Secondo
lavoro per i modenesi Rev Rev Rev, dopo l'ep di debutto Hypnagocic visions del 2012. Le nove tracce che compongono l'album,
caratterizzate da una bella omogeneità contestuale ci fanno subito
capire che la band ha le idee molto chiare sulla strada che ha
intrapreso. Dopo un inizio di matrice psichedelica (PS Cube), in cui
trovano i loro spazi suoni onirici e ritmiche dilatate, partono
infatti quelli che loro stessi definiscono "un muro di riverberi
e fuzz dal quale filtrano melodie sognanti".
Durante l'ascolto
del full lenght si è piacevolmente coinvolti (o sconvolti) dall'uso
massiccio di voci filtrate, spesso dolce sottofondo a strutture
ritmiche ossessive (Honey sticky fingers). Le distorsioni, di chiara
matrice shoegaze, sono perfettamente in linea con la tendenza low-fi
che traspare dalle sonorità dei Rev Rev Rev, ed in qualche occasione
raggiungono una tale "consistenza" da far riaffiorare la
cara e mai dimenticata tradizione stoner (qualcuno ha detto forse
Kyuss?).
A questo punto doveroso è soffermarsi sull'adozione del
noise, generato da un effetto autocostruito e denominato “Sonic kalashnikov”. Da tale diavoleria scaturisce il vero putiferio e di
colpo si viene proiettati in una dimensione alla Sonic Youth dei
tempi d'oro (Probability, Meaning occurs).
Concludendo
possiamo affermare che i Rev Rev Rev hanno per le mani un buon
prodotto, il quale pur non rappresentando una svolta nel genere di
appartenenza, riuscirà di sicuro a convincere, oltre agli amanti di
tutta la fascia alternative, anche chi è più affine a produzioni
mainstream. Fabrizio
Brunazzi
Tracklist:
PS Cube
Honey Sticky Fingers
Blue On Red
Meaning Occurs
Catching A Buzz
Wave Speech
Probability
Moonlight Soundscape
Rip The Veil
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