Per quanto uno cerchi di
ascoltare tanta musica c’è sempre qualche gruppo che salta fuori all’improvviso
e ti ritrovi a dire “toh, e questi chi sono?”. Ecco, i Guignol sono una band milanese
al sesto album, ed io non li avevo mai ascoltati prima di questo Abile Labile:
e se la qualità dei lavori precedenti della band capitanata da Pierfrancesco
Adduce è quella che emerge da questo disco mi sono perso molto.
Il disco si muove nel solco del
blues, con chitarre riverberate a sporcare di terra presa direttamente dalla
strada le atmosfere profonde imbastite da basso e batteria, coadiuvate in
qualche punto in maniera efficace da tastiere, fiati ed armonica. Su tutto
questo si appoggia la voce sardonica di Pier, bravo forse a dare la sua
impronta teatrale più nei brani allegri che in quelli cupi: non per niente sono
brani come La coscienza di Ivano e Sora Gemma e il crocifisso quelli che
rimangono più in testa, anche se non mancano eccezioni come la scarna Il merlo, dove aiuta molto anche l’armonica,
o la folkeggiante Luci e sirene,
omaggiata da un efficace contributo d’archi.
Intensi i testi, uno dei pregi
della produzione e che trovano in Rifugio
dei peccatori uno degli episodi migliori, efficaci anche quando si
concedono virate verso temi solo apparentemente più leggeri come nella già
citata Sora Gemma e il crocifisso,
storia di prostituzione “vintage”. Non tutto funziona a dovere, ad esempio la
metrica delle strofe dell’iniziale L’angolo,
poco coesa con la ritmica degli strumenti, o la somiglianza fin troppo marcata
delle pur piacevoli digressioni rock’n’roll, con tanto di basso distorto, di L’uomo senza qualità e Piccolo demone...ma sono piccolezze che
passano in secondo piano di fronte ai pregi esposti, a cui va aggiunta la
menzione almeno di Salvatore tuttofare,
energica e trascinante.
Un vero peccato aver
inavvertitamente ignorato i Guignol fino ad ora, ma meglio per molto che non
per sempre: Abile Labile è un disco coeso, vario nei suoi cambi d’atmosfera e
che mostra tutta l’abilità di una band a suo agio con ognuno di queste
variazioni. Sicuramente da tenere d’occhio, ma può essere che ve ne siate
accorti prima di me. Stefano Ficagna
Tracklist:
1. L'angolo
2. L'uomo senza qualità
3. Polvere rossa, labbra nere
4. Piccolo demone
5. Rifugio dei peccatori
6. Salvatore tuttofare
7. La coscienza di Ivano
8. Il merlo
9. Sora Gemma e il crocifisso
10. Luci e sirene
11. Il cielo su Milano
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