E' strano trovarsi
davanti ad pacchetto regalo denominato Sapori
dal VCO e non trovarvi dentro né uva né formaggi ma due CD. Ma ogni terra
ha la sua musica, al pari dei prodotti enogastronomici, e anche i brani
musicali possono essere considerati gustosi prodotti locali da diffondere a
livello nazionale. I due CD intitolati "Sapori dal VCO - una compilation
di musica D.O.C." sono frutto di un progetto voluto dall'associazione
Cool, di Verbania, e sostenuto da Provincia del VCO, Regione Piemonte e
Presidenza del Consiglio dei Ministri attraverso il Dipartimento della
Gioventù. Va subito detto che, come nel migliore dei cesti natalizi, anche qui
l'assortimento di sapori è estremamente vario e miscelato. Si passa in rassegna
tutta la produzione discografica della zona dei laghi, e può quindi facilmente
capitare di ascoltare un brano pop e subito dopo passare all'elettronica o al
metal. La tracklist cerca comunque di seguire un minimo di coerenza di generi,
affidando tutta la parte più ardua o sperimentale al finale del secondo CD.
Il primo disco
parte con No job di Amanda e la banda,
un bel soul impreziosito da una produzione attenta e da un mixaggio
particolarmente curato. A seguire, Il
genovese dei Folkamiseria, power folk con potenti linee di basso sul finale.
Everybody's life soundtrack dei MU è
un brano di rock alternativo strumentale che ricorda i Mogway con qualche
spunto di progressive anni '70 rielaborato secondo i canoni odierni, prendendo
esempio dai MGMT. Troviamo poi 1987
souvenir di The Van Houtens, questi ultimi già ben conosciuti grazie alla
pubblicità di McDonald's e all'album intitolato scaramanticamente Flop!, del quale questo brano è la
traccia conclusiva. Quello che ho
imparato da te di Stefano Cupelli è invece un ruvido brano acustico di
stampo cantautorale, al quale segue Festa!
dei Lake boulevard, gruppo il cui nome mostra strane affinità con i novaresi
Park avenue. Sadnek è un brano del
Davide Merlino percussion trio, una formazione costituita da vibrafono, marimba
e batteria. Tranne che a te di
Francesco Ferrazzo è
un brano cantautorale dalle atmosfere ricercate, ricco di tastiere, ed un po'
snob. Hewa è il brano proposto dai Naku,
un duo di flauto e pianoforte che richiama atmosfere fantasy. Limen di My friend the bradi stupisce ricalcando
magistralmente il rock d'avanguardia di Battiato dei tempi di Pollution. Non ti sopporto più di Jolly & Memento è un rap su una base
elettronica pesante. Qui il livello sonoro si alza improvvisamente, e se
qualcuno stava rischiando di addormentarsi verrà sicuramente svegliato. Flammarion 107 (radio edit) di Bienoise
ft. Davide Merlino prosegue il momento elettronico. C'è poi spazio anche per la
multiculturalità. Mariema (le pire
outrage) di B.Lee & friends ci mostra un progetto multietnico che
unisce Senegal, Stati Uniti, Francia ed Italia nella lotta contro le
mutilazioni genitali femminili. De l'eau
di Music drops 4 Europe è un altro assaggio delle attività dell'associazione
Cool. Un esperimento culturale che fonde i suoni di tutta l'Europa abbracciando
Spagna, Francia, Italia, Romania e Turchia. Le buone vibrazioni continuano con Good morning sun di Claudes, brano
elettronico dalle sonorità caraibiche. Il
dono dei Pentagrami è un brano sponsorizzato dall'Avis Piemonte per la
sensibilizzazione verso la donazione del sangue. Segue poi Bungle di Roberto Barcellini, breve composizione per chitarra
acustica, ed il momento tranquillo prosegue con Julia del Vic Vergeat quartet. Voce, chitarra acustica e basso, atmosfera
soffusa e ambientazione live, e il primo dei due CD si avvia verso la
conclusione. La gola stretta dei GMO
(Giovani musicisti ossolani) chiude la prima parte della compilation con
un'orchestra di sessantanove elementi diretti da Alberto Lanza.
Il secondo
disco è decisamente più rock. Sara wants
to dance di The monkey weather è un ballabile surf rock, mentre My time di The Megs è un brano in bilico
tra l'hard rock degli anni '80 e la scena alternativa degli anni '90. Just wounded dei Fuzz fuzz machine conferma
il rock è forse il filone musicale che nel VCO genera maggior fermento. Anche
se c'è da dire che i Fuzz fuzz machine sono una realtà musicale piuttosto
conosciuta anche fuori dai laghi piemontesi. Cinders dei Suspension dots è un bel pop/rock con cantato
femminile, una delle canzoni che maggiormente impressionano nella compilation.
Un brano preciso, ben scritto, musicalmente ricco. You barely know my name di The Bonneville prosegue il filone rock
della seconda parte di compilation, mentre Dance
degli Illyrian è un altro brano che colpisce. Una sorta di danza gitana con
sonorità elettriche molto coinvolgenti. New
life di The fabulous 50's è un rockabilly che ci riporta negli anni '50 dai
quali la band prende il nome. Le nonne
di Undeka gli antimusica è un divertente brano punk senza pretese. Abigeatus dei Third eye è un brano di
puro delirio in cui trova spazio una lingua pseudo-latina. In effetti il duo
definisce il proprio genere come delirium prog. Push push push degli M3 è un virtuosismo musicale di basso,
chitarra e batteria. Con Last trip dei
Try to be le sonorità si fanno più pesanti e la compilation diventa qualcosa di
diverso dal tranquillo esperimento di prodotto locale a chilometro zero. No brain degli Anthologies si spinge
addirittura verso il doom metal. Suoni cupi per l'ultima parte della
compilation, che si rivela molto meno innocua di quanto si potesse pensare. Tarantola dei Totem è anch'esso un brano
strumentale, suonato da un trio di chitarra, basso e batteria. M'illumino di Zeno degli Sformat!, brano
sul delicato tema del risparmio energetico, è stato l'inno di M'illumino di meno 2012 di Rai Radio2.
Segue Down in the dump dei Toxic sox,
brano hard rock con tastiere acide e taglienti. S.O.P.A. dei Sad dream naviga anch'essa nell'oceano dell'hard rock
anni '80, così come Easy corruption
degli Spritz train. Quest'ultima band si contraddistingue per una voce
femminile potente ed espressiva. Time to
go degli Air vintage è l'ennesimo brano in cui i riff di chitarra la fanno
da padrone, ed è caratterizzato da un ritornello accattivante. Let me go away degli Shackled souls è una
canzone ai confini col thrash metal, mentre Aggressive stomp di Q-low è un brano elettronico con campionamenti
di basso e percussioni ben in vista. Il secondo CD si chiude con Waikitus (radio edit) dei Waikiki, una
composizione per orchestra di strumenti a percussione di tutti i tipi, da
marimba e glockenspiel, a xilofono e campane tubulari.
Come ampiamente
descritto, c'è davvero di tutto, a rappresentare tutta la produzione artistica
di una provincia che negli ultimi anni si sta sempre più distinguendo per una
proposta culturale e musicale attenta e spesso innovativa. Con la speranza che
questa rassegna in formato doppio CD finisca nelle mani non solo di amici e
parenti, ma di qualcuno che creda fermamente che il patrimonio musicale sia una
risorsa da tutelare e promuovere attivamente. Vivissimi complimenti vanno
all'associazione Cool, che ha creduto nel progetto, e a tutti gli artisti che
si son messi in gioco in questa piacevole vetrina. Marco Maresca
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