29 giugno 2010

Statuto live@Cava Manara

Il concerto alla Festa della Birra di Cava Manara è una delle tante tappe in giro per l'Italia che gli Statuto toccano per promuovere il loro nuovo album intitolato E' già domenica. Il loro disco affronta i temi più cari alla band torinese: si va dal mondo del calcio ripensato in maniera nostalgica alla tragica morte di Gabriele Sandri con il brano che dà il titolo all'album, fino ad arrivare ai temi sociali e proletari della disoccupazione italiana in Io salgo o al manifesto mod della bellissima Rabbia e stile.
Proprio dal loro ultimo album gli Statuto eseguono vari brani riuscendo come sempre a coinvolgere anche il pubblico più diffidente e freddo: merito dello ska e pop di canzoni ben scritte e orecchiabili, ma anche della bravura di musicisti collaudati. L'attuale formazione vede Oskar alla voce, Naska alla batteria, Mr.No alla chitarra e la new entry Ennio Piovesani al basso, proveniente dalla band Tailor Made.

Oltre alle nuove canzoni gli Statuto non mancano di suonare alcune delle loro canzoni più amate e conosciute: Abbiamo vinto il festival di Sanremo, E' tornato Garibaldi, Invito a una festa, Piera, Qui non c'è il mare, Ragazzo Ultrà, ripercorrendo così più di 20 anni di carriera del gruppo. Tra l'acclamazione generale anche In fabbrica, splendido inno composto dai The Gang e presente sull'album Sempre del 2005.
In più di un'ora e mezza di concerto c'è spazio anche per le cover: oltre all'immancabile Un passo avanti degli storici Madness anche Una città per cantare di Ron, contenuta nell'ultimo disco che tra l'altro si avvale di collaborazioni importanti come quelle con Enrico Ruggeri, Ron, Paolo Belli e Rudy Zerbi.
Una band che non smette mai di trasmettere “rabbia e stile”, diffondendo il verbo mod anche a chi è digiuno di subculture, e che continua a far scatenare e pensare il pubblico più affezionato che li segue: perchè I concerti degli Statuto non sono solo esibizioni ma un insieme di rituali, emozioni e ribellione, qualità sempre più rare anche tra le giovani bands. Diana Debord

Viaggio nei festival estivi - Alpaa a Varallo Sesia

Ai nastri di partenza l'Alpaa di Varallo Sesia, una rinomata festa degli alpini che è anche il fulcro di una serie di eventi culturali ed enogastronomici che animano tutta la ValSesia. Noi ci limitiamo a segnalare i concerti, tutti ad ingresso gratuito con inizio alle ore 21.30.

Venerdì 9 luglio - Nek
Sabato 10 - Queen Tributo Rock-Sinfonico
Domenica 11 - The Commitments
Lunedì 12 - Irene Grandi
Martedì 13 - Patty Pravo
Mercoledì 14 - Pupo
Giovedì 15 - Noemi
Venerdì 16 - Samuele Bersani
Sabato 17 - Raza Latina (dalle ore 23.00)
Domenica 18 - Mario Biondi

Ritorna inoltre nella piazza della Basilica del Sacro Monte il concerto-evento proposto anche durante la scorsa edizione: quest'anno sarà Fabio Concato che sabato 17 luglio presenterà un recital in unplugged. red

28 giugno 2010

Notiziuole

Wow sarà il nuovo disco dei Verdena
Si chiamerà Wow il nuovo disco dei Verdena. Quinto album della band, attualmente in fase di lavorazione. Ancora in definizione la data di uscita (ipotesi quasi certa tra il novembre e gennaio 2011). Il gruppo sta lavorando su 28 brani, frutto di una scrematura di decine e decine di pezzi scritti durante le session degli ultimi anni. Aggiornamenti, curiosità e altre amenità su http://www.verdena.com/

Festival di Villa Arconati, nel cast Tori Amos
Torna anche nell'estate 2010 una delle più interessanti realtà nel panorama delle rassegne estive lombarde ed italiane. Il Festival di Villa Arconati, nato nel 1989, è un progetto musicale e culturale realizzato grazie alla collaborazione fra i Comuni di Bollate, Arese, Garbagnate Milanese e la Provincia di Milano.Come di consueto saranno numerosi i nomi che prenderanno parte alla kermesse. Tra i tanti ricordiamo Neffa, che suonerà il 22 luglio, Tori Amos, che suonerà il 13, Marco Paolini il 15 e Paco De Lucia il 17.
I prezzi variano di concerto in concerto e sono acquistabili tramite circuito Ticketone.it.
La prevendita è di 2/3 euro a biglietto a seconda della serata.

Shakira in autunno sarà a Torino, a fare waka waka
Forte del successo raggiunto con la canzone Waka Waka (this time for Africa), tormentone che ha raggiunto la prima posizione in classifica nei paesi di mezzo mondo, Shakira sta per partire nuovamente per un tour mondiale che la porterà anche in Italia.Unica data al PalaOlimpico di Torino il 27 novembre. I biglietti saranno acquistabili dal 9 luglio sul circuito di TicketOne e i prezzi oscilleranno tra i 40 e i 50 euro più prevendita. Se credete ne valga la pena...

