11 marzo 2013

Limone: un esordio folgorante che ammicca al Piccolo principe


È veramente carino Spazio tempo e circostanze, l’esordio su CD di questo Limone, un progetto nuovo ed abbastanza inedito quanto a genere, stile e buoni propositi. Penso possa essere addirittura indispensabile per gli amanti di Battiato e Babalot, e premettendo che adoro il secondo quanto odio il primo, la mia recensione sarà permeata da una palpabile Aurea Mediocritas, volendo dirla con il latino.
È un disco molto cantato, fondamentalmente. È un disco cantato molto bene ed accompagnato da campionature e batteria elettrica che ci rimanda, per l’appunto, a Babalot ma anche agli Architecture in Helsinki. L’album si intitola Spazio tempo e circostanze ed in copertina reca, forse, un’immagine di un’edizione anni ‘80 de Il Piccolo Principe. Le prime due canzoni, Aperitivo? e Assomigliavi a Marte sono le due cartucce, a mio parere, che l’artista avrebbe dovuto spalmare sapiente verso la metà dell’album, ma così è. Infatti la terza Lettera ad un produttore sa troppo di cantautorato alla Bersani, mentre Proiettile di Lana stenta a decollare e invoglia a saltare di traccia, anche perché è troppo dettagliatamente trita a ritrita nei contenuti, quasi ossessivamente. Peccato perché Limone dimostra maestria nel parlare di cani, argomento che compare con facilità delle sue canzoni. E a me le canzoni che parlano di cani piacciono. Intrigante il pianoforte di Chi sono io? che si trasforma in tastiera nell’immediatamente successiva Luce d’agosto, una storia d’amore che sembra la favola prima di spegnere la luce, condita da nomi propri di persona che nemmeno la sigla di Kiss me Licia.La festa di San Menaio è il capitolo più danzereccio ed accattivante del disco, tre ascolti come minimo per capirne a pieno i personaggi e le loro vicissitudini, tre ascolti come minimo perché di canzoni così divertenti, di recente, se ne sentono poche. Limone viene da Bassano del Grappa: mi domando quindi cosa l’abbia spinto a scrivere una canzone su un piccolo comune del Gargano. Non importa. Si chiude con Per te, la lieve Beatrice e la veloce Suo figlio è pazzo.Ribadisco: è un album d’esordio interessante, docile e ricco di buoni spunti. E a dirla tutta non credo che, fortunatamente, il duo chiamato Limone possa farsi condizionare dai vari trend modaioli propagandati negli altolocati salotti milanesi. Vengono, d’altronde, dalla terra di Massimo Carlotto e Aldo Serena. Andrea Vecchio

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