A distanza di quattro
anni dal loro ultimo lavoro, è in uscita tra pochi giorni (15 aprile) il
secondo capitolo di Salviamo il salvabile dei Fratelli di Soledad che
arriva vent'anni dopo il primo. Quasi inevitabile il titolo: Salviamo il
salvabile Atto II.
I fratelli di Soledad, per chi non li conoscesse, sono una storica band
torinese, se mi passate il termine, nata nel 1989. Una band che ha
subito fatto capire da che parte intendeva andare senza troppe cerimonie in
mezzo. Tanto ska e reggae contaminati da combat rock, pop e da testi anche a
sfondo sociale (quasi sempre a firma Giorgio “Zorro” Silvestri), ma filtrati da
sapiente ironia. Il loro primo disco in studio Barzellette e massacri
risale al 1992 dopo tanta attività live che li ha fatti conoscere e apprezzare.
E ancora tanto tanto lavoro alle loro spalle.
Questo secondo capitolo di Salviamo il salvabile
prodotto da Max Casacci dei Subsonica e Rudy Di
Monte, si compone di undici tracce,
rielaborate dai Fratelli. Un omaggio alla musica italiana ed ai suoi
interpreti.
Numerosi gli artisti-ospiti
presenti in questo lavoro dei Fratelli, tra i quali anche gli originali
interpreti di alcuni dei pezzi.
Un minuto di carezze alle corde e
poi si parte con il ritmo della versione ska di Versante est, uno dei
primissimi pezzi dei Litfiba, conVictor Mc degli LN Ripley al toasting (tecnica
vocale del DJ style).
Sound inarrestabile che prosegue
con la rilettura di Stasera l'aria è fresca, alla voce Goran
Kuzminac interprete anche della versione originale, qui a proprio agio
nell'aria clashiana.
Punk-rock per Cimici e bromuro.
Rielaborazioni e arrangiamenti ska anche per la strumentale O rugido
do leao (questa l'avrete sentita in Tv..la usavano come colonna sonora di
Alberto Sordi).
In Svalutation c'è uno degli
interpreti originali del pezzo portato al successo dal clan Celentano, Gino
Santercole, che veste qui i confortevoli e a lui adatti panni di bluesman
regalando una versione psychobilly
dance. Questo pezzo è quasi una guida ai tempi attuali con il suo testo
incredibilmente giusto per i giorni che viviamo oggi...c'è da riflettere.
Il mio funerale di Ferruccio Casacci ha un testo che rispecchia in pieno
la mia idea sull'argomento. Sono per l'anti-ipocrisia che abbia rispetto per il
trapassato (e non parlo di verbi..) di turno. Purtroppo proprio in quelle
occasioni la razza umana riesce a dare il peggio del peggio di sé. E i Fratelli
ce la cantano con il loro sound irresistibile..e così sia.
Una delle mie preferite è Il
tuffatore nell'interpretazione
reggae di Bunna degli Africa Unite.
C'è ancora tanto altro in questo
lavoro della band torinese, anche una libera versione di un pezzo di Vecchioni,
Stranamore.
Je vous salue Nini, brano dei Fratelli di Soledad, interpretato da Tommaso
dei Perturbazione e Principe al rap chiude l'album. Ne fanno una bella versione
dance-acustica con ukulele al seguito dando vita a un finale lieve e ironico.
Magari qualcuno si chiederà se era
necessario uscire con un disco quasi interamente di cover dopo quattro anni di
silenzio, ma a mio parere questo lavoro dei Fratelli non è catalogabile come
disco di cover e basta e loro stessi dicono si tratti di un ringraziamento nei
confronti di artisti che hanno segnato la strada del loro tempo. Questa per me
è la dimostrazione di come nelle mani giuste un pezzo possa trasformarsi e
diventare ben altro, facendo arrivare
alle orecchie in modo totalmente differente canzoni che forse in un'”altra
vita” non avevamo granché considerato. Alessandra Terrone
Nessun commento:
Posta un commento