Mach shau! Con queste parole i Beatles venivano incitati a
fare casino ad Amburgo. Things happen in
winter è il titolo del secondo EP dei Mach shau!, dopo l’album Ten violent songs. La band fa sua l’urgenza
di fare casino, propria del nome, e dà luogo ad un garage rock viscerale, che
negli intenti fonde semplicità e violenza.
Recensione in 10
parole: inglese (il cantato), voce (adatta al genere, sia nel pulito, sia
nello scream e nel falsetto), sound (la band ha una sua compattezza, una sua
coerenza, ha trovato un sound che li rappresenta), Beatles (a parte il tributo già
insito nel nome, c’è qualcosa che li evoca, già dall’iniziale Have a clearer day. Saranno le chitarre,
saranno i giri di accordi, sarà la voce, ma il famoso quartetto è solo un punto
di partenza), al passo coi tempi (le sonorità, nonostante le aspirazioni retrò),
lato negativo (è costituito dai brani: nonostante tutto sia ben fatto, non c’è
un brano che rimane più degli altri per davvero). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. Have a clearer day
2. God knows I’m nothing but a singer
3. Your love
4. Re-turning birds
5. Always on the run
6. In the strange city
7. Sunset boulevard vampires
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