I bolognesi Malascena si sono formati nel 2010. Qualche
tempo fa hanno pubblicato un EP autoprodotto, intitolato semplicemente Malascena. Tra poco uscirà il loro primo
full-lenght album, ma nel frattempo la band si è fatta le ossa suonando in
apertura a Tre allegri ragazzi morti, Giuda, Pierpaolo Capovilla.
Recensione in 10
parole: alternative rock a stelle e strisce (Smashing pumpkins, My chemical
romance, Nine inch nails, quelle cose lì), italiano (il cantato, per fortuna.
Un applauso, come sempre, a chi prova ancora a scrivere canzoni in italiano
nonostante tutto), mastering (i brani, registrati live in presa diretta nello
studio, sono stati mandati poi in California da Tom Baker. Quello che ha curato
il mastering di innumerevoli artisti tra i quali quelli citati in precedenza.
Eppure è un EP registrato in saletta. Masterizzato in California, sì, ma che sa
sempre di frequenze tagliate e di attitudine casalinga. E' un cliché del genere
proposto e da lì non si può proprio uscire?), voce (graffiante, incisiva, un
punto di forza), precisione (semplici le ritmiche di chitarra, dal sapore di
anni '90 ma efficaci). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. Essere
2. Illudimi (di lunedì)
3. Madida
4. Alice
5. Malaidea
Nessun commento:
Posta un commento