra, occupa la maggior parte dello spazio. I Ninos du Brasil occupano tale spazio facendosi largo a colpi di machete tra le fronde sudate e ricoperte di insetti, e quando arrivano a destinazione scrivono O som de ossos tribali, neofolk e pragmatici. Quasi impettiti. La batucada sudamericana è arricchita con improvvisazioni noise ed echeggiamenti improvvisati, la samba brasilana si riveste di spleen e malinconia: Condenado por un idioma desconhecido e l'incipit O vento chama seu nome, ipnotica e lussureggiante nel suo battito incessante, ne sono le testimonianze più durature e impressionanti, riportandoci ad una dimensione d'ascolto più angusta e rustica rispetto alle sonorità che siamo abituati a seguire nelle nostre giornate, tra i nostri impegni, nella nostra routine accompagnatrice quotidiana.
"Vida Eterna",infatti,non ammette divagazioni e miseri riempitivi, e il doppio Vascellari- Fortuni si dimostra calibrato e studiato nei minimi dettagli per affrontare una Coppa Davis tutta in discesa. I Ninos du Brasil non suonano musica per risvegliare coscienze o per spronare alla riscossa: preso in un'ottica meramente funzionale, "Vida Eterna" è un documento artistico spudoratamente fine a sè stesso, nel quale gli arzigogoli artistici e le velleità musicali creano una commistione perfetta tra gli interessi coltivati negli anni e una puerile voglia di mettersi in luce, sgomitando. A magia do rei II è moderna ed elettronica, mentre uno spiccato romanticismo è rintracciabile nelle pause sinottiche e negli interludi ritmici di Algo ou alguém antre As arvores. Ninos du Brasil penso sia il punto d'arrivo, perfettamente equilibrante, delle due carriere artistico / musicali di Fortuni e Vascellari da Vittorio Veneto: entrambi musicisti nei With Love, gruppo emoviolence di carisma mondiale durante i primi anni 2000, e successivamente indirizzati su due strade a prima vista parallele e difficilmente contingenti. uno più punk e l'altro più artistico, il primo più musicalmente attivo ed il secondo maggiormente dedito a visual e cinematografia. Fuori su La Tempesta Dischi e prodotto da Rocco Rampino, ex Laquiete ed ora Congorock. Andrea Vecchio

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