9 settembre 2014

Rideout - Ride the demon out - Rec. in 10 parole

Li abbiamo visti esibirsi al nostro festival "Un palco per le band novaresi" con ottimo riscontro da parte di un pubblico pomeridiano non necessariamente dedito al loro genere musicale. Hanno saputo tenere molto bene il palco ed ora abbiamo l'occasione di ascoltare cosa sanno fare in studio di registrazione. Parliamo dei Rideout, band attiva ormai da qualche anno tra Novara, Vercelli e Biella, che nell'album d'esordio intitolato Ride the demon out propone nove brani hard & heavy con la particolarità della voce femminile.



Recensione in 10 parole: inglese (la lingua dei testi), demone (contro certi aspetti controversi della vita, contro la sofferenza che piomba sulla testa quando non ce la si aspetta, i Rideout reagiscono tirando fuori il loro demone, ben raffigurato nei bellissimi colori caldi della copertina), chitarra (ottimi gli assoli, con un mix ben calibrato di tecnica e personalità, come nell'iniziale Deny.obey), suoni (è un disco che suona molto bene, con chitarra e basso molto carichi e con i piatti e la cassa della batteria ben definiti, e quindi crea quell'impatto sonoro che invoglia a ripetuti ascolti), voce (la particolarità è certamente la voce della cantante Valeria Aina, con una buona potenza in tutte le tonalità raggiunte ed in particolare negli scream sulle note alte, come in The temple of steel. Non aspira ad essere una voce perfetta, ma è estremamente efficace per il messaggio di rabbia che emerge dalle canzoni), senza tempo (ci sono ovviamente richiami all'hard rock e all'heavy metal, ma sono quelli di sempre. La musica dei Rideout poteva andar bene dieci anni fa come adesso o come tra dieci anni), stoner (in alcuni brani, tra cui Sleepless. E a volte c'è anche qualcosina di post-grunge. Non è l'influenza principale ma è comunque presente, a testimonianza dell'attenzione verso ciò che proviene dall'America negli ultimi anni), autentici (i Rideout suonano come un gruppo autentico, che vive per la propria musica e si dà da fare per poter campare esclusivamente di quella), live (avendoli visti dal vivo, l'ultima parola la spendiamo per raccomandarvi di assistere ad un loro concerto, poiché a dispetto della rabbia che emerge dalle loro canzoni, i Rideout sul palco coinvolgono molto il pubblico e fanno anche divertire). Marco Maresca

Voto: ***

Tracklist:
1. Deny.obey
2. The temple of steel
3. Blameless behaviour
4. Banshee's night
5. Scream in my head
6. Blood to reborn
7. Sleepless
8. Phoenix
9. In your eyes

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