6 ottobre 2014

Francesco Cerchiaro - A piedi nudi - Rec. in 10 parole

A piedi nudi è l'esordio sulla lunga distanza del cantautore veneto Francesco Cerchiaro, uscito per DischiSovietStudio / Audioglobe. Un'impronta folk che coniuga tradizione e modernità unite a liriche ispirate e personali. Undici brani legati dal filo rosso dell'amore, che tracciano la giornata di un uomo che idealmente si sveglia bambino, matura, invecchia e muore insieme al giorno che lo accompagna sullo sfondo.

Recensione in 10 parole: classica (la forma cantautorale delle canzoni di Francesco Cerchiaro. Nei primi due brani, Le bugie della domenica (mattina) e Filastrocche per bambini, non si esce musicalmente dalle embrionali Silvia e Jenny è pazza che il Vasco nazionale ancora inesperto musicava ormai trentasei anni fa), Divina Commedia (la pianura del Nord-Est industriale è una "selva oscura che nel pensiero rinova la paura", nel brano Diario di famiglia), testi (a volte un po' da rivedere. Quasi mai si sposano perfettamente con la musica), tre anni (questo il tempo che Cerchiaro ha impiegato per la realizzazione del disco. In effetti il risultato è discreto ma manca quell'urgenza e quella fretta che a volte contribuiscono ad alimentare il pathos), eppure non è male (è un disco confezionato bene. Qualcosa rimane. Anche Cammino da solo e Il ritorno di Rebecca, ad esempio, colpiscono. Non è poco). Marco Maresca

Voto: **/

Tracklist:
1. Le bugie della domenica (mattina)
2. Filastrocche per bambini
3. Diario di famiglia
4. Rebecca
5. Il mio cane in una stanza
6. Cammino da solo
7. Cara Laura
8. Notturni
9. Il ritorno di Rebecca
10. Ultimo valzer a Teheran
11. Il treno che torna da Eger

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