25 novembre 2013

I Soviet Soviet e cosa non fare per avere un buon disco

I Soviet Soviet sono al loro secondo disco e lo intitolano F A T E, facendolo uscire per l’americana Felte Sounds, di cui non ho mai sentito parlare. Potrebbero fare un genere molto simile al post-punk o al new wave, ma non si decidono a trovare una via definitiva. Il risultato è un disco scarno sia dal punto di vista musicale che da quello concettuale, sopravvalutato e molto poco originale. I suoni che ne escono potrebbero benissimo essere trapiantati su disco da una qualsiasi playlist punk-wave utlizzata da un qualsiasi ed improvvisato dj alle prime armi in un qualsiasi locale alternativo europeo dove la gente va, più che per bere qualcosa o ascoltare buona musica, per farsi le fotografie con il fisheye. 
Perché poi chiamarsi Soviet Soviet, mi chiedo. Cosa c’entrano questi ragazzi di Pesaro con Lenin e la Domenica di Sangue del 1905? Meglio non saperlo a questo punto, e parlare di musica. In tutto il disco, composto da dieci tracce, forse solo Further prova a divertire, con un classico inizio punk e una classica e senza sbavature batteria incalzante. Per il resto troviamo solo effetti, prevedibili ritornelli ed atmosfere posticce. Mi informo di più su di loro e trovo, purtroppo, solamente costosissime fotografie in pose assurde da scapigliati irriverenti e commenti sul loro trovarsi bene ad abitare in California. La domanda è spontanea: cosa ci trova la gente in gruppi del genere? Sono finti artisti maledetti, finti ubriachi, musicisti arroganti che dovrebbero informarsi di più su Ian Curtis e i New Order, sudare di più ai concerti e comportarsi con maggiore umiltà. Andrea Vecchio

14 commenti:

  1. Io mi ricordo che tempo fa uscì una compilation di canzoni degli 883 reinterpretate da vari artisti e l'unica canzone che mi era piaciuta di quell'album era appunto quella dei Soviet Soviet... però questo loro ultimo cd non l'ho ascoltato... provvederò!

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  2. è chiaro, ad esempio, che tu non li hai mai visti dal vivo.

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  3. Un po' di umiltà tipo la tua quando dici di non aver mai sentito nominare la Felte Sounds,non l'hai mai sentita nominare perchè è un'etichetta scarsa o perche sei scarso tu?

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  4. Dai che forse l'album dei Cani ti piace. Non capisci la musica, fattelo dire.

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  5. Non hai capito un cazzo di questo disco.
    L'osservazione sul nome è una di quelle cose che fanno rabbrividire chi, come me e altri, lavora nel mondo della critica musicale.

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  6. Per la cronaca, non ci è piaciuto nemmeno il disco dei Cani http://asapfanzine.blogspot.it/2013/11/a-voi-il-nuovo-disco-dei-cani-lultimo.html

    Comunque l'autore dell'articolo presto risponderà. Noi non temiamo il confronto...

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  7. Andrea Vecchio e cosa non fare per scrivere una buona recensione.

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  8. "L'osservazione sul nome è una di quelle cose che fanno rabbrividire chi, come me e altri, lavora nel mondo della critica musicale."
    Non capisco, spiegati meglio: qui le recensioni non vengono pubblicate a scopo di lucro e nessuno le pubblica per lavoro. Cosa vorresti comunicarci?

    "Dai che forse l'album dei Cani ti piace."
    Non direi. E poi sei andato fuori tema.

    "Un po' di umiltà tipo la tua quando dici di non aver mai sentito nominare la Felte Sounds,non l'hai mai sentita nominare perchè è un'etichetta scarsa o perche sei scarso tu? "
    Non sostengo sia un punto a sfavore per l'etichetta il fatto che io non l'abbia mai sentita nominare. Il non essere conosciuto non è sinonimo di scarsezza.

    "è chiaro, ad esempio, che tu non li hai mai visti dal vivo."
    Non ho scrittola recensione nè di un loro concerto nè tantomeno di un loro album live.

    Per ogni evenienza, io sono contattabile qui:
    zvekkiz@gmail.com

    Ciao!
    Andrea Vecchio

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  9. cmq alla fine spinto dai vostri commenti mi son messo ad ascoltarlo ed è un album di una banalità impressionante... cioè bello il genere, per carità, ma son tutti giri già sentiti tremila volte... non c'è una mezza cosa che sia nuova...

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  10. Per fortuna esistono come te che ci aprono gli occhi sulla VERA musica.
    Non li conosci, non li hai mai sentiti dal vivo...dici che mancano di umilta', ma lasciati dire che tu evidentemente non ne sai niente dell' umilta', perche' loro sono senza dubbio i musicisti piu' umili che abbia mai conosciuto e le foto supercostose si cui parli probabilemente se le hanno fatte da soli perche' sanno fare anche quello. Se fai la recensione di un disco almeno attieniti ad una critica solo sul cd e non arrampicarti sugli specchi sputando solo veleno e cattiverie.

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  11. "Per fortuna esistono come te che ci aprono gli occhi sulla VERA musica". Non mi pare di aver fatto paragoni con altri gruppi o generi musicali in alternativa ai Soviet Soviet.
    "perche' loro sono senza dubbio i musicisti piu' umili che abbia mai conosciuto" Sto parlando del disco, non di come siano loro come persone.
    "Se fai la recensione di un disco almeno attieniti ad una critica solo sul cd e non arrampicarti sugli specchi sputando solo veleno e cattiverie." Hai ragione: non è obbligtaorio scrivere recensioni. Ma non è nemmeno obbligatorio mandare in giro il disco affinchè venga recensito, no?

    Detto questo vi prego, se avete rimostranze, di non intasare il sito con commenti anonimi e scritti in italiano raffazzonato. La mia mail è lì sopra.
    Ciaone!
    Andrea V.

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  12. comunque io li ho visti dal vivo e se la tiravano in maniera imbarazzante. apice del concerto il momento in cui il cantante-bassista, in puro delirio autocompiacente, prende il basso e fa per lanciarlo giù dal palco, ma più che lanciarlo lo appoggia sull'erba, sia mai che si rovini e poi non può ripetere la scena al prossimo concerto. poser.

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  13. e tua madre succhia il cazzo ai muli

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