Recensione in 10 parole: catartico (perché dopo l’ascolto forse ci si sente purificati dai mali interiori), inquieto (ascoltandolo effettivamente un po’ di inquietudine ti sale addosso), ipnotico (la sezione ritmica e le “litanie” di Simona creano questo effetto), concept (tutto l’album sembra legato dallo stesso filo conduttore), tribale (soprattutto nel brano Hydrophobia), epico (perché la costruzione del suono riconduce a un certo clima epico, come nel brano Everted part II), elettrico (perché l’intrecciarsi del basso distorto e del piano generano questa sensazione), intimista (anche nei testi aleggia questo clima), originale (in Italia di cose così particolari non se ne trovano molte), conflittuale (perché tutto ciò che caratterizza l’album è il conflitto di chi cammina sul crinale che separa due abissi opposti. E’ questo il dissidio che pervade tutto il disco). Marco Colombo
Voto: ***
Tracklist:
In
Post-Krieg
Hydrophobia
Enoch
Pro(e)vocation
Everted (part I)
Everted (part II)
Everted (part III)
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