Shrewood Festival, ecco il cast di luglio con Capossela, SkaP e Bad Brains - Alcuni live costano 1 solo euro!
Dal 18 giugno al 17 luglio lo Shrewood Festival conquista il Parco Nord di Padova. Un cast di prim'ordine e tantissimi eventi a corollario come le rassegne Critical Book & Wine e Open Art, lo spazio dedicato allo sport (torneo di basket e di beachvolley), megaschermi per assistere alle partite dei mondiali e tanto altro.
02-07-10 Baustelle 15 €
03-07-10 Dente 1 €
09-07-10 Bad Brains (data unica italiana, formazione originale) 20 €
10-07-10 Vinicio Capossela (data unica Nord Est) 20 €
14-07-10 Ska-p (unica data Nord) + Gogol Bordello (apertura h 17) 22 €
16-07-10 Simone Cristicchi
17-07-10 Motel Connection 12 €

Ultime date per Moltheni, prima del ritiro dalle scene
"Moltheni non morirà mai perchè ognuno di voi è Moltheni", lo ha dichiarato Umberto Giardini in occasione del suo recente concerto a Roma al Circolo degli Artisti. Il cantautore bolognese sta per terminare la sua ultima tournèe prima del ritiro dalle scene. Il tour si concluderà tra luglio e agosto. Queste le ultime date programmate.
01-07 BOTTANUCO (BG) - Rock Island
02-07 BARLETTA (BT) - Aré Rock Festival
09-07 LOGRATO (BS) - Festa del Giovane di Lograto
10-07 FERRARA - La Tempesta Sotto le Stelle
15-07 MILANO - Tutti Pazzi per l'Arancia Festival @ Circolo Magnolia
27-07 BOLOGNA - BOtanique (set acustico)
29-07 NOCI (BA) - Buco Bum Festival
30-07 ERICE CASASANTA (TP) - Summer Live Contest

a cura di Giovanna Oceania

17 giugno 2010

Sciagura sul ChicoBum: tagliati 4 live e i blog della mala-informazione fanno waka waka!

Sono rimasto senza parole seguendo (da spettatore distante e non coinvolto, lo voglio subito precisare) il linciaggio mediatico del ChicoBum festival di Crescentino. Nel florilegio dei blog locali e dei siti che parlano della vicenda (alcuni dei quali si definiscono addirittura informativi) il massacro della manifestazione è legato a doppio mandato con quello (mediatico?!) del sindaco Marinella Venegoni, che dal primo momento è stata ben lieta dell'opportunità di avere il festival precedentemente ospitato da Borgaro torinese.

Io, che a Crescentino ho una casetta di campagna (dove non vado mai, perchè cosa ci dovrei andare a fare in quello che scherzosamente definisco il paese del tedio...) e che amo la musica, mi sono subito sfregato le mani: finalmente un'occasione per fermarmi in paese un paio di giorni.
Nei miei 30 anni non ho memoria di eventi significativi per i giovani del posto... tanto meno di una rassegna musicale potenzialmente capace di attrarre gente da fuori.
Forse ingenuamente penso che questo bel festival (che ha peraltro un nome di richiamo e una tradizione di diversi anni) possa essere stato notato da tanta altra gente che abita piuttosto lontano, come me...

E invece già prima della partenza ci sono stati attacchi su tutta la linea:
* Per i soldi stanziati dal Comune (le cifre che leggo sui blog non sono univoche e quindi non le riporto), che non mi sembrano affatto tanti per una rassegna che comunque dura un mese e propone metà del calendario ad ingresso libero (parlando in gergo amministrativo potremmo dire che sono stati stanziati contributi per le politiche giovanili, la cultura, il commercio... o semplicemente per portare qualcuno in paese che oltre al concerto faccia anche una passeggiata, mangi una pizza o un gelato)...
* Per un fantomatico "disturbo" arrecato alla cittadinanza, ingigantito dai soliti blog, anche se l'area dove si svolge il festival è lontanissima dalle case...
* Per i prezzi dei biglietti degli eventi a pagamento, che a me paiono in linea con quelli normalmente abbinati alle varie band in cartellone, se non in qualche caso leggermente inferiori.
Su "VercelliOggi" addirittura Viky Paci (faccaimo i nomi, che magari lei apprezza la visibilità) scrive che i concerti a Borgaro costavano meno: mi domando se lei a Borgaro ci sia mai stata!? E le consiglio - per dare maggiore autorevolezza ai suoi articoli, ammesso che possano essere definiti tali - di scrivere correttamente il nome delle band di cui parla e di documentarsi un po' di più (senza polemica, si intende).

Il problema della cancellazione di alcuni concerti (Baustelle, Zilli, Roy Paci, Perturbazione) legato alla gratuità degli MTV Days di Torino, che nello stesso periodo ospitano gli artisti sopracitati, rappresenta un fulmine a ciel sereno per un festival che per mille motivi (dalla crisi della musica, al bacino d'utenza apparentemente troppo limitato per le attese) non ha avuto l'affluenza di pubblico sperata.

Mi permetto però di esprimere due considerazioni: la prima rivolta algli artisti e alle loro agenzie, che dovrebbero onorare con maggiore serietà gli impegni presi, con chachet spesso elevatissimi, ed evitare di disseminare spesso a posteriori una marea di date nello stesso territorio: parlando dei Baustelle, solo per citare un esempio, oltre a Torino, dopo aver "fissato" la data al Chico, hanno pensato bene di programmare ad Asti (scalzando Moltheni, con mia immensa ira) e a Milano. Lo stesso i Perturbazione.
Una doglianza su Asti, che propone un programma in parte identico al Chico... nun se fa, non è il massimo... soprattutto se viene lanciato dopo nel tempo.
Lo stesso dicasi per altri festival... vedi il "Libra" di Biella, che all'ultimo arriva con un programmone, ma i giorni della musica estiva sono tutti tra giugno e luglio. Poi ad agosto c'è il vuoto... Servirebbe più coordinamento. Anche perchè il popolo della musica (quello che va, pagando, e che snobba i tributi) si sposta senza problemi di 50-70-100km. Ma siamo pochi e siamo come panda...

