L’occasione, di
Corrado Meraviglia, esce poco prima di Pasqua, quando un po’ tutti decidiamo
sia finito l’inverno. Invece il cantautore savonese spiazza i più speranzosi,
iniziando il suo ultimo lavoro, fuori su La
Fame Dischi , con un bel po’ di pianoforte.
Parole ben distinte e idee ben chiare.
“Attrezzati al meglio anche per morire senza disturbare”,
invece, recita Vacanza, seconda
traccia di questo lavoro che, con i suoi undici brani suonati in maniera
raffinata e conturbante, ci proietta in una campanelliana Città del Sole che di
soleggiato ha solamente chitarre e ritmi, magistralmente oscillanti tra
atmosfere calypsoidali ed anfratti molto Minutemen. Perché le parole,
trascinate e sofferte, si muovono con inesorabile malinconia tra un’armonia e
l’altra, lasciandoci amareggiati ma ancora speranzosi. Sam ne è l’esempio lampante, e nemmeno con La bella stagione si riesce ad uscirne. Il titolo è solo
un’illusione ed è meglio così: tra tastiere alla Get Up Kids e ridondanti colpi
di rullante viene descritta un’esperienza vacanziera triste e felicemente
normale, tanto che anche lui arriva alla conclusione che “per quest'anno non
cambiare stessa spiaggia stesso male”. È un quadro bellissimo.
Scatole risulta
troppo lunga, mentre Lampione riprende
le atmosfere violentemente céliniane del primo brano. Post rock a tutto gas con
Le mie manie, invece, testimonianza
che Meraviglia di musica ne sappia, e di musica anche importante. Avete
presente gli Slint di “Spiderland”? Bene, date un ascolto a Luccica e poi sappiatemi dire.
Insomma, è un disco denso ed interessante, questo L’occasione, diretto magistralmente da
un artista che, nella sua bravura, non dimostra né superbia né propensione
all’inseguire modi di suonare ed atteggiarsi ormai culto. Viene, d’altronde,
dalla regione di Eugenio Montale, uno che raccontava cose semplici ed alle
quali è sempre stato facile affezionarsi. Il mare, le vacanze. Andrea Vecchio
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