I Bad black sheep sono una giovane band vicentina che
propone un alternative rock di derivazione grunge che in quanto a sonorità
rimanda ai primissimi anni '90. Il titolo del loro album d'esordio, uscito per
l'etichetta Valery records è, infatti, 1991.
Recensione in 10
parole: italiano (il cantato), povera (la costruzione dei brani), mediocri
(i testi), pessime (le scelte produttive e di mixaggio: il disco si sente
malissimo e c'è la sensazione che sia una scelta voluta proprio per ricalcare
il sound delle band di riferimento), incomprensibile (il cantato, anche qui per
scelta di mixaggio), curioso (il fatto che il brano migliore dell'album sia la
cover di Cuccurucucù di Battiato),
faticoso (resistere fino alla fine del disco, soprattutto per l'insopportabile
scelta dei suoni), frequenze (tagliate in maniera fastidiosa, con gli alti dei
piatti troppo in evidenza e chitarre e voce senza profondità), mi dispiace (che
il disco non abbia toccato le mie corde). Marco Maresca
Voto: *
Tracklist:
1. 1991
2. Altrove
3. Didone
4. Radio Varsavia
5. Igreja de Santa Maria
6. Non conta
7. Cuccurucucù
8. Special 50
9. Mr Davis
10. Alta velocità
11. Fiato trattenuto
12. 1000
miglia sotto la norma
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