Ultima nota: a chi (e a quanto vedo on-line sono tantissimi) rema contro il festival e contro Marinella Venegoni (che in quanto giornalista musicale si spera che nella musica creda) domando perchè non sfruttare l'occasione e cercare di promuovere un evento che potrebbe dare slancio al territorio, e pure qualche posto di lavoro estivo. Invito i delatori della bassa vercellese a guardare - tra gli innumerevoli esempi positivi - al festival "Balla coi cinghiali" di Brdineto, un paese minuscolo nelle montagne di Savona. Lì su un festival di tre giorni campano un anno. I commercianti fanno la danza del sole e in pochi anni il pubblico è passato da 100 "disperati" a 20mila persone... Molti in campeggio. Tutti insieme d'amore e d'accordo... tra quelle quattro case lontane da tutto, a 30km (di tornanti) in linea d'aria dalla costa. Lì con il ricavato ci aiutano addirittura i bambini in India, finanziano borse di studio per gli studenti locali che non possono spostarsi, fondano una casa editrice visto che a quanto pare i ragazzi liguri che partecipano ai concorsi letterari più che di suicidio e droga non riescono a scrivere... Cercano di crescere anno dopo anno non di farsi la guerra a vicenda. Vabbè...
Sempre ai delatori, una dedica: "I provinciali" dei Baustelle, è una bella canzone, almeno su disco, visto che dal vivo a quanto pare non ne avranno l'occasione di ascoltarla.
E se altre date verranno (in sostituzione di quelle tagliate) che vengano almeno promosse come si deve... l'ultima perla potrebbe essere la censura.
Roberto Conti

Per completezza di informazione riporto anche una parte di nota diffusa dal sindaco Venegoni in merito alle date "tagliate"
La musica estiva sta andando male dovunque. Colpa della crisi.
La gratuità di alcuni ospiti degli MTV Days a Torino, in comune con il Chicobum (Baustelle, Zilli, Roy Paci), ha messo ulteriormente in crisi un Festival che si è appena insediato in un territorio nuovo e (come si legge sui blog) alquanto ostile ad ogni genere di novità. Ci sono leggi e consuetudini nel mondo delle agenzie, secondo le quali un promoter va avvertito se l'artista che ha scritturato si esibisce a una certa vicinanza gratuitamente, pena la decadenza del contratto. Le prevendite andavano comunque non bene. Le prime serate del Chicobum sono state per i crescentinesi un immenso successo, e da questo punto di vista non posso che essere soddisfatta, come sindaco di una città che ha accolto una grandissima novità. Inutile negare che per le tasche dell'organizzatore la scarsa affluenza di paganti da fuori Crescentino è stata fonte di sonoro rosso: 450 per i Nomadi, 600 per la PFM. Una débacle, a fronte di cachet ingenti, trattandosi di artisti che convogliano di solito almeno 2 mila paganti. Che vogliamo fare, lo vogliamo ammazzare anche noi direttamente, l'Ivaldo, e fare il girotondo intorno al cadavere, immaginando magari che quel cadavere sia il mio, di Marinella Venegoni? Ieri poi il fortunale del tardo pomeriggio ha investito in pieno l'area del Chico, danneggiando una delle discoteche e la tenda della Croce Rossa, mandando per aria alcuni banchi. Ho consigliato a Ivaldo di andare a farsi benedire. Ci andrò anch'io. Per quel che so, a questo momento, il Festival è intenzionato a continuare. Sostituendo concerti gratuiti con quelli a pagamento, visto il gradimento che si riscontra il sabato sera. E visto che ci sono contratti con gli stand che vanno onorati. L'organizzatore è al lavoro in questo senso. Chi ci tiene, abbia fiducia. Gli altri, scaldino pure i ferri per la tortura: soprattutto quella anonima e via blog, che da queste parti è quella più coltivata. Grande segno di civiltà.

