La domenica, di solito, mi porto avanti col cucinare le cene che andrò a consumare durante la settimana che ci sia il sole o la pioggia, che ci sia la Serie A o il posticipo della B. il compiere questa operazione dà un senso di importanza e raccoglimento ad un giorno che mi è sempre stato ostile. I Dags! da Milano sono un po’ come queste operazioni domenicali, ti fanno sentire importante anche solo tramite un piccolo vezzo o atteggiamento, mentre li ascolti. E hanno tra l’altro appena registrato un album nuovo, dal titolo Snowed in / stormed out, il loro primo full-lenght dopo un esordio incredibilmente inaspettato e rigoglioso.
Dicono di averlo registrato in Inghilterra ma la cosa non mi importa molto, il disco è una dettagliata rassegna di tutto ciò che al giorno d’oggi si possa chiamare “emo” o “alternative” o “indie”: prendono le cose più eleganti e raffinate che questo genere abbia sfornato negli ultimi dieci anni e lo espongono ai loro giri, alle loro battute e al loro modo di intendere la musica. Dance today, dance tomorrow, why not the day after e Fall & fracture sono complicate, originali, metodiche nel loro divagare, diventano affascinanti man mano che si va a vanti ad ascoltarle. Uno poi si pone anche delle domande, tipo “Ma alla fine in Italia esiste anche questo?”. Bene, la risposta non è individuabile tanto nel milieu geografico del discorso, quanto nella sua stessa ontologia: la domanda dovrebbe essere quindi “Ma quindi esiste ANCHE questo?” I Dags! spiegano l’internazionalismo del suono, la mancanza totale di barriere e confini, l’attaccamento alla sostanza delle cose, l’unico scopo comune. Sembrano ipnotici ma in realtà il tempo che passa lo senti addosso, come in We all like theories, let's not make anythng ever happen e il lucido intermezzo Why there is a "B" in the word "debt"? . Materialmente, infine, il disco è uscito il 5 di aprile per To lose la track, Dingleberry, Neat is murder e un altro paio di labels. E loro, dopo il giro in Europa che stanno facendo proprio in questo momento, suoneranno sicuramente vicino a casa vostra. Andrea Vecchio
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