L'esordio della Galleria Margò, intitolato Fuori tutto (Rocketman records /
Vololibero edizioni / Self distribuzione), è un campionario estetico della
contemporaneità, arricchito dalla presenza di numerosi ospiti: Andrea Schiller,
Fabio Cinti, gli Io? drama Fabrizio Pollio e Vito Gatto, e tanti altri.
Recensione in 10
parole: iconografia (nome della band e copertina farebbero pensare ad un
album prog anni '70 sul genere di Museo Rosenbach o Campo di Marte, e invece non
c'entrano assolutamente niente), pop elettronico (ma non moderno, bensì
qualcosa simile a Battiato o a Battisti nel suo ultimo periodo), complessità (è
un lavoro discografico estremamente ricco e richiede parecchi ascolti), testi
(le canzoni appaiono come un disgustato campionario degli odierni cliché ma
purtroppo stancano presto e sono il vero punto debole dell'album), cosa sono,
dove vanno (queste sono le domande che sorgono, in merito alla Galleria Margò,
dopo qualche ascolto, perché nonostante l'impegno profuso, questo disco sembra
un prodotto alieno), live (probabilmente al momento è la loro dimensione
ideale, più che il disco). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. Giro di vite
2. Glitter
3. Cupido se ne fotte
4. Dovessi mai
5. La danza del mentre
6. Paga tu
7. Ondevitare
8. Linea gialla
9. Distretto nove
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