Aim - We are sailing *****
Gli Aim sono una delle realtà più promettenti del panorama indipendente italiano. E non lo dico come semplice frase fatta. Dal vivo hanno un tiro che appartiene a poche band, sono coinvolgenti ed hanno buona originalità. Con We are sailing propongono un secondo disco che abbina brani in inglese ad altri cantati in itaiano: sono questi ultimi ad offrire, all'ascolto su supporto, le migliori suggestioni. Il nemico in casa, ad esempio, credo sia la canzone migliore del disco: un brano piuttosto psichedelico, dove la voce pare trattenuta e dove la musica abbina una batteria ritmata e carica di percussioni ad una chitarra che sa regalare aperture emozionanti. Altri brani hanno una matrice più "ballabile" a tratti vagamente elettronica, come Reverse, altro brano che mi è davvero piaciuto. Credo che il terzetto milanese possa crescere decisamente sull'aspetto della composizione testuale, quello musicale e degli arrangiamenti dà segni di grande maturità e di un background di ascolti davvero corposo. E' un disco che mi sento di consigliare senza tentennamenti. Teneteli d'occhio, potrebbero essere un nuovo fenomeno italiano (perchè in Europa naturalmente li conoscono già). r.co.
Heavenenum - Finchè il mio veleno non ti ucciderà **
Il progetto Heavenenum nasce nel 2005 con l’intento principale di delineare un percorso artistico dal carattere fortemente identitario sia dal punto di vista musicale che visivo. Il costrutto musicale che ne deriva è altalenante tra cupe atmosfere ed episodi di maggiore impatto e violenza dove la voce, in contrapposizione all'incalzante muro sonoro, finisce per assecondarne il ritmo. L’antitesi quindi, quale chiave di lettura, viene rievocata anche nel nome della band, unione delle parole heaven e venenum, paradiso e veleno. In questo album dal titolo evocativo “Finchè il mio veleno non ti ucciderà” sonorità rock, hard rock e metal (talvolta anche gothic) la fanno da padroni, accanto a testi in italiano. Prodotto dalla Alkamist Fanatix Europe, il disco risulta ben suonato e spicca la voce della cantante Evelyn talvolta molto potente, delicata in altri momenti. Tra le mie preferite La Bocca del Vigliacco, Verità e Inermi.
Marco Colombo
Gli Aim sono una delle realtà più promettenti del panorama indipendente italiano. E non lo dico come semplice frase fatta. Dal vivo hanno un tiro che appartiene a poche band, sono coinvolgenti ed hanno buona originalità. Con We are sailing propongono un secondo disco che abbina brani in inglese ad altri cantati in itaiano: sono questi ultimi ad offrire, all'ascolto su supporto, le migliori suggestioni. Il nemico in casa, ad esempio, credo sia la canzone migliore del disco: un brano piuttosto psichedelico, dove la voce pare trattenuta e dove la musica abbina una batteria ritmata e carica di percussioni ad una chitarra che sa regalare aperture emozionanti. Altri brani hanno una matrice più "ballabile" a tratti vagamente elettronica, come Reverse, altro brano che mi è davvero piaciuto. Credo che il terzetto milanese possa crescere decisamente sull'aspetto della composizione testuale, quello musicale e degli arrangiamenti dà segni di grande maturità e di un background di ascolti davvero corposo. E' un disco che mi sento di consigliare senza tentennamenti. Teneteli d'occhio, potrebbero essere un nuovo fenomeno italiano (perchè in Europa naturalmente li conoscono già). r.co.
