L'album dei Secondo appartamento, dal titolo omonimo,
pubblicato da Asino dischi e distribuito da Audioglobe, mescola i ritmi della
tipica tradizione popolare con le sonorità e la struttura delle ballad inglesi. Le note cantautorali svolgono una funzione sociale, di palingenesi, capace di restituire il diritto di cittadinanza a personaggi border line, ai margini della società: le storie attingono alla realtà quotidiana e i suoi protagonisti sono le tipiche persone comuni, attraversate dalle proprie difficoltà individuali e sociali.
Le note gitane, irlandesi, di chiare ascendenze folk e con evidente assonanze con Modena City Ramblers e Ratti della Sabina, sono perfette e funzionali per raccontare le periferie e le incongruenze di una società, come se la musica fosse in grado di racchiuderle ed armonizzarle. Nell’album si passa dalla Superstitio dei tarocchi, per conoscere il proprio futuro incerto avvolto nella nebbia della postmodernità, all’immigrato senegalese, ad amori non corrisposti, dipinti in un affresco piacevole, che lascia un sorriso capace di respingere per poco l’insicurezza della nostra era.
Le note gitane, irlandesi, di chiare ascendenze folk e con evidente assonanze con Modena City Ramblers e Ratti della Sabina, sono perfette e funzionali per raccontare le periferie e le incongruenze di una società, come se la musica fosse in grado di racchiuderle ed armonizzarle. Nell’album si passa dalla Superstitio dei tarocchi, per conoscere il proprio futuro incerto avvolto nella nebbia della postmodernità, all’immigrato senegalese, ad amori non corrisposti, dipinti in un affresco piacevole, che lascia un sorriso capace di respingere per poco l’insicurezza della nostra era.
Recensione in 10
parole: ballata folk (la forma espressiva prediletta dalla band), due voci
(armoniosa ed accattivante quella di Guido Legnaioli, dolce e complementare
quella di Luisa Cei), romanticismo, insoddisfazione, insicurezza (quest'ultimo
è un po' il tema dominante dei testi dell'album, anche se dal punto di vista
musicale la band dimostra una grande padronanza), inadeguatezza (è questa la
caratteristica di molti dei personaggi delle canzoni dell'album), Gianni (una canzone che rimane impressa
per la particolarità del tema: un uomo che, schiavo del troppo amore per le
donne, va in giro per balere cercando di conquistare tutte le signore di una
certà età), capovolta (la donna raffigurata in copertina, così come è spesso
capovolta la morale nei brani dell'album).
Marco Maresca/Marco Baldassarre
Voto: ***/
Tracklist:
1. Tutto bene
2. La signora dei tarocchi
3. Gianni
4. Bambù
5. Valentina
6. Però sarei un signore
7. Hotel Brescia
8. Ahi Julie!
9. Jebbestia
10. Un fiore ed un pugnale
11. La strega e l'innocente
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