Niccolò Lavelli, in arte Calvino, pubblica un EP
autoprodotto, intitolato Occhi pieni
occhi vuoti, di stampo cantautorale ma con volontà di spingersi oltre i
confini della tradizione.
Recensione in 10
parole: immagini (la narrazione procede per vivide scene illustrate.
Immagini, visioni e stati interiori che invadono il mondo esterno, come nel
brano I fantasmi, che di sera vengono
fuori per farsi vedere), delicatezza (quella di Calvino è una musica che bussa
educatamente all'orecchio dell'ascoltatore), cantautorato (non classico ma
abbastanza ricercato), assenza (un po' il tema dell'album: un quadrato dal
contenuto vuoto), voce (in italiano, con un timbro non meraviglioso o
particolare, ma con una efficace trasmissione del messaggio), originalità (non
ce n'è molta ma c'è comunque passione), artwork (la copertina colpisce e spinge
all'ascolto dell'album), durata (qualche minuto in più forse avrebbe reso
meglio l'idea), già sentito (durante tutto l'ascolto dell'album si ha la
sensazione di un'eccessiva ricalcatura di altri artisti indie). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. Nella città
3. Il clochard e la senna
4. I fantasmi
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