28 novembre 2013

Teresa Mascianà - Shine - Rec. in 10 parole

Da sempre appassionata del sound della west coast californiana degli anni '80 e '90, Teresa Mascianà è al suo secondo album, intitolato Shine, che esce per l'etichetta Top records ed è distribuito da Edel. Teresa è accompagnata, nella registrazione dell'album, dalla sua band, denominata I Donatori di organo.


Recensione in 10 parole: Bangles, Blondie (e in generale tutto il post-punk degli inizi degli anni '80: queste sono le coordinate dell'album, ma c'è anche qualche accento di reggae europeizzato, sullo stile dei Police), inglese (il cantato, nella quasi totalità dei brani: fa eccezione Non ci penso più), pronuncia (per lo stile musicale dell'album, l'inglese è indubbiamente una scelta corretta, ma proprio per questo motivo i testi dovrebbero essere pronunciati in maniera impeccabile: cosa che purtroppo non avviene. Melissa knows, ad esempio, potrebbe essere il brano migliore del disco, ricordando un po' lo stile di Tracy Chapman, ma ci sono davvero troppe imperfezioni di dizione), Africa (che non è solo il titolo di una delle canzoni dell'album, ma una contaminazione che va a toccare più o meno tutti i brani), allegro, solare (è un disco che dà la carica), imperfezioni vocali (ce ne sono un po', ma va bene così), chitarre (svolgono bene la loro parte, in maniera semplice e schietta, e risaltano bene nel mix). Marco Maresca

Voto: **/

Tracklist:
1. Have a good time
2. Shine
3. Non ci penso più
4. Crazy
5. Melissa knows
6. Africa
7. Gundo senado
8. Away

9. Carry me on

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