C’è qualcosa di apocalittico in
questo Sad dolls and furious flowers. Nasce dalla lentezza gravida di tensione
dell’iniziale Sad dolls, cresce nella
ritmica serrata e nelle esplosioni d’archi di Thirsty e giunge all’apice col tappeto industrial di The voice you should’nt hear, dove la
voce roca di Luca “Swanz” Andriolo (che quando urla sembra il demonio) ed un
violino al contempo malinconico e malevolo fanno il resto. Ci fosse già solo
questo saremmo di fronte ad un disco incredibile, ma non è finita qui.