Nati a metà del 2010, i Kobe sono una band di Torino che propone una miscela sonora pulsante ed incisiva. Abbiamo ascoltato il loro disco Distrazioni urbane.
Recensione in 10 parole: miscela (l’energia del rock, le sonorità elettroniche e anche del buon pop creano questo mix di grande impatto), attuale (perché nei testi si affrontano i problemi della nostra società e non solo), autoprodotto (questi ragazzi vogliono rimanere indie e alternative e si sente dal loro sound), ballabile (come il bellissimo pezzo Via da qui che ti trascina a ballare anche in mezzo a una strada), potenza (la voce, le chitarre, i synth e la ritmica sono davvero convincenti), Kobe (l’ammasso di macerie che restò della città giapponese rasa al suolo da un terremoto nel ’95), sperimentare (perché come scrivono sul loro sito, sono alla ricerca del suono del terzo millennio), emozionale (attingono alle emozioni della vita metropolitana, un manifesto in musica che non ci può lasciare indifferenti), cura (perché questo album, così come la canzone dal titolo La cura, è una sorta di cura contro la disperazione del quotidiano), sorprendente (perché è sempre difficile ascoltare album così innovativi ed originale). Marco Colombo
Voto: ***
Track list:
01 Ora
02 Via da qui
03 Libera
04 Primavera araba
05 La cura
06 Non c'è sangue
07 11
08 Ritornerai
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