Asfalto, nuvole, puzza di benzina, sabbia, polvere, rocce, sudore.
Immaginario facile o forse scontato da ricreare, dato il genere, ma solo se sei
nato nel deserto americano. Provate a farlo venendo dalla provincia di Cuneo,
senza riprodurre soltanto un'immagine ma carpendone lo spirito. Tutt'altro che
scontato. Il disco dei John Holland experience
è il prodotto che volevo avere tra le mani da tempo. Il fatto che siano
italiani è il valore aggiunto di questo album omonimo (primo lavoro lungo della
band e coprodotto da: TADCA records, Brigante records & production,
Electric valley records, DreaminGorilla records, Scatti vorticosi records,
Edison box, Longrail records, Omoallumato distro e Taxi driver records.
Esattamente otto tracce in cui si viene introdotti, trasportati e plasmati da
atmosfere calde, colme di ritmi cadenzati e incalzanti come l'orecchio
desidera. La batteria si destreggia tra pura ritmica e semplice cornice senza
mai mancare di finezze, la chitarra lancia riffoni rotondi e potenti, il basso
è un macigno che sorregge ogni composizione. Particolare attenzione va rivolta
alla voce: per la scelta del cantato in italiano, per la tipologia dei testi
che mai si prendono sul serio e perché finalmente la possiamo sentire
utilizzata come uno strumento senza picchi fastidiosi e senza voler primeggiare
su tutto il resto (come si usa nelle produzioni italiche). Questo trio sa spaziare sapientemente tra gli stati d'animo:
sa quando languire e quando essere incisivo. Quello che avrete la fortuna di
ascoltare è il prodotto di tre figli illegittimi di: Jon Spencer blues explosion,
Fu Manchu e Funkadelic. Ragazzi che sanno come si fa stoner, ma che ancora
prima sanno cosa vuol dire blues. Se poi ascoltate l'album fissando la copertina,
chiudete il cerchio in modo ottimale (artwork di pregio composto da
Solomacello). Se Ritchie Valens si fosse svegliato nel deserto al cospetto
dello sciamano dopo la notte di bagordi col fratello Bob e sotto ci fosse stato
questo disco, avrebbe avuto una degna colonna sonora. Lorenzo Stangalini
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