dARI@OleggioCastello - Grasso che cola, leccatelo fin che ce n'è

Adoro scrivere dei fenomeni adolescenziali, fanno schizzare le visite sul sito e i fan si infervorano mandandomi mail minacciose della peggior specie...
Avrò gioco facile nel raccontare con l'ausilio delle foto di Diana Debord il concerto dei dARI dello scorso week end a Oleggio Castello, verdeggiante località nei dintorni di Arona.
Una moltitudine di giovani e giovanissime fan (residuale la presenza maschile) sono assiepate davanti al palco di questa festa di paese già moolto prima dell'inizio del live.
Mi sento insolitamente paterno, trascinato da amici a questo concerto, che devo dire sono comunque curioso di ascoltare.
I 4 "idoli" salgono sul palco tra urla (forse è meglio usare il vocabolo "urletti") stridule e flash di fotografie scattate a più non posso, in massima parte con cellulari di nuova generazione, naturalmente.
Loro, efebiche icone della moda emo italiana, si presentano, come da copione con pantaloni attillati e occhi adornati da ombretti e matite. Il pubblico, forse perchè siamo nella provincia più cronica che potete immaginarvi, ha una sobrietà che non mi sarei aspettato, almeno per quanto concerne l'abbigliamento. Io in infradito e pantaloni di lino mi sento trasgressivo come non mai!
La musica è una componente residuale: le canzoni orecchiabili e ripetitive fino all'ossesso sono un mix di punk-rock ed elettronica. Cadio, ormai divo tv, alle tastiere si agita in continui e frenetici balletti, mentre "suona".
Il cantante, in centro, potrbbe risparmiarci inutili commenti e battute che non fanno ridere nessuno tra un pezzo e l'altro - sembra all'apparenza persona intelligente, consapevole del successo della ban che potrebbe finire in un soffio, così come è arrivato, e si gode ogni momento di questa golosa zuppiera di ciliegie, ringraziando le fan ed invitandole ad acquistare l'ultimo cd di recente pubblicazione - poi c'è il bassista, che si dimena in strane ed arrembanti pose da "gaggio", dimenticavo ha cambiato colore di capelli, passando dal viola al blu.
Poi, c'è anche il batterista, che al secondo brano decide di spogliarsi per attirare anche quelle ragazze meno attratte dallo stereotipo emo. Lui (che vanta ascolti metal) suona con imegno ed energia, ma lo stile non sempre è azzeccato con le canzoni superpop dei dARI.
Il concerto prosegue, tra hit vecchie e nuove. Fino al finale con un doppio bis, il vecchio tormenone Vale, e il singolo del nuovo disco che assomiglia così tanto ad Ordinary life dei Liquido da far gridare al plagio... ma intanto dubito che alle giovani fan questo interessi.
Dopo il bis, assedio delle fan e band costretta a battere in ritirata nello stabile-cicina della festa della birra. Giovanissime consolatevi, hanno 10 date in due mesi nell'arco di 30km, chiedete a mamma e papà di accompagnarvi... r.co.

16 giugno 2010

Muse, pienone a San Siro per gli eredi (un po' tamarri) degli U2

Martedì 8 giugno, una calda giornata estiva resa ancora più impetuosa dai sessantadue mila fan, fra cui Ligabue, Del Piero e Caterina Caselli, che hanno invaso lo stadio di San Siro, a Milano, per assistere all’unica data italiana del tour europeo dei Muse, che ha registrato il sold out in tempi record e per cui il Comune di Milano ha concesso di suonare a 80 decibel, invece che ai soliti 78.
Senza dubbio sono il più importante gruppo inglese dell’ultima generazione (insieme ai Coldplay), contrassegnati da un rock indefinibile, duro ma sinfonico, che forse rappresenta l’anello di congiunzione tra il rock dei Queen e la ricercatezza dei Radiohead, all’incrocio tra metal, elettronica e glam, che piacerebbe agli hippy di Woodstock, ma attira pure schiere di ragazzini di oggi.
Con l’ultimo album The resisteance, ispirato a “1984” di George Orwell, i Muse hanno dimostrato di vendere dischi a palate, precisamente sono a quota dodici milioni di copie vendute secondo gli ultimi aggiornamenti. E loro, che sono tre trentenni di Teignmouth nel grigissimo Devon inglese, sono gli unici a non cadere nel tranello più ovvio: il gossip.
Per la strada il leader Matthew Bellamy, il batterista Dominic Howard e il bassista Chris Wolstenholme non li riconosce quasi nessuno, eppure ieri hanno riempito lo stadio di San Siro con un concerto verrà ricordato da molti.
Un palco lungo oltre sessanta metri richiamava la facciata di un grande palazzo, «un ministero alla 1984 di Orwell», ha spiegato Matt Bellamy, con video, luci ed effetti in 3D in grado di cambiare l'aspetto della struttura, ovviamente a tema con la canzone del momento.
Alle nove e un quarto i fans sono strepitanti, merito anche delle tre bands di supporto Calibro 35, Friendly Fires e Kasabian, e annunciati da un corteo di comparse che sventolano bandiere rosse a ritmi tribali, si apre una porta trapezoidale grigio metallica e i tre cantanti prendono posizione. Attaccano con “Uprising”, primo singolo di “The Resistance”, Matthew Bellamy, stretto in un abito bianco scintillante di paiette, si lancia nel primo assolo, che assolo non è perché tutta San Siro canta con lui. A fine canzone, dopo «Grazie, grazie mille», si siede al piano e attacca un intro in stile Chopin che si rivela essere la scatenata “New Born”. Sopra il cantante c’è un grosso globo nero che cambia colori e alle sue spalle dodici enormi palloni bianchi attraversati da luci psichedeliche, sui maxischermi rotolano equazioni matematiche, formule geometriche, curve concentriche e codici in stile Matrix. Insomma, tutto si rivela accompagnato da un stile decisamente futuristico, “da alieni”, chiaro nel momento in cui viene eseguita “Symphony, Part 1: Overture”, dove un disco volante argentato in stile ufo si libera sulla folla sorvolando la platea e ne esce fuori una ballerina che danza a tempo di musica.
Ma anche l’amore non manca con “Neutron Star Collision”, scritta per la colonna sonora della saga di “Twilight”, e con “Unintended” dove si spengono le luci e il batterista chiede al pubblico di accendere i telefonini e gli accendini. Ma questo momento romantico dura ben poco, perché subito si torna al rock con “Guding Light”, il brano che più di tutti si avvicina alle melodie dei Queen; con “Feelin’ Good”, suonata con l’organo e con basso e batteria a base di ritmi tribali; e “Undisclosed Desires”, eseguita su una piattaforma in movimento che plana sul pubblico.
Poi vengono ripoercorsi i classici della band, come “The Resistance”, l'ultimo singolo, che rischia di far venire giù lo stadio, e “Starlight” che provoca il delirio, ma anche la fuori programma “Back in black”, cover degli Ac/Dc cantanta insieme a Nic Cester, cantante australiano leader dei Jet, che riporta l'hard rock degli anni Settanta a Milano. Ma “Unnatural Selection” è forse il brano più di impatto, perchè sullo schermo si vedono eserciti con manganelli, manifestanti con molotov, bombe che esplodono, edifici che crollano.
Il concerto, che è stato trasmesso in diretta sul canale 702 di Sky e su Rtl 102.5, chiude con due canzoni che i fans dei Muse sanno essere molto speciali, cioè “Plug in baby”, primo singolo del secondo album Origin of symmetry che nel 2001 aveva letteralmente invaso i canali musicali e le radio e fece conoscere i Muse al mondo; e “Knights of Cydonia”, annunciata da un omaggio a Ennio Morricone. San Siro la canta a squarciagola e trombe e tamburi fanno il resto per chiudere la serata e i Muse salutato Milano con un «Goodbye, arrivederci, see you soon».
Intanto i residenti festeggiano: la stagione musicale di San Siro sarà avarissima. Dopo i Muse, ci sarà solo il concerto di Ligabue il 17 luglio: i comitati no-rock degli abitanti intorno allo stadio brindano, ma è una mesta indicazione che per la musica popolare anche dal vivo è cominciata una stagione di vacche magre.
Francesca Ronzio

