Dal 2007 Joseph Martone e le sue anime viaggianti hanno esplorato e descritto in musica mondi diversi e distanti tenuti insieme dal folk, dalla musica popolare mediterranea e dal rock del Sud Ovest americano. Il nuovo EP di Joseph Martone and the Travelling souls è un'autoproduzione intitolata Glowing in the dark.
Il disco inizia con un brano che coglie perfettamente le ambizioni della band. Across the universe è un pezzo ottimamente scritto, che suona come una specie di Born to run in cui Bruce Springsteen e la sua E street band abbandonano momentaneamente le arene da migliaia di spettatori ed abbracciano il mondo dell'indie rock. Joseph Martone fa un ambizioso pop da grandi numeri con pochi mezzi e ci riesce. Non lascia indifferenti nemmeno la fusione tra le atmosfere noir e la canzone popolare italiana, in Resta cu me. Ben bilanciato e scandito il folk di 40.000 suns, mentre più pacate e più consone ai territori indie rimangono le altre due canzoni: Wounded love e la finale Big brown honey. E' bravo a fare il suo mestiere questo Joseph Martone. L'avevamo già notato in passato ed ora lo riconfermiamo. Un giorno potrebbe puntare in alto. Marco Maresca
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