Lo scambio, seconda opera dei
brindisini Parte Lesa, autoprodotto, è un disco importante per tanti motivi.
Dopo lo stupore dell'ascolto iniziale, c'è stata la bella opportunità di fare
una chiacchierata con Marco Vierucci, componente della band ed ormai novarese
d'adozione per motivi di lavoro. Marco è un uomo di mezza età con l'aspetto di
chi ha vissuto per tanti anni nell'ambiente musicale. Ci affidiamo direttamente
alle sue parole che ripercorrono la genesi del disco e parallelamente la storia
degli ultimi trent'anni della scena indipendente italiana.
"I Parte Lesa
esistono da tanto tempo. Sotto altri nomi, magari, ma tutti e tre proveniamo da
quella scena post punk e new wave che ha dato luogo all'importante fenomeno
della musica indipendente italiana degli anni '80. In quegli anni ci sono state tante realtà
importanti, la scena di Bologna, la scena fiorentina. La nostra Puglia forse
non ha prodotto nomi tra i più conosciuti, ma ha avuto una grande importanza
nella ricezione e crescita del fenomeno. In quel contesto siamo nati noi. La
nostra cantante, Fanny Calò, è sempre rimasta nel mondo della musica: è una
cantante lirica che proviene dal punk, ed è anche la più informata su ciò che
succede oggi nella musica italiana. Oltretutto si è occupata della parte
tecnica riguardante la produzione del nostro disco. Paolo Celeste ed io siamo
poliedrici strumentisti e compositori. Il batterista, invece, non c'è. Nel
disco sembra che ci sia: siamo stati bravi a farvelo credere, ma in realtà è
una drum machine".
I suoni del disco sono una versione aggiornata di quel panorama
anni '80 di cui Vierucci parla. I testi toccano tematiche delicate: si parte
con Tra Lecce e Nardò, che descrive
il primo sciopero autorganizzato di braccianti stranieri a Nardò, in provincia
di Lecce, nel luglio 2011. La spiegazione
rimarca la discriminazione di genere. L’errare,
nel riflettere la tragedia di Lampedusa, ricorda i Gastarbeiter di Wolfsburg. 6 politico è intrisa di visioni
adolescenziali negli anni di piombo. Paga
Bobo è dedicata ad un sindacalista e a ventotto componenti di un
coordinamento di disoccupati, condannati per aver manifestato reclamando un
posto di lavoro.
"Fanny tra i tanti interessi è attiva sul fronte della tutela
dei diritti della donna e ha messo nel disco molta di quella che è la sua e la
nostra esperienza quotidiana. I nostri sono tutti argomenti densi di rancore e
di rabbia e per questo abbiamo optato per chitarre così incisive". E infatti la voce e i suoi testi particolarmente importanti sono
vestiti con suoni violenti e viscerali ad infuocare i brani. Nella finale Ghiaccio i layer di chitarre sovrapposte
sono molteplici, una scelta estrema. "L'esatto contrario dello spettacolo
che stiamo preparando dal vivo e che sarà pronto tra qualche mese. Dal vivo io
e Paolo saremo intercambiabili e ci alterneremo tra chitarre e percussioni, per
accompagnare le storie cantate da Fanny. In quel contesto i testi saranno messi
davvero in primo piano e lo spettacolo sarà legato dal filo conduttore della
narrazione a tre".
In effetti stiamo parlando di un album bello tosto. Certo la
chitarra dei Parte Lesa, così ruvida e acida, è un ariete lanciato a sfondare
il muro della percezione. In 6
politico sembra di ascoltare i Litfiba degli esordi. In Pratiche, invece, i Diaframma ruvidi dei
tempi di Miro Sassolini. Qualcosa che una giovane band emergente potrebbe fare
solo per emulazione, e che i Parte Lesa invece padroneggiano, poiché provengono
da quel contesto. I testi sono poetici, possono essere vaghi ed evocativi o
specifici e taglienti al tempo stesso, come fossero scritti dal Pelù degli
esordi, ma con la voce e il cuore di una donna e madre.
E la chiacchierata chiarisce il perché di queste scelte, nei
ricordi dei Litfiba e di altre band che negli '80 hanno composto tra le più
belle canzoni rock mai scritte. "Nel Salento, a Melpignano, dove ora c'é
la Notte della Taranta, eravamo tra il pubblico del concerto dei Litfiba del
tour di 17 Re. Quando hai materiale di tale forza, lo show si costruisce da
solo. Si crea automaticamente una connessione con l'ascoltatore. Una cosa che
forse oggi non è più possibile, così come non sarebbe possibile un disco
articolato come 17 Re. Ora la bravura sta nel catturare l'attenzione con un
video di Youtube. Condensare tutto in pochi minuti di canzone che avrà solo un
brevissimo periodo di fugace attenzione prima di passare ad altro. Non ci
affeziona più al prodotto discografico poiché questo nasce e muore in pochi
giorni. Quando la scena degli anni '80 si è trasformata in qualcos'altro, per
qualcuno c'è stata la possibilità di fare il salto. Si accettava di mettere da
parte l'incisività del messaggio e produrre canzoni comunque valide ma aperte
ad un pubblico generalista. Ma negli anni successivi non si è detto in musica tutto
ciò che si poteva e doveva dire. Negli anni '80 c'era un movimento in cui si
creava qualcosa di bello e di importante: chi ne faceva parte ne era
consapevole, e non era solo una facciata. Parliamo di uno scenario in cui alcuni
artisti sapevano di essere maestri di tutta una generazione di musicisti, ma
trattavano sempre tutti alla pari. Quel mondo non era compatibile con le
logiche odierne".
Finito il tempo dei ricordi torniamo nel 2014, anno in cui i Parte
Lesa presentano questo disco validissimo, un'autentica perla new wave proposta
secondo le logiche umane ed artistiche degli anni del rock italiano ma che a
livello sonoro è perfettamente in linea col nuovo millennio. Nel brano La spiegazione Fanny dichiara di essere
di un altro genere. Il nuovo disco dimostra che i Parte Lesa di un altro genere
lo sono per davvero, e attendiamo con ansia lo spettacolo dal vivo. Marco Maresca
P.S.: i Parte Lesa desiderano condividere il proprio lavoro con tutte le anime sensibili che possono comprenderlo. Per questo motivo, Lo scambio in tutta la sua interezza potete trovarlo qui.
P.S.: i Parte Lesa desiderano condividere il proprio lavoro con tutte le anime sensibili che possono comprenderlo. Per questo motivo, Lo scambio in tutta la sua interezza potete trovarlo qui.
Tracklist:
1. Tra Lecce e Nardò
2. Lo scambio
3. Pratiche
4. La spiegazione
6. 6 politico
7. Paga Bobo
8. Ghiaccio (DDT '84)
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