In
bilico
è l’albun d’esordio dei torinesi Aut in vertigo. Undici tracce inedite, una cavalcata rock cantata in italiano tra
sfumature musicali diverse per un intrattenimento che non dispiace, pur senza lasciare segni di particolare goduria.
Gli Aut in vertigo, attivi dal 2004, hanno all’attivo anche un EP del 2007 dal
titolo Welcome. Prodotto dagli stessi Aut in vertigo e registrato, mixato e masterizzato da Play di Torino.
Recensione in 10 parole: rock (è il genere predominante
dell’album che si arricchisce di diverse sfaccettature pur restando su un binario ben definito con poco spazio per le sperimentazioni) blues e reggae (anche questi generi fanno capolino, insieme a un po' di hard rock), vita (i testi
parlano di momenti di vita, amicizie, gioie e dolori), 70 e 80 (riferito naturalmente agli anni seventies and eighties, i
cui richiami sono numerosi nell’album), poco
originale (aihmè se proprio devo fare una critica al disco l’ho trovato
poco originale, anche se ben suonato, per questo mi fermo a due stelle), Fuori gli Dei (la mia canzone preferita, mi ha vagamente ricordato qualcosa
di Spreengsteen), incertezza (già dal titolo si capisce che l'indeterminazione del nostro tempo entra di prepotenza nelle tematiche delle canzoni, peccato succeda nel 99% dei dischi... un'altra voce che si aggiunge a un coro sterminato...). Marco Colombo
Voto: **
Track list
Passi
Volto fragile
In bilico
Pelle e peccato
Fuori gli dei
Rivoluzione
Chiara
Fratello Gert
Olè Olè
Deep sigh
Radio aut
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