Heavenenum - Finchè il mio veleno non ti ucciderà **
Il progetto Heavenenum nasce nel 2005 con l’intento principale di delineare un percorso artistico dal carattere fortemente identitario sia dal punto di vista musicale che visivo. Il costrutto musicale che ne deriva è altalenante tra cupe atmosfere ed episodi di maggiore impatto e violenza dove la voce, in contrapposizione all'incalzante muro sonoro, finisce per assecondarne il ritmo. L’antitesi quindi, quale chiave di lettura, viene rievocata anche nel nome della band, unione delle parole heaven e venenum, paradiso e veleno. In questo album dal titolo evocativo “Finchè il mio veleno non ti ucciderà” sonorità rock, hard rock e metal (talvolta anche gothic) la fanno da padroni, accanto a testi in italiano. Prodotto dalla Alkamist Fanatix Europe, il disco risulta ben suonato e spicca la voce della cantante Evelyn talvolta molto potente, delicata in altri momenti. Tra le mie preferite La Bocca del Vigliacco, Verità e Inermi.
Marco Colombo
Gianluca Capozzi - E poi arrivi tu **
Abbiamo ascoltato questo lavoro di Gianluca Capozzi, cantante neo melodico che pubblica questo suo sesto album. Ha cominciato nel 1998, conquistandosi prima l'hinterland napoletano per poi cercare di procedere passo dopo passo anche verso il mercato italiano. Il sound è quello del nuovo neo melodico ma ammicca molto ad un pop commerciale quasi alla Nek o alla Ramazzotti. I testi spaziano dalla voglia di libertà, l'amore, l’amicizia: insomma i soliti temi che troviamo in centinaia di canzoni, ma non brillano come valore poetico. Il disco è discreto dal punto di vista musicale ma poco incisivo nei contenuti, l'ideale per piacere ad un pubblico popolare. Personalmente, non mi ha entusiasmato particolarmente. m.c.
Abbiamo ascoltato questo lavoro di Gianluca Capozzi, cantante neo melodico che pubblica questo suo sesto album. Ha cominciato nel 1998, conquistandosi prima l'hinterland napoletano per poi cercare di procedere passo dopo passo anche verso il mercato italiano. Il sound è quello del nuovo neo melodico ma ammicca molto ad un pop commerciale quasi alla Nek o alla Ramazzotti. I testi spaziano dalla voglia di libertà, l'amore, l’amicizia: insomma i soliti temi che troviamo in centinaia di canzoni, ma non brillano come valore poetico. Il disco è discreto dal punto di vista musicale ma poco incisivo nei contenuti, l'ideale per piacere ad un pubblico popolare. Personalmente, non mi ha entusiasmato particolarmente. m.c.
No Braio - No Usa No Uk ***
E’ sempre un piacere ascoltare un disco dei No Braino. Questo No Usa, No Uk uscito per Martelabel è un album davvero originale come lo sono loro.
Prodotto da Giorgio Canali, ci troviamo di fronte a un disco prettamente rock, molto ruvido, anche chitarristicamente parlando, ma nello stesso tempo molto fine ed originale. E così si passa dal tango di Grand Hotel alla bossa di Western Bossa, alla grande musicalità di Narcisisti Misti, al rock nello stile più tipico della band di Titti di più e La Signora Gualdalmar fino al demenziale con Chi me l’ha fatto fare e In ogni Caserma.
Questo lavoro appare suonato davvero bene, anche perché i No Braino hanno l'abitudine di suonare gli inediti dell album che devono ancora registrare prima nei live e il risultato di questo affiatamento si sente. Originali e anticonformisti. m.c.
E’ sempre un piacere ascoltare un disco dei No Braino. Questo No Usa, No Uk uscito per Martelabel è un album davvero originale come lo sono loro.
Prodotto da Giorgio Canali, ci troviamo di fronte a un disco prettamente rock, molto ruvido, anche chitarristicamente parlando, ma nello stesso tempo molto fine ed originale. E così si passa dal tango di Grand Hotel alla bossa di Western Bossa, alla grande musicalità di Narcisisti Misti, al rock nello stile più tipico della band di Titti di più e La Signora Gualdalmar fino al demenziale con Chi me l’ha fatto fare e In ogni Caserma.
Questo lavoro appare suonato davvero bene, anche perché i No Braino hanno l'abitudine di suonare gli inediti dell album che devono ancora registrare prima nei live e il risultato di questo affiatamento si sente. Originali e anticonformisti. m.c.