Urge una premessa: sto entrando decisamente in un mondo
musicale che non frequento abitualmente e spero di farlo con estremo rispetto. In inglese si definirebbe Cello sound (per noi italiani si
tratta di violoncello). Julia Kent è una violoncellista canadese di Vancouver
trapiantata a New York, anzi per essere precisi a Brooklyn, trasformata in una
delle zone più all'avanguardia della città. Ha iniziato la sua carriera musicale negli anni Novanta con
il gruppo sperimentale Rasputina. Al suo attivo ha due album come solista
(Delay del 2007 e Green and grey del 2011). Il suo terzo lavoro, appena uscito, il primo con l'etichetta indie Leaf, si intitola Character.
Prima di ascoltare l'album, ho guardato il videoclip che
accompagna il brano Tourbillon. Il Tourbillon è l'intersecarsi dei
nostri pensieri mentre restiamo seduti di fronte al mare a guardare stormi di
uccelli che disegnano vortici tra le onde e il cielo, sino a scomparire con
l'ultima nota del violoncello. Questo video diretto dal regista tedesco Levin
Haegele viene definito terapeutico.
L'album, interamente strumentale, è un lavoro profondamente
interiore che spinge alla calma. La musicista ha cercato di sentire sopra il
frastuono dell'ambiente che la circonda.
Julia con la sua musica vuole spingerci a fermarci e ad
ascoltare quel poco che resta ancora di non superficiale nel mondo intorno a
noi. Lei è un'artista che usa la musica per descrivere ciò che vede e ciò che
sente dentro di sé, così come i musicisti in generale, così come i pittori ci
parlano attraverso le loro opere. L'arte d'altronde usa un linguaggio
universale. Dà vita e forma ai vari stati d'animo dell'essere umano. Se si ha
voglia di ascoltare il disco di Julia, si riesce in parte ad identificare
questi stati d'animo.
A parte il sopracitato
Tourbillon, i brani che più mi hanno coinvolto sono Transportation
in cui la musica si trasforma in un vero e proprio mezzo di trasporto per
l'anima che si lascia coinvolgere e avvolgere dalle note, Kingdom che potrebbe far parte di
colonne sonore di film storici inglesi e Flicker che mi ha rilassato
rallentando per qualche minuto i battiti del cuore.
Un album che potrebbe aiutare a respirare meglio e di più
lasciando affiorare quello che c'è oltre il rumore. Solo per chi se la sente. Alessandra Terrone
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