14 giugno 2010

'Ascolti emergenti' di giugno

Zibba - Una cura per il freddo ***
Questo album deve essere ascoltato seduti al bancone di un bar poco affollato, la luce soffusa il barista che lava i bicchieri prima della chiusura. La musica in sottofondo e Zibba che si siede di fianco a noi con in mano una bottiglia di vino. Inizia a parlare/cantare le sue canzoni e l'atmosfera del locale si satura delle sue storie di vita. Zibba è uno di noi, è l'amico con cui discorrere, davanti ad un bicchiere, di amicizia, di sesso, di piedi di donne e notti passate a viaggiare. Le sue canzoni ci avvolgono come una coperta calda, fatta di parole e di una musica che spazia dal folk al blues alla musica popolare italiana. purtroppo a fine serata, dopo aver sgolato tutta la bottiglia, l'idea che ci siamo fatti è che il nostro Zibba risente troppo delle influenze di Vinicio Capossela e di Tom Waits risultando francamente una loro sbiadita fotocopia, ma è stata comunque una bella bevuta. Alberto Cantone

Med in Itali - Bruco **/
Sonorità rock melodiche impreziosite da influenze jazz e funky. Dopo il consenso della critica per il primo EP Soluzione, i Med In Itali, presentano il secondo lavoro dal nome Bruco. In formazione definitiva con sassofono annesso, la musica del giovane gruppo torinese ha già convinto alcuni dei più importanti festival nazionali (Torino Sotterranea, Upload Festival, 3dContest). red

Simone Fornasari - Momentaneamente in equilibrio ***
Parliamo di Simone Fornasari, cantautore emiliano di Piacenza, classe 1982. La sua passione per la musica si manifesta in tenera età quando scopre la chitarra, strumento che non lascerà più e gli permetterà di iniziare a riportare le sue emozioni in musica.
Si intitola Momentaneamente in equilibrio l’ultimo Album di questo cantautore sospeso tra Battisti e Baccini con brani autoironici come Niente fuori posto alternati ad altri molto introspettivi come la titletrack Momentaneamente in equilibrio.
Dieci canzoni rock e pop, arrangiate bene daGiancarlo Borselli, che ne eslta la vena poetica. Bella anche la voce di Simone, molto emozionale. Una sorpresa nel panorama musicale italiano. Speriamo che qualcuno si accorga di lui. Marco Colombo

Carmelo Amenta - L'erba cattiva ***
Carmelo Amenta nasce a Siracusa. Vive tra Roma e la sua città natale. Suona con diverse formazioni (Tequila sunrise, Il vizio di eva, Le danze ufo, Delrovo, L'albascura) e partecipa a diversi festival con discerto successo.
Davvero particolare questo suo ultimo lavoro, L’erba cattiva che ripropone un autore originale nei testi e nelle liriche come avevamo avuto modi di apprezzare nel precedente lavoro Sembrano lacrime e invece piove, del 2008. Tra rock e cantautorato non è facile trovare una propria dimensione, nei pascoli della musica il rischio di brucare l'erba cattiva è sempre in agguato, ma Carmelo sa scegliere le essenze giuste per comporre un equilibrato bouquet sonoro.
Tra i pezzi che mi sono piaciuti di più, Memorie del giorno in cui sono morto, A volte, Strade. Marco Colombo

