3 aprile 2016

Poetry is not good to eat, il songwriting atipico di Donnakatya and the Superfeed

Katya Scarpulla, veneta, ex-Matsukao e poi Chinasky, si mette in gioco con il progetto Donnakatya and the Superfeed, che vede coinvolti alcuni tra i più talentuosi musicisti della scena veneta. Oltre a Katya ci sono, tra gli altri, Marco Pagot e Alessandro Antonel (anch'essi provenienti dai Chinasky) e Lisa Cappellazzo e Michele Scarpulla dei Dogs in a flat. Poetry is not good to eat esce per Garage records.

"Quando non riesco a dormire immagino canzoni", afferma Donnakatya. Le melodie, quando si formano nella mente, vengono immediatamente registrate sul cellulare, poi prendono forma con una chitarra scordata e vengono sottoposte ai Superfeed che le portano a compimento. Troviamo, quindi, lungo l'album, un songwriting mai banale e molto meno legato ai confini nazionali rispetto a tante altra musica che capita di ascoltare. Un disco intenso già da subito, dalle atmosfere acustiche ma coinvolgenti dell'iniziale Grapewine rows. Anche il successivo brano Poetry is not good to eat mostra una scrittura dalle tinte pop / folk di stampo internazionale, vagamente malinconica. Viene in mente Tracy Chapman. Colpiscono l'elettronica di Brothers and friends ed il ritmo trascinante di Family affair. Il resto dell'album si dilunga forse un po' troppo su atmosfere più rallentate ed introspettive, ed è qui che sorge un pizzico di noia. L'impressione è comunque molto positiva. Marco Maresca


Tracklist:
1. Grapewine rows
2. Poetry is not good to eat
3. Brothers and friends
4. Family affair
5. Love on tape
6. Vegas pink whale
7. Pillow pills
8. Teenage overtaking
9. Superfeed
10. One year after

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