Si intitola Proximi luces il primo album dei Peregrines. Un'autoproduzione che musicalmente si muove nei confini dell'indie folk. I punti di riferimento sono Fleet foxes e Mumford & sons. Le tematiche cantate dalla band lombarda sono spirituali: una sorta di "christian folk".
Recensione in 10 parole: inglese (i testi), pronuncia (c'è da lavorarci su), voce (intensa, espressiva, adatta al genere), mixaggio (ci sono elementi che creano disturbo: percussioni troppo presenti, cori spesso imprecisi ma tenuti alti fino a coprire la voce solista), blues (toccante il brano Owls and spirits e la voce si presta bene), intensità (non è una band che sceglie per caso la musica che fa. Il messaggio è importante e i Peregrines sanno come a portarlo a destinazione), tematica (spesso ci sono artisti che cercano di portare messaggi spirituali nelle loro canzoni, con esiti alterni. I Peregrines portano quasi un messaggio di fede religiosa), lunghezza (brani sempre molto articolati, spesso in crescendo e con esplosioni strumentali finali. Nove brani non sembrano tanti ma possono esserlo), bel lavoro (vedremo se avrà un seguito). Marco Maresca
Voto: ***
Tracklist:
1. Waterspring
2. Sun will rise
3. The boats and the waves
4. Mary celeste
5. Little dancer
6. Owls and spirits
7. The wood / Superstition
8. Proximi luces
9. Moon phase
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