Cosmic Box
Not better, simply different **

I Cosmic Box sono una band ferrarese composta da Andrea Gnani alla voce, Andrea Cera alla chitarra, Wainer Bombonati al basso, Nicola Marzola alla chiatarra e Michele Masselani alla batteria.
Ci presentano questo EP Not better, simply different con cinque pezzi pop rock e con una veste grafica un po' british che va sempre di moda. Ascoltando il disco notiamo contaminazioni diverse, affondi punk e grunge. Belli i fraseggi batteria-basso, il disco appare ben suonato e prodotto nel suo complesso. La produzione è affidata a Massimiliano Lambertini che ha già collaborato con Koinè e Triobrio Deluxe. Un ep incoraggiante in vista di un lavoro più strutturato. Marco Colombo

Mascara - l'amore e la filosofia ****
La prima volta che ho ascoltato L'amore e la filosofia mi sono detto: “Finalmente una band che fa della buona new wave ed è italiana”. I paragoni si sprecano con Editors, White Lies, The Cure e Joy Division ma sta di fatto che i nostri sono di Varese!
Davvero un bell'esordio questo dei Mascara con cinque brani intensi, ben suonati ed anche con testi molto interessanti che parlano di amore e filosia per l’appunto. Notevole anche la produzione visto che il disco è stato registrato da Matteo Cantaluppi e Ivan Rossi (Bachi da Pietra, Canadians, Le Luci della Centrale Elettrica…), e si sente nei suoni del disco stesso. Suoni che spaziano appunto dal dark alla new wave.
Mi sono piaciuti tutti e cinque i brani e spero presto di ascoltare un album intero. Non hanno ancora una etichetta ma spero che la troveranno presto perchè sono davvero meritevoli questi Mascara. Marco Colombo

9 giugno 2010

Viaggio nei festival estivi - Asti musica: gratis e non, ecco chi suonerà in piazza della Cattedrale

Asti Musica è una rassegna di prim'ordine, che mescola nomi noti e nuove proposte della musica italiana, peccato che quest'anno il programma sia un po' troppo simile ad altri festival limitrofi... Pazienza, vorrà dire che i fan di Nina Zilli e dei Baustelle faranno il bis, o il tris... red

ASTI MUSICA 2010 PIAZZA CATTEDRALE DAL 3 AL 18 LUGLIO
PER INFO 0141399479

PROGRAMMA DELLE SERATE

Sabato 3 luglio SIMONE CRISTICCHI A cinque anni dal pluri-premiato album di esordio “Fabbricante di canzoni” (2005), a tre anni dall'ambizioso progetto “Dall'altra parte del cancello” (2007) e dopo la presenza all’ultimo Festival di Sanremo, Cristicchi torna con un concerto dall'animo "rock", coinvolgente, originale e di grande impatto. Cristicchi accompagna il pubblico dentro le sue storie, le racconta ora con garbo e poesia, ora con rabbia e ironia. La scaletta dello spettacolo, oltre ai grandi successi “Vorrei cantare come Biagio”, “Studentessa Universitaria”, “Che Bella Gente”, "L'Italia di Piero" fino ad arrivare alla canzone vincitrice del Festival di Sanremo 2007, “Ti regalerò una rosa” e “Meno male” finalista dell’edizione 2010 della kermesse musicale, prevede diverse canzoni tratte da “Grand Hotel Cristicchi”.

Domenica 4 luglio ALICE Un concerto, quello proposto in questo tour, che segue l'uscita dell'omonimo album che vede Alice impegnata in 18 brani che fanno parte del percorso musicale che ha portato avanti fino ad oggi, in parte anche quello storico, in cui Alice cerca di sintetizzare alcuni elementi essenziali della nostra vita come l'Amore - la Poesia - la Guerra- il desiderio di Pace fuori e dentro di noi - la ricerca del Sacro.

Lunedi 5 luglio GONG Una delle band storiche del panorama britannico, in particolare della scena di Canterbury, fondata da David Allen e Gilli Smith in Francia, nei caldi mesi che seguirono il maggio ‘68. In breve tempo la band si affermò come una delle più popolari in Francia, divenendo anche un fenomeno sociale, alla stregua di band come i Grateful Dead.

Martedi 6 luglio FUNK OFF La migliore marchin’ band italiana, sono uno scatenatissimo gruppo di 11 fiati e 4 percussioni che rilegge ed ammoderna la lezione di New Orleans e delle bande folkloristiche italiane in nome di George Clinton, James Brown e Frank Zappa e dove l'originalità della musica, è un tutt'uno con il movimento, l'energia e la coreografia.

Mercoledi 7 luglio DENTE Il suo ultimo album «L’amore non è bello» (miglior album italiano del decennio secondo il sondaggio online del Corriere​.it) è un meraviglioso concentrato d’ironia e cinismo, i mezzi scelti dal cantautore emiliano per reagire alle batoste dell’amore. Con piglio svagato Dente canta della sua (nostra) quotidianità, compone melodie semplici e testi sinceri per raccontare dell’amore e delle sue inevitabili conseguenze. Saprà attirarci nel suo mondo fatto di fresco indie-​​pop mescolato al cantautorato di spessore.

Giovedi 8 luglio BAUSTELLE La band dei Baustelle, composta da Francesco Bianconi, Rachele Bastreghi e Claudio Brasini è ormai consolidata come una delle più innovative e di spessore del panorama della musica italiana. Consensi di pubblico e critica: concerti sold out in tutta Italia, vittoria Targa Tenco 2008 come “Album dell’anno”, tornano con il nuovo e splendido album di inediti dal titolo “I Mistici dell’Occidente”, prodotto da Pat McCarthy, già a fianco di REM, U2 e Madonna.

Venerdi 9 luglio MALIKA AYANE Ha scalato le classifiche e collaborato con alcuni dei più grandi artisti del mondo musicale italiano, la sua voce è intrisa di struggimento, “evocatrice di tramonti che sfumano i contorni accesi di rosso”, e grazie alla sua eclettica personalità è uno dei nuovi talenti capaci di trascinare un pubblico eterogeneo e diversificato per età, nazionalità, e gusti musicali. Un turbine in cui tutti possono condividere le stesse emozioni generate dall’incredibile forza musicale.

Sabato 10 luglio OI VA VOI Si formano a fine anni ’90 con l’intenzione di unire in un progetto coerente le loro influenze molteplici e multietniche. (hip hop, elettronica, dance, rock, drum’n’bass, folk, musica tradizionale klezmer) e diventano subito un’attrazione del circuito live britannico e internazionale. Il loro terzo album, TRAVELLING THE FACE OF THE GLOBE è realizzato in assoluta indipendenza.

Domenica 11 luglio MBOKKE Gruppo della più pura tradizione senegalese, etnia wolof, è costituito da un'intera famiglia di musicisti originari della costa senegalese a sud di Dakar. Strumenti tradizionali i Sabar , tamburo suonato con mano e bacchetta in ritmi noti al grande pubblico per l'uso frequente fattone da Youssou 'N Dour. Quattro musicisti e tre danzatrici nella più autentica tradizione africana che diffondono una cultura musicale autentica ed ancestrale

Lunedi 12 luglio NINA ZILLI Nina Zilli è l’artista del momento, la rivelazione dell’anno. Dopo aver vinto il prestigioso Premio Della Critica nella sezione Nuove Proposte dell’ultimo festival di Sanremo con la canzone “L’Uomo che Amava le Donne”, l’album di Nina Zilli “Sempre Lontano” irrompe al numero 5 della classifica ufficiale di vendite, un risultato straordinario per la nuova regina italiana del soul. Sin dal primo singolo, “50mila”, cantata in duetto con Giuliano Palma e inserita adesso nella colonna sonora del nuovo film “Mine Vaganti” di Ferzan Ozpetek, il profilo di Nina è in costante e vertiginosa crescita.

Martedi 13 luglio AFRICA UNITE Arriva la prima ed originale REGGAE Band italiana, in formazione rinnovata e potenziata (9 elementi), a presentare il nuovo Album “ROOTZ”. Insieme dall’81 (anno della scomparsa di Bob MARLEY) BUNNA e MADASKI formano un tandem creativo tra i più felici della musica italiana. Un suono che, partendo dalle basi del classico Roots Reggae, si è sempre evoluto sposando testi interessanti e mai banali, che hanno di volta in volta affrontato l’impegno e tematiche sia sociali che politiche ma anche, e diffusamente, la sfera del personale e dei sentimenti.

Mercoledi 14 luglio WILLIE NILE + DIRK HAMILTONIl più grande rocker uscito dal Greenwich Village negli anni Ottanta, applaudito dalla critica come il nuovo Bob Dylan. Il songwriter metropolitano di Buffalo presenterà il suo nuovo lavoro, The Innocent Ones insieme alla sua band ispano-statunitense. Dirk Hamilton è nato nel 1949 nello stato dell’Indiana, ma è cresciuto musicalmente a Los Angeles. Negli anni ha maturato un originale stile compositivo, realizzando album che gli hanno permesso di collocarsi tra i cantautori americani più originali emersi negli anni ’70.

Giovedi 15 luglio SON VOLTI Son Volt si formano nel 1994 grazie a un’idea di Jay Farrar, dopo la fine dell’esperienza con la sua precedente band, gli Uncle Tupelo. Il gruppo ha da poco pubblicato il quinto album, e mescola sonorità rock e alternative country.Il timbro vocale di Jay Farrar è praticamente identico a quello di Michael Stipe e i Son Volt sono cugini neanche troppo alla lontana dei Wilco. E si sente che è musica americana. USA fino al midollo.
Venerdi 16 luglio HARPER SIMONFiglio dell'immortale Paul, debutta con un disco tra il folk e il country. Una cascata di stelle a tessergli il paracadute per una caduta libera lontana dall'essere un semplice sfizio. Frutto di un'attesa intelligente e misurata, il disco nato da poco rappresenta al meglio la saggezza del non più giovane Harper: un'entrata in scena in punta di piedi, ma dalla delicatezza pari solo alla classe.

Sabato 17 luglio LOCANDA DELLE FATE La Locanda delle Fate è un gruppo astigiano che si affacciò sulla scena discografica italiana nel 1977, con l'uscita del loro primo e unico album per la Polydor, “Forse le lucciole non si amano più”. Lo stile di quest'opera collocava il gruppo nell’olimpo della tradizione del rock progressivo italiano. Nel 1999 fu pubblicato il secondo album, Homo homini lupus, ma formazione non era la stessa del '77. Adesso la reunion e il ritorno al passato

Domenica 18 MASSIMO BUBOLA Un concerto che racchiude oltre trent’anni di carriera, incentrato sui successi e i brani più famosi del vastissimo catalogo del cantautore veronese, le reinterpretazioni di brani della canzone popolare e del liscio, senza dimenticare le canzoni scritte in collaborazione con Fabrizio de Andrè dal 1978 al 1990, alle quali è dedicato l’ultimo album in studio di Massimo Bubola, “Dall’altra parte del vento”.

6 giugno 2010

Viaggio nei festival estivi - Libra festival lascia Sordevolo e diventa "nomade"

LIBRA FESTIVAL quest'anno lascia l'abituale sede dell'anfiteatro di Sordevolo: la rassegna attraversa il territorio biellese, passando per il capoluogo Biella e altri due comuni, Andorno Micca e Trivero. A Biella, allo stadio Vittorio Pozzo, si terranno i quattro eventi di maggiore rilevanza: due concerti, Carmen Consoli e Cristiano De André, e le due serate di LIBRA CABARET con Ficarra & Picone spalleggiati dal Mr Forest e i Fichi d'India. Trivero sarà sede di un unico grande concerto di Alessandra Amoroso. Infine, ad Andorno, oltre all'allestimento dell'immancabile Libra village, ci saranno tutti gli altri concerti in cartellone, quest'anno sempre di più all'insegna della qualità delle proposte artistiche, tra le quali l’eccezionale trio jazz composto da Paolo Fresu, Trilok Gurtu e Omar Sosa. Al LIBRA VILLAGE, come di consueto, verranno attivati spazi ricreativi come discobar, pizzeria, vineria, servizi accessori.
Sempre al Parco La Salute di Andorno si terrà la seconda edizione di LIBRA LIBRO. Felice iniziativa, proposta come esperimento durante l'ultimo festival, che quest'anno verrà realizzata in collaborazione con una grossa casa editrice. Nella speciale cornice del parco verranno organizzati incontri con autori di livello nazionale.

Info per il pubblico: info@librafestival.it - tel. 331/5949086 - 331/5942304
http://www.librafestival.it/

Questo il programma completo

Giovedì 24 giugno Andorno
Orchestra Ritmi Moderni Arturo Piazza
Cover d’autore rivisitata con estrema semplicità da questa formazione che propone un grande spettacolo anche per le nuove generazioni
Gratuito

Venerdì 2 luglio Andorno
Sorelle MARINETTI
In realtà tre giovanotti agghindati in abiti da età del Jazz. All'ultimo Festival di Sanremo sono state le coriste di Arisa, per il suo celebre brano “Malamoreno”.
10 + prevendita

Venerdì 9 luglio Andorno
TEATRO DEGLI ORRORI
Stanno riempiendo tutti i club italiani. Musica ignorante e colta, come loro la definiscono, che raccoglie le più diverse suggestioni: da Dylan ai Melvins, dai Birthday Party a Majakovskij.
10 + prevendita

Martedì 13 luglio Andorno
PAOLO FRESU, TRILOK GURTU, OMAR SOSA
Tre voci musicali uniche e differenti, insieme per uno speciale progetto in trio che combina elementi tradizionali e moderni.
20 + prevendita

Giovedì 15 luglio Trivero
ALESSANDRA AMOROSO
La cantante pop italiana del momento. Vincitrice dell'ottava edizione di Amici. Celebre il suo duetto con Valerio Scanu in “Per tutte le volte che...”.
20 + prevendita

Lunedì 19 luglio Biella
CARMEN CONSOLI
Dagli anni Novanta, passando per tanti live club, festival e teatri, la “cantantessa” ha incantato i pubblici più diversi con la sua voce unica e le sue parole da autentica cantautrice.
25 + prevendita

Mercoledì21 luglio Biella
FICARRA & PICONE + MR. FOREST e GIANLUCA BELARDI
I due comici più amati della Tv: le celebri gags a Zelig, i film e la conduzione del telegiornale satirico di Antonio Ricci Striscia la Notizia. Con lo strampalato Mago Forest e Gianluca Belardi.
importo da definire

Giovedì 22 luglio Biella
CRISTIANO DE ANDRE’
Un viaggio meraviglioso fra le canzoni che hanno consegnato alla storia della musica e della letteratura italiana il nome di De André. Quello che di Faber non si sa, raccontato dal suo erede reale e morale.
25 + prevendita

Venerdì23 luglio Andorno
PAN DEL DIAVOLO + CARLOT-TA
Imprevedibile duo folk'n'roll siciliano che scatena tuoni e fulmini con due chitarre acustiche e una grancassa. In apertura Carlot-ta, giovane cantautrice vercellese di grande personalità e talento.
Gratuito

Mercoledì 28 luglio Biella
FICHI D’INDIA
In “Fichi d'India Show”, uno spettacolo estivo di puro cabaret, riproporranno i loro classici migliori, “Shrek e Fiona”, “Tichi Tic” e sketch di nuova realizzazione.
importo da definire

Giovedì 29 luglio Andorno
MARTA SUI TUBI
La band siciliana è tra le più amate in Italia da pubblico e critica. Un live di alto livello, con un'estrema osservanza di un'originalità creativa senza paragoni.
10 + prevendita
Giovedì 5 agosto Andorno
NAIF
Ha da poco partecipato alla storica trasmissione televisiva francese “Taratata” e il singolo “Faites du bruit” che da il titolo al suo ultimo album sta avendo un successo strabiliante.
gratuito

Domenica 8 agosto Andorno
DIVINA
Festa di chiusura. I Divina ricreano la magia che ha contagiato le discoteche di tutto il mondo durante i scintillanti anni Settanta.
gratuito