Benvenuti
nel mondo psichedelico di Kevin Parker e compagni. I Tame Impala, australiani
di Perth, ci trasportano in un'altra dimensione con il loro secondo album Lonerism
e ci ipnotizzano con il video legato a Feels like we only go backwards,
singolo estratto dall'album che ha avuto la nomination come canzone dell'anno
nell'ambito di Apra Music Awards 2013.
La
band, il cui nome è ispirato all'antilope africana impala, è fondamentalmente
lo sviluppo del progetto rock psichedelico del leader, cantante e chitarrista,
Kevin Parker (già leader dei Dee Dee Dums, band blues/jazz/psichedelico). Si
autodefiniscono “rock band hypno groove dal continuo fluire psichedelico
enfatizzante una melodia onirica”.
Potrete
essere d'accordo o no su quanto sto per affermare, ma sul finire degli anni '60
i Beatles giunti a un certo punto della loro carriera musicale, hanno iniziato
a sperimentare sound psichedelici, così come avveniva più o meno
contemporaneamente in California (pensiamo ai Doors e al loro lato onirico ad
esempio). Ecco, quelle sperimentazioni hanno aperto delle porte (forse sono le
stesse porte della percezione morrisoniana...) per tanti altri artisti che una
volta entrati continuano a sperimentare, divertendosi anche, e che non vogliono
saperne di uscire.
Lasciamole
dunque aperte queste porte, sperando che siano sempre più numerosi gli artisti
come i Tame Impala.
La
ricerca psichedelica di Parker era già visibile perfino nella cover del primo
album Innerspeaker, lo sguardo che entra e non esce più.
Lonerism potrebbe anche essere definito una sorta di trattato sulla
solitudine in tutte le sue forme, ma se quest'opera è il frutto degli effetti
che la solitudine produce sulla creatività, allora ringraziamo questa somma
ispiratrice dei Tame Impala.
Non
riesco a considerarlo un disco formato da un tot di tracce. Per me è un'unica
traccia che fa di Lonerism un'opera imperdibile nel suo genere.
Allacciare
le cinture di sicurezza prima di ascoltare. Suggerimento: non abbassate mai il
volume quando li ascoltate.
Il
viaggio inizia con Be above it. Effetti collaterali: impossibile stare
fermi. Il corpo è posseduto dagli impulsi che Tame Impala trasmettono senza
sosta.
Con Endors
toi la band, un passo avanti a tutti, con la sua musica ci porta,
parafrasando il tour di una certa band di Liverpool, nel Psychedelic Mistery
Tour e chissà chi vorrà uscirne.
Sono
sogni o allucinazioni quelli di Apocalypse dreams? Puoi tuffartici
dentro magari standotene sdraiato su un prato in collina a guardare le stelle.
Mind
mischief è un'esperienza da non perdere.
Se possibile ascoltatela in cuffia e subito dopo camera di decompressione.
Echi
pinkfloydiani sparsi qua e là in Elephant, pezzo notevole che finisce
quando non te lo aspetti e lo ascolti ancora e ancora. Nel disco anche un brano
con uno dei titoli più lunghi, ma meno parole non avrebbero dato il senso: Nothing
that has happened so far has been anything we could control.
Alla
fine del disco arriva il sole e la voce di un bambino in riva al mare segna un
nuovo inizio che forse deve dare speranza (Sun's coming up).
Da molto tempo non compro dischi,
ma questo devo averlo assolutamente. Alessandra Terrone
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