1 aprile 2014

Nut - Babylon - Rec. in 10 parole

Babylon (Blotch records) è il secondo album dei Nut, una band attiva dal 2009, che dopo aver perso qualche membro per strada è diventata un duo e ha dovuto modificare un po' il proprio percorso. Il genere musicale dei Nut può essere definito in vari modi a seconda dell'affinità con ciò che l'ascoltatore riesce a cogliere. Un buon compromesso sarebbe definire Babylon come un album di metal sperimentale.

Recensione in 10 parole: inglese (il cantato, ma in precedenza i Nut si esprimevano in italiano), internazionali (le mire espansionistiche dell'album, ed effettivamente c'è coerenza tra la lingua inglese e la forma che la band vuole dare alla propria produzione), progressive rock (c'è chi li definisce così, ma a dire il vero col prog di stampo classico c'entrano decisamente poco. Col classico rock progressivo italiano, poi, la distanza è totale), dark (le atmosfere dell'album), poliritmie (com'è normale dato il genere), Hybris (una specie di suite che risulta essere il brano migliore dell'album), troppo stretti (i confini nazionali, per questa band che chiaramente ha altre ambizioni), difficile (da capire, l'album in sé, perché non è facilmente inquadrabile ma non ha nemmeno quel coraggio necessario a trascendere totalmente gli schemi). Marco Maresca

Voto: **/

Tracklist:
1. Whisper
2. The return
3. Chameleon
4. Daimon
5. Hybris
6. (∆)

7. Addiction

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