Daniele Carretti è l'artefice, insieme a Enrico Fontanelli,
delle sonorità degli Offlaga Disco Pax. Qualcosa del suo vissuto si intuisce
dalle atmosfere analogiche e un po' nostalgiche dei brani degli ODP, ma che
fatica farsi spazio tra gli arditi testi di Max Collini! Ad un certo punto, quindi,
Carretti ha lasciato spazio al suo alter ego, Felpa, presentandolo così: "Felpa nasce un po’ per caso, era un
bisogno che andava assecondato. Felpa è un’esigenza espressiva necessaria ed è
stata tenuta nascosta per un po’ di tempo, ma si sa che tenere nascoste le cose
non è semplice e richiede un grande impegno.
Felpa è un prodotto biografico,
più o meno, e andava tirato fuori perché avesse uno spazio suo. Felpa è un
sacco di cose, un sacco di strumenti e molte paranoie e alla fine ci si
potrebbe pure annoiare ad ascoltare, quindi va assunto in piccole dosi e solo
dopo prescrizione medica". Nasce così un album terapeutico, Abbandono. Un esordio discografico che
sa di seduta dallo psicologo, un po' come per Appino, altro "esordio celebre" dei
tempi recenti. Un disco che non serve per farsi conoscere dalle masse, ma per
tirare fuori i propri dolori attraverso la musica e magari condividerli
soltanto con pochi intimi. L'etichetta Sussidiaria, infatti, ha pubblicato solo
poche copie numerate a mano, e a queste ha allegato anche una pagina del libro La ragazza dell'addio, scritto nel 1956
da Giorgio Scerbanenco. Nasce quindi un disco in cui le canzoni sono coniugate
alla seconda persona singolare: un dialogo con un ipotetico interlocutore (o
interlocutrice), che diventa un monologo in quanto dall'altra parte non c'è
risposta. Però è uno sfogo, ed è efficace come tale. Carretti,
polistrumentista, ha scritto, suonato, registrato e mixato i brani in autonomia.
Molte delle sonorità sanno inevitabilmente di Offlaga Disco Pax, ma questo
ovviamente non è un male. Come fonti di ispirazione vengono citate la scena
musicale inglese dei primi anni '90 e quella italiana del finire degli anni
'90, come un primo Moltheni. Sia per la seconda
persona singolare, sia per quella voce che sembra arrivare da lontano, con un
po' di eco, che rende difficoltoso captare proprio tutte le parole. Ma cos'è
l'"abbandono" cantato da Felpa? Secondo le sue stesse parole:
"Non vuole essere vittimismo perché non si viene solo lasciati ma si
lascia anche ed in entrambi i casi abbiamo colpe e meriti, quindi siamo sia
vittime che carnefici e alla fine è un semplice punto che ferma ed espone la
cosa". Felpa prende atto, quindi, dell'abbandono, ma nulla gli vieta di
sfogarsi con la musica. E il risultato è di tutto rispetto. Marco Maresca
Tracklist:
1. Di giorno (l'inizio)
2. Perdono
3. Come mi vuoi
4. Dici che
5. Non è facile
7. Quando noi
8. (Interno notte)
9. Solo
10. Di notte (la fine)
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