Ultima notte in
equilibrio (Dead end street records) è l'esordio sulla lunga distanza dei
Noesìa. La band, tra le più attive dell'underground torinese, è alla sua prova
di maturità dopo 3 EP, ed esce con un lavoro che è un compromesso tra energia e
raffinatezza. Un percorso sonoro veicolato da canzone d'autore ed equilibrio
strumentale.
Recensione in 10
parole: italiano (la lingua dei testi), singolo (forse manca un vero e
proprio brano trainante dell'album. Il singolo sarebbe Sorprendi, ma non differisce tanto dal resto del materiale),
potenza soffocata (si sente che i Noesìa vorrebbero esprimersi con vigore e
forza ma, per qualche motivo, non possono. Si intuisce dai giri di basso che
vorrebbero essere arditi ma che poi si trattengono per non dare troppo
nell'occhio, come in Sorprendi. Si
intuisce dai colpi sul rullante che in Come
poesie sono pochi ma vorrebbero essere di più), voce (spesso sottoposta ad
una sorta di effetto megafono che alla lunga è un po' noioso, come nel brano Il nostro limite), testi (sarà colpa
nostra ma non capiamo dove vadano a parare e non ci colpiscono), scelta
artistica incomprensibile (quella di soffocarsi appellandosi all'equilibrio
strumentale invece di mostrarsi per quello che si è), tanti (i tentativi di
ascoltare l'album dall'inizio alla fine, non sempre andati a buon fine per via
della noia). Marco Maresca
Voto: **
Tracklist:
1. Giorno insonne
2. La via di mezzo
3. Sorprendi
4. Come poesie
5. La collezione dei ricordi
6. Danubio
7. Dissenso
8. Il nostro limite
9. Un modo perfetto
10. Fuori dalla stanza
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