Secondo album per i Litio, gruppo originariamente punk rock
nato a Ceva, in provincia di Cuneo, nel 2004. Con la semplicità (Vollmer industries / Audioglobe) è, usando le
parole della band, "un tentativo di decostruire la grazia della vita
attraverso la grazia della creazione artistica". In parole povere, il
mondo visto dai Litio cerca nella semplicità una chiave di lettura, anche
perché altrimenti di questi tempi è dura per tutti. Ognuno ha la sua formula, i
Litio la cercano nella semplicità.
Recensione in 10
parole: sixties (il disco sembra iniziare con atmosfere anni '60, un po'
Rolling stones, in 16 anni. La natura
punk della band emergerà più avanti), Manu Chao (nella seconda traccia, Mamacita, si cambia e si passa alla
world music per narrare una storia di provincia), provincia (eh sì, perché uno
degli argomenti principali di questo disco è proprio una provincia piccola ma
grande come il mondo. A volte sta stretta, ma contiene tutto un suo universo),
country (Non capisco, canzone che
dall'interno di una stanza di appartamento, a metà tra tetto e pavimento, parla
di tante cose che sono fuori), punk rock (e finalmente, dopo la ricerca di
territori nuovi, la band getta la maschera e si pone per ciò che è realmente,
con La ballerina, forse il brano
migliore dell'album), supposta semplicità (in questo disco di canzoni corte e
piene di freschezza ci sono così tanti riferimenti a stili musicali molto
diversi, c'è complessità di arrangiamenti, fermate, ripartenze, insomma: la
semplicità è solo un fattore estetico ed un pretesto, in realtà c'è ben altro),
costruito (altro che semplice. E' un disco artefatto e sornione, anche se
realizzato benissimo. Ma l'invocata semplicità è una fregatura e lascia un po'
l'amaro in bocca.). Marco Maresca
Voto: **/
Tracklist:
1. 16 anni
2. Mamacita
3. Bugiardi
4. Non capisco
5. Per me e bus
6. La ballerina
7. Sergio
9. Dice
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