Ismael è il nome di una band reggiana che sotto altri nomi e
con vari cambi di componenti è attiva in un modo o nell'altro dalla metà degli
anni '90, e che ruota intorno alla figura di Sandro Campani, voce della band ed
anche scrittore di romanzi. Il terzo album, autoprodotto, segue la numerazione
ereditata in precedenza e quindi si chiama semplicemente Tre. La collocazione musicale non è semplicissima ed è forse meglio
usare le parole della band stessa: "un gruppo rock folk canonico nella strumentazione, che cerca di scrivere
belle canzoni".
Recensione in 10 parole: voce (in italiano, ma quella di Sandro
Campani non è una classica voce da rock italiano. E' incisiva ma sgraziata,
pone l'attenzione sulle parole e non bada tanto alla forma, il che può anche essere
un pregio), struttura (dei brani. Nel suonare, la band ha anche una certa
coesione, ma i brani spesso prendono una piega strana), donne (la band ha
sempre dato spazio a componenti femminili. In questo momento negli Ismael
militano Barbara Morini al basso e Giulia Manenti alla chitarra elettrica), carisma
(il rock degli Ismael è spesso cupo ed evocativo. Suggerisce una certa
esperienza ed autorità. Incute anche un po' di timore), ritmo (sempre molto
solide e corpose le strutture ritmiche delle canzoni, anche con cambi di tempo,
come in Canzone per quello), finale (le
note scandite col basso in San Giovanni
di Querciola, il finale solenne con voce malferma ma sognante, è il momento
migliore del disco), devono scegliere una direzione (inutile girarci intorno,
le ultime quattro parole sono dedicate ad un suggerimento per la band). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. Palinka
2. Canzone della volpe
3. Le tre
4. Andiamo
5. Canzone del cigno
6. Se non a te
7. Canzone per quello
8. Canzone del bisonte
9. Tema di Irene
10. S'arrampicavano
11. San Giovanni di Querciola
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