Chi li conosce se li ricorda con un altro nome: Carpet
beaters, sotto il quale avevano già rilasciato 2 EP ed un album. I componenti
della band sono rimasti gli stessi, ma è cambiato tutto il resto. Ci troviamo
quindi di fronte a [O], primo album
dei Pornovarsavia, psycho rockers.
Recensione in 10
parole: onestà (sarebbe stato tanto facile seppellire tutto sotto strati di
effetti sonori e iperproduzione, invece le caratteristiche musicali dei Pornovarsavia
emergono alla luce del sole), profondità (nei testi autoanalitici ed
introspettivi e nello sviluppo mai banale dei brani), registrazione (ottima: un
disco che diventa sempre più godibile all'aumentare del volume), mixaggio
(semplice, lineare, con quella voce fuori dal mix che declama con chiarezza i
testi, merito di Cristiano Santini, ex Disciplinatha, così come la
registrazione), C.S.I. (la metrica dei testi, in italiano, spesso ricorda le
litanie di Ferretti), gavetta (la band ne ha fatta molta, e si sentono tutti
gli influssi e contaminazioni musicali lungo il percorso), coesione (tutti i
componenti spingono nella stessa direzione, e questo può fare la differenza),
effetti sonori (presenti solo quando trovano una ragion d'essere, e scelti
sempre con un gusto artistico notevole), chitarre (ottime, sempre). Marco Maresca
Voto: ***/
Tracklist:
1. Odilia
2. Bla bla NYC
3. Luz mala
4. Crisi del sistema tonale
5. Fango e polvere
6. 6 gradi di libertà
7. Il fronte è lontano
8. Il giorno che fugge
9. Caro Giulio
10. L'inutile martirio
Nessun commento:
Posta un commento