10 marzo 2014

The Divinos - The Divino code - Rec. in 10 parole

The Divinos si vantano di essere la prima "famiglia criminale" del mondo della musica. Il quintetto romano ha una fissazione per la cinematografia e l'iconografia gangster, e il nome stesso della band si rifà alla serie tv americana The Sopranos. Il ruolo anticonformista col quale The Divinos hanno scelto di affacciarsi al mondo musicale ha destato l'interesse di molti, in tutta Europa e recentemente anche negli USA. Il loro primo lavoro discografico di lunga durata si intitola The Divino code ed esce per l'etichetta Valery records.

Recensione in 10 parole: money, power, business, control (i quattro pilastri sui quali The Divinos fondano la propria identità. Quattro parole che vengono ripetute nei brani e stampate nell'artwork del cd), rock teatrale tamarro (come tutti i gangster che si rispettano, The Divinos amano il teatro, l'opera e i musical. Da questo incontro nasce quindi una musica sempre eccessiva che fa risaltare dei personaggi che vogliono stare sempre sotto i riflettori), Tristi (Tristi è un personaggio che si definisce "italian freestyle criminal musical comedian", ed è un affiliato della banda dei Divinos, che nell'album collabora nei brani The divino code e Pull the trigger!), umiltà (i Divinos non ce l'hanno, ma nel loro caso è giusto così), edonistica (la visione musicale del quintetto romano: è questa la chiave di lettura dell'album). Marco Maresca

Voto: **/

Tracklist:
1. The Divino code (feat. Tristi)
2. You have to give respect
3. I live just for the best!
4. Doll's amore
5. Pull the trigger! (feat. Tristi)
6. I love (the) dangerous
7. Criminal's confession
8. It's wonderful (vieni via con me)

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