Li abbiamo visti esibirsi al nostro festival "Un palco
per le band novaresi" con ottimo riscontro da parte di un pubblico
pomeridiano non necessariamente dedito al loro genere musicale. Hanno saputo
tenere molto bene il palco ed ora abbiamo l'occasione di ascoltare cosa sanno
fare in studio di registrazione. Parliamo dei Rideout, band attiva ormai da
qualche anno tra Novara, Vercelli e Biella, che nell'album d'esordio intitolato
Ride the demon out propone nove brani
hard & heavy con la particolarità della voce femminile.
Recensione in 10
parole: inglese (la lingua dei testi), demone (contro certi aspetti
controversi della vita, contro la sofferenza che piomba sulla testa quando non
ce la si aspetta, i Rideout reagiscono tirando fuori il loro demone, ben raffigurato
nei bellissimi colori caldi della copertina), chitarra (ottimi gli assoli, con
un mix ben calibrato di tecnica e personalità, come nell'iniziale Deny.obey), suoni (è un disco che suona
molto bene, con chitarra e basso molto carichi e con i piatti e la cassa della
batteria ben definiti, e quindi crea quell'impatto sonoro che invoglia a
ripetuti ascolti), voce (la particolarità è certamente la voce della cantante
Valeria Aina, con una buona potenza in tutte le tonalità raggiunte ed in
particolare negli scream sulle note alte, come in The temple of steel. Non aspira ad essere una voce perfetta, ma è
estremamente efficace per il messaggio di rabbia che emerge dalle canzoni), senza
tempo (ci sono ovviamente richiami all'hard rock e all'heavy metal, ma sono
quelli di sempre. La musica dei Rideout poteva andar bene dieci anni fa come
adesso o come tra dieci anni), stoner (in alcuni brani, tra cui Sleepless. E a volte c'è anche
qualcosina di post-grunge. Non è l'influenza principale ma è comunque presente,
a testimonianza dell'attenzione verso ciò che proviene dall'America negli
ultimi anni), autentici (i Rideout suonano come un gruppo autentico, che vive
per la propria musica e si dà da fare per poter campare esclusivamente di
quella), live (avendoli visti dal vivo, l'ultima parola la spendiamo per
raccomandarvi di assistere ad un loro concerto, poiché a dispetto della rabbia
che emerge dalle loro canzoni, i Rideout sul palco coinvolgono molto il
pubblico e fanno anche divertire). Marco
Maresca
Voto: ***
Tracklist:
1.
Deny.obey
2. The
temple of steel
3.
Blameless behaviour
4.
Banshee's night
5. Scream
in my head
6. Blood to
reborn
7.
Sleepless
8. Phoenix
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