The Chanfrughen è il nome di una band savonese specializzata
in un incrocio di rock 'n' roll, psichedelia, funky e blues. In paese venivano
chiamati così ancora prima di diventare un gruppo, e quindi hanno semplicemente
adottato l'appellativo che gli era stato dato. Una cianfrusaglia, un orpello
inutile, come in una realtà di paese può essere considerata la passione del
suonare il rock. Ma il trio considera giustamente il rock "una cosa seria,
al contrario della storia" e lo dimostrerà con l'album d'esordio Musiche da inseguimento, uscito per la
neonata etichetta Hive, succursale di Maia records dedicata alla promozione di
giovani talenti della scena alternativa.
Recensione in 10
parole: stoner rock (fa sensazione il cantato in italiano che si innesta
sulle sonorità delle stoner band californiane), suoni (frequenze basse di
grande potenza ed impatto: in particolare nel brano La Gladio spia e il commissario Rizzo scopre l'inghippo portate a una
saturazione tipica di quando si faceva tutto in analogico), chitarra (fa cose
interessanti: in primis gli assoli, ma anche qualche riff ben azzeccato come
nel brano Il dromedario), voce
(particolarmente adatta al genere, ha inoltre il pregio di scandire con
chiarezza ciò che vuol dire. Motivo per cui i testi sono sempre comprensibili),
Osvaldo Paniccia (lo pseudo-pittore trash portato alla ribalta da Andrea Diprè
è celebrato nell'omonimo brano), surreale (il mondo visto da The Chanfrughen.
Un mondo in cui ad emergere sono personaggi quali Andreotti, Gorbaciov, il
commissario Rizzo e il già citato Paniccia), grandi aspettative (da questa band
ligure di cui sicuramente sentiremo parlare). Marco Maresca
Voto: ***/
Tracklist:
1. La testa di Gorbaciov
2. Vedo poca lucidità in giro
3. Il dromedario
4. La Gladio spia e il commissario Rizzo scopre l'inghippo
5. Lucio
6. Ero un dito
7. Non c'è limite al peggio
8. Primo premio un prosciutto
9. Osvaldo Paniccia
10. Prego, i documenti
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