Jukka Reverberi è noto per essere il cantante dei Giardini
di Mirò, ma è noto anche per esser stato citato come bigliettaio del cinema di
Cavriago nella canzone Piccola
Pietroburgo degli Offlaga disco pax. DJ Rocca produce drum & bass e
break beat sin dalla fine degli anni '90. L 'unione artistica tra due artisti così
apparentemente diversi è molto solida, e i Crimea X sono infatti al loro
secondo album, intitolato Another
(Hell yeah recordings). Il punto d'incontro geografico è l'Igloo studio di
Correggio, e colui che ha messo mano ai suoni dell'album è Bjorn Torske,
capostipite e massimo esponente della scena elettronica scandinava. Another è quindi un album emiliano
filtrato attraverso i gusti scandinavi, o meglio un album elettronico scandinavo
che si arrende all'italianità. Dopo molta sperimentazione con apparecchi
elettronici di ogni genere, synth analogici, batterie elettroniche, cavi,
pulsanti, bottoni, spie colorate, un giorno Torske arriva a suonare la calimba
registrandola attraverso la pentola con cui i Crimea X avevano preparato i
tortelli di zucca. Emilianità e tecnologia. Another
è un album di dance ambientale, profonda e spaziosa, calda, cosmica,
pulsante e attuale. Ma con un flauto che emerge ogni tanto e riporta ai
primissimi Kraftwerk. Tanti mondi da scoprire, insomma, in questo album dei
Crimea X: suoni analogici emiliani da Offlaga disco pax (con i quali Reverberi
ha collaborato per Bachelite), la
passione per l'immaginario cosmic e il suono del kraut-rock, la bravura di Bjorn
Torske che rielabora tutto secondo i suoi canoni di house music calda e
malinconica. Una musica insospettabilmente melodica e sgorgante groove, che
accompagna l'ascoltatore per più di un'ora oltrepassando gli italici confini
sonori. Un album tanto raffinato per l'Italia e forse troppo emiliano per
l'estero. Funzionerà? Probabilmente sì, ma solo per una platea particolarmente
attenta. Marco Maresca
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