Nella mia ideale classifica di
quanto un album può colpirmi c’è, prima di tutto, la possibilità che mi dica
qualcosa di nuovo, di mai fatto. Poi vengono gli album che mi dicono qualcosa
di nuovo, ma che probabilmente riprende qualcosa che è stato fatto e mi sono
perso per strada (mioddio, sapeste le lacune nonostante gli anni spesi ad
ascoltare musica). Poi vengono album come Cronache carsiche degli Unoauno, ovvero dischi
che mischiano dentro un sacco di roba che già conosco, ma lo fanno in una
maniera tanto personale e ce ne mettono dentro così tanta che non posso non
innamorarmene per partito preso. C’è dentro, o ce lo sento io, tanto dei CCCP,
un po’ di noise e post-hardcore anni 90, gli Offlaga, I Cani e probabilmente anche
qualcosa d’altro che ora non mi sovviene. La seconda volta che li ho ascoltati
ero un po’ fatto lo ammetto (questo è giornalismo signori, infatti scrivo
gratis), ma la prima no e manco le seguenti, innumerevoli volte che ho rifatto
partire il conto dei brani daccapo, quindi non c'è dubbio che li abbia adorati per meriti acquisiti sul campo.
8 gennaio 2018
1 gennaio 2018
Infedele: Colapesce cambia direzione realizzando un disco comunque sopra la media
Un disco "furbetto" costruito per piacere assecondando le mode. Infedele di Colapesce mi dà questa idea, di limitata autenticità.
Vocalmente monocorde, troppi ammiccamenti all'elettronica, ok i testi che mantengono un elevato livello di originalità. Questa una sintesi delle caratteristiche di un disco tra i più attesi dell'autunno.
La produzione di Iosonouncane ha lavorato sostituendo le chitarre con un'elettronica raffinata e mai pacchiana, che rende il disco ineccepibile, bellissimo e stratificato all'ascolto in cuffia, ma a mio avviso non particolarmente convincente.
Vocalmente monocorde, troppi ammiccamenti all'elettronica, ok i testi che mantengono un elevato livello di originalità. Questa una sintesi delle caratteristiche di un disco tra i più attesi dell'autunno.
La produzione di Iosonouncane ha lavorato sostituendo le chitarre con un'elettronica raffinata e mai pacchiana, che rende il disco ineccepibile, bellissimo e stratificato all'ascolto in cuffia, ma a mio avviso non particolarmente